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Irrompono in una villa (per un sequestro?) sparano e uccidono il figlio del custode A Sesto Calende, presso Varese; imprenditore e la famiglia in ostaggio Irrompono in una villa (per un sequestro?) sparano e uccidono il figlio del custode NOSTRO SERVIZIO VARESE — Ucciso a 22 anni da un colpo di rivoltella sparato da un bandito che, con tre complici, stava tentando una rapina o un sequestro di persona. Era il primogenito del custode di una villa, a Sesto Calende (23 chilometri da Varese). Si chiamava Gianfranco Berini, lavorava come fattorino, abitava con la famiglia in una piccola costruzione adiacente alla villa dell'ingegner Pierantonio Pedercini, 45 anni, imprenditore edile, circondata da un grande parco, in frazione Onano, via Mercalli 3. L'irruzione poco dopo mezzanotte. I banditi — quattro, volti coperti da passamontagna scuri, guanti e tute blu da meccanico, armati di rivoltelle e fucili a canne mozze — entrano scavalcando il muretto di cinta in corrispondenza dell'abitazione del custodi. Si pensa quindi che conoscessero molto bene la villa: l'isolato è protetto, tutt'lntorno. da un sistema di allarme molto sofisticato, che viene azionato sia in caso di assenza dei proprietari, sia la sera al momento di ritirarsi per dormire: unico punto non «protetto» è proprio quello in corrispondenza dell'ingresso nella casa del custodi. Una volta nel grande parco —un viale illuminato a giorno lungo oltre un chilometro conduce alla villa padronale — i rapinatori neutralizzano il cane da guardia, un pastore tedesco, spruzzandogli sul muso una sostanza soporifera, con una bomboletta-spray. Poi percorrono 11 sentiero fino alla casa dei custodi: un colpo secco per rompere 1 vetri di una finestra, un salto e si trovano di fronte a Giuseppe Berini, 59 anni, e al figlio Gianfranco, di 22. Armi in pugno, 11 costringono a seguirli attraverso.un corridoio sotterraneo che immette nella villa. Pierantonio Pedercini e la moglie (una cittadina statunitense) stanno andando a dormire; nelle stanze accanto, sono già a letto da un po' di tempo i figli. Matteo, di 15 anni, e Maria di 14. Due dei mal viventi tengono a bada i Berini e i coniugi Pedercini, un altro gira per casa a controllare che non ci siano ospiti, il quarto sorprende i bambini e ordina loro di raggiungere la camera dei genitori. Al sei ostaggi terrorizzati viene ordinato di scendere le scale—due rapinatori davanti, due alle spalle — per raggiungere il plano terreno. A questo punto l'imprevisto: uno dei malviventi inciampa, gli parte un colpo che raggiunge alla scapola sinistra Gianfranco Berini. Il ragazzo si accascia, muore subito. I banditi scappano, insultando il complice che ha sparato. In cortile trovano l'auto della vittima, una piccola cilindrata di marca francese, Un'ora dopo la vettura è ritrovata, dai carabinieri, vicino al cimitero di Sesto Calende, a qualche chilometro dalla villa. Ci sono arnesi da scasso, dimenticati nella fretta di far perdere le tracce. Probabilmente, quello era il luogo in cui 11 gruppo era atteso da altri complici, con i quali mette¬ re in salvo il bottino o fuggire I posti di blocco e le ricerche, finora, non hanno avuto esito. Dalle modalità dell'irruzione si deduce che i responsabili fossero ben informati riguardo alla casa. Ma è l'unico indizio sul quale indagare, insufficiente per suggerire una «pista» utile. L'aggressione non pare dunque opera di rapinatori improvvisati o drogati. Lo dimostra anche l'immediata reazione di fuga dopo la disgrazia, senza portare via nulla. riunil avmos Al lutto per Gianfranco Berini, si è aggiunta, in serata, un'altra ragione di angoscia: il padre, che sei mesi fa ha avuto un infarto, si è sentito male ed è stato portato in ospedale. Ornella Rota S Cld Pif Bii 22 i fili dl d dll ill ( ii) Sesto Calende. Pierfranco Berini, 22 anni, figlio del custode della villa, (a sinistra) dell'lng. Pedercini, assassinato dai banditi venti tengono a bada i Berire in salvo il bottino o fuggire insufficiente per iAl ltt