Un sorteggio fortunato solo a metà di Gian Paolo Ormezzano

Un sorteggio fortunato solo a metà COPPE EUROPEE Il pericolo viene dagli svedesi per i giallorossi e dagli slavi per i veronesi Un sorteggio fortunato solo a metà li compito più agevole per i bianconeri: un avversario neopromosso in seconda divisione - Riccardo Viola: «Resta valida l'ipotesi di disertare la Coppa Campioni se ci negano Cerezo» - Beltrami ammonisce sulle insidie della squadra turca per i nerazzurri DAL NOSTRO INVIATO GINEVRA — Detti male da uno speaker troppo poliglotta per essere capace di parlare bene almeno una lingua, ecco gli accoppiamenti che ci riguardano per le prossime Coppe calcistiche europee: in Coppa dei Campioni la Roma incontrerà gli svedesi del Goteborg, in Coppa delle Coppe la Juventus incontrerà i polacchi del Lechia Gdansk (Danzica), in Coppa Uefa l'Inter incontrerà i turchi del Trabzonspor (Trebisonda) e il Verona gli jugoslavi della Stella Rossa Belgrado. L'avversaria più titolata è quella del Goteborg, primo due anni fa in Coppa Uefa dopo le finali con l'Amburgo: l'allenava Eriksson che ora sta al Benfica. Sul Goteborg, ansi partendo dal Goteborg, Viola junior figlio di Viola senior ha detto: «Sia chiaro che siamo a Ginevra per rispetto dell'Uefa, ma che resta valida l'ipotesi di disertare la Coppa dei Campioni, se la Federcalcio non ci ridarà Cerezo. Quanto alla squadra svedese, ci pare la più morbida delle teste di se rie, il che comunque significa sempre squadra forte. Naturalmente Liedholm, che conosce e stima e teme il calcio svedese, il suo ex calcio, sarà meno soddisfatto di noi». Il Goteborg ha sei nazionali della Svezia che ci ha recentemente sconfitti proprio lassù. E' partito ieri Cornielusson per lo Stoccarda, era partito un anno fa Nilsson per il Kaiserslautern. Arriverà, al posto di Cornielusson, un inglese, Gardner, dal Karlskruna svedese. Gli altri nomi grossi sono Wernersson, Fredriksson, Tord e Tommy Holmgren, Sandberg e Hysen, tutta gente che dice qualcosa a Bearzot Ha detto ieri Bengt Lindh, segretario: «Bello avere contro la Roma, la trasferta sarà ssicmsBcP splendida». Il campionato svedese è alla sesta giornata, il Goteborg è quarto. Sul Lechia Danzica che incontrerà la Juventus, primo match a Torino, poche ma sentite parole di Wilhelm Bak, dirigente federale polacco, a Ginevra per rappresentare tutto il calcio del suo Paese: «La chiamano, in Polonia, la squadra dei bambini. Il più vecchio ha 21 anni. Era una squadretta di terza divisione, ha cominciato la Coppa polacca, l'ha vinta e intanto è salita in seconda divisione. Finale di Coppa contro il Piast di Glivice, seconda divisione, 1-0. Non posso farvi il nome di nessun giocatore, tutti operai, contadini o impiegati dilettanti, quasi sconosciuti. Chiedete a Boniek, è nato presso Danzica, ne sa più di me. Mai una squadra di terza divisione ha giocato in una Coppa europea, cominciamo noi polacchi. Una volta la Coppa di Polonia andò allo Zagan, di terza, ma la Federazione vietò la partecipazione, temendo figuracce. Questi bambini però sono bravi, giocano nel nome di Roman Rorint, 11 simbolo della squadra, tanti anni fa un grande di Polonia». Il nome della squadra viene da Lech, contadino sindacalista a cavallo fra gli ultimi due seooli (stesso nome di Walesa). Quindici anni fa la squadra stava in A, poi era scesa in basso, adesso c'è questo miracolo. Sul Trabzonspor di Turchia si sapeva poco, quando il nome è stato accoppiato a quello dell'Inter. E' il club sportivo di Trebisonda, città sul Mar Nero, aeroporto con una pista per aerocross, 200 mila abitanti, gente bizzarra, rissosa (da qui: perdere la trebisonda? Nessun turco ieri a Ginevra sapeva del nostro modo di dire). Sono nati II molti campioni dello sport ottomano. Il presidente, Mehmet Ali Yilmae, ingegnere, giacca bianca di sartoria da gelataio miliardario, ci ha detto: «Da otto anni in prima divisione, cinque scudetti turchi. Un mese fa secondi a due punti dal Fenerbache, campo in erba, stadio da 35 mila. Clima caldo, non caldissimo. Sette nazionali: i due Senol. portiere e mediano, lo stopper Bahettln, gli attaccanti Iskender, Odman, Hasan e Tuncay. Campionato ohe riprende a fine agosto. L'anno scorso eliminati in Uefa dal Kaiserslautern, ma ci difendemmo bene». Sulla Stella Rossa di Belgrado ci ha parlato Dzaijc, ex gran giocatore, ora manager: «Slamo in declino per emigrazione e servizio militare. Abbiamo patito soprattutto la perdita di Petrovic e Savie. Due anni fa soffrimmo l'Inter, ora temiamo il Verona. Siamo una squadra giovane. 23 anni e mezzo di media. Il più forte è Sestlc, ala, altri nazionali sono Dyurovski e Krmpotic difensori, Repcic attaccante. Riprendiamo a giocare il 14 agosto». Bertolini' ha detto per il Verona che la sua società pensa per ora a Dlrceu più che alla Stella Rossa. Per il sorteggio, il Verona avrebbe dovuto giocare in trasferta l'andata ma, per il contemporaneo impegno casalingo del Partizan in Coppa Campioni, l'ordine è stato cambiato ed i veronesi il 14 settembre ospiteranno la Stella Rossa al Bentegodi. Gian Paolo Ormezzano Nils Liedholm è pensieroso: «Brutto cliente questo Goteborg»