Trionfo di pietre e di mare

Trionfo di pietre e di mare Trionfo di pietre e di mare La Puglia è un'orgia di pietra: la definizione calza, perché riflette uno degli aspetti più caratteristici della regione. La pietra carsica è ovunque. E' l'elemento base di una civiltà nata e cresciuta nell'aria salmastra del mare, negli aromi delle erbe selvatiche della Murgìa, addolcita dall'olio d'oliva, ritmata dai campanacci delle greggi e delle mandrie in transumanza. Di pietra viva e tufo sono costruite le basiliche, i monumenti romanici, i castelli normanni e svevl. Nel calcare sono scavate le cripte basiliane sparse ovunque. E' la pietra, strappata alla terra dai contadini attraverso generazioni, sapientemente adattata, a secco, masso su masso, che compone quei muretti che si intersecano nella campagna in un ordinato reticolo che delimita i poderi e la proprietà terriera. Quei muretti a secco, che i secoli ricoprono di una leggera patina oscura di muschio impastato a polvere, accompagnano, quasi in una ininterrotta linea di confine, chi percorre le strade della regione. Di pietra, senza calce, sono costruiti i trulli, retaggi ancora misteriosi di un passato che continua a vivere. Oltre che orgia di pietra, la Puglia è anche terra di normanni e svevt La regione era la meta preferita di Federico Secondo di Svevia che la dis seminò di castelli, come la superba mole di Castel del Mon te. I normanni lasciarono an ch'essi segni profondi di civil tà. Quei popoli scesi dal mon tano Nord furono soggiogati da un fascino incomprensibile per chi arriva per la prima volta in Puglia. Il paesaggio non offre sce nari grandiosi, panorami prorompenti. E' un fascino che va scoperto con pazienza e molto spirito d'osservazione percorrendo dolci vallate e i sentieri nel campi, lasciandosi andare tra i vicoli e le «corti, dei borghi antichi che quasi ogni paese e città della Puglia possiede insieme alla cattedrale e al castello. Il turista può scegliere questi itinerari: quello dei castelli e delle chiese romaniche, del barocco salentino, dell'habitat rupestre, della Magna Grecia, dell'archeologia. Sono itinerari che vanno affrontati con spirito di adattamento e, spesso, d'avventura. E questo perché molte cose da vedere si trovano in luoghi remoti, qualche volta difficili da raggiungere. Ma c'è anche la Puglia che è possibile vivere alla maniera della vacanza tradizionale: mare, cielo, buona cucina. La regione è un alternarsi di panorami marini: dal Gargano al litorale Salentino. dal capo di S. Maria di Leuca a Gallipoli e il grande arenile e la pineta del litorale jonico. Ci sono alberghi ovunque, camping a iosa, residence. Ma noi seguiremo gli itinerari turistico-culturali percorrendo il litorale con puntate all'interno del territorio. La Puglia si inizia a Nord col promontorio del Gargano. a o e u a e i o i i a a o Ilo «sperone d'Italia» nell'Adriatico. E' una massa montuosa sul Tavoliere che sprofonda in mare. Come quasi tutta la regione, è formata da roccia carsica con grotte e voragini di cui un buon numero ancora inesplorate. I laghi di Lesina e di Varano sono a pochi chilometri, ai piedi del promontorio, di fronte ai grumi di scogli e alberi delle isole Tremiti che si intravedono verso Nord. Una sottile striscia di terra separa questi laghi di acqua salmastra dove, un tempo, i nobili normanni cacciavano col falcone. Ma allora tutto il territorio era coperto di foreste lussureggianti che la dissennatezza degli uomini ha quasi completamente distrutto. Resta sulla montagna del Gargano il ricordo di quelle foreste. Il bosco attuale è comunque esteso con alberi ad alto fusto, un sottobosco ancora integro. C'è anche una zona protetta con selvaggina. Ma 11 vero richiamo di questo singolare «sperone» è il mare. Le Tremiti si raggiungono salpando dal porto di Manfredonia. Poi, subito dopo l'incanto del lago di Varano, Rodi Garganico, Peschici, Vieste adagiata su uno sperone di roccia a strapiombo. Mattinata su un'altura immersa negli ulivi. Il litorale è una distesa di sabbia dorata che dall'ampio golfo di Manfredonia corre veloce, in rettilineo, verso Bari. La spiritualità del Gargano è tutta nella mole massiccia, quasi accartocciata su se stessa, del promontorio. C'è il santuario di S. Michele Arcangelo, poi S. Giovanni Rotondo dove visse padre Pio. H litorale adriatico corre parallelo alla statale 16. Prima di continuare verso Sud. conviene fare un salto a Luce¬ rà dove c'è la fortezza di Carlo d'Angiò, i ruderi del castello di Federico Secondo, altri monumenti. Dopo Margherita di Savoia e le sue saline di Stato, la pianura diventa sabbiosa: è il regno della cipolla e delle angurie, cosi come l'interno, in linea d'aria, è il regno del vino: il S. Severo. La pianura diventa ondulata. Alle spalle il massiccio del Gargano si stempera sempre più nella foschia che sale dalla terra calda e dal mare. A destra si intravede la Murgia barese, coi suoi colli che salgono a gradinate verso le pietraie steppose. E' qui che la Puglia arcaica continua a vivere nel pastori e nelle antiche masserie fortificate che sono ormai disabitate, un patrimonio culturale che si va disintegrando tra l'indifferenza di tutti. Lungo il litorale ci sono grossi centri: Barletta, la ridente Tranl. poi Bisceglie, Molfetta. infine Bari. Spiagge, castelli, basiliche. La più importante è quella di Tran!, con la sua abside e il campanile. Basiliche romaniche famose, come S. Nicola e la Cattedrale di Bari, la cattedrale di Bitonto, centro famoso per l'olio d'oliva, alle porte di Bari. Da Barletta suggeriamo una deviazione per raggiungere Castel del Monte dopo aver superato Andrla. Una trentina di chilometri che valgono la fatica. Il castello, con la sua tipica forma ottagonale, vi appare da lontano appollaiato su un colle. Man mano che ci si avvicina, la sua mole diventa sovrastante. Il paesaggio scompare di fronte alla sua maestosità. Remoto e solenne, tormentato dai venti, si staglia nel cielo e regna sulla pianura. Recentemente è stato riaperto dopo lunghi restauri della sovrlntendenza ai monumenti di Bari. Barletta (una sosta per la visita alla cantina della disfida tra i cavalieri capeggiati da Ettore Fleramosca e 1 francesi), quindi Trani, Molfetta col suo caratteristico porto peschereccio. Dopo Giovlnazzo, Bari. La sosta è obbligatoria per una visita nella città vecchia, alla basilica di S. Nicola, alla Cattedrale, per lo shopping nelle strade del centro piene di negozi. Dopo Bari, la costa s'alza a picco sul mare. Pollgnano bianca e Immacolata sotto il sole, con le sue grotte sul ma¬ re, le sue insenature che si possono raggiungere seguendo angusti sentieri tra fichi d'India e fichi. Subito dopo Monopoli 11 litorale diventa sabbioso e scorre sereno con le sue distese di sabbia e di dune fino a Brindisi. Ma prima c'è Ignatia col resto del porto e della cittadina romana da visitare. Soprattutto c'è da fermarsi per un bagno in una delle tante spiagge della zona. Il litorale salentino ha gli incanti della scogliera a picco su un mare limpido, 11 più limpido d'Italia. Ormai slamo alla punta del tallone dello stivale nazionale. Il litorale è un alternarsi di insenature, golfi, piccoli tratti sabbiosi. S. Cataldo e, non molto lontano, 1 laghi Allmini, Otranto deliziosa e bianca col suo porticclolo che ricorda antiche scorrerle saracene; Castro Marina, fino al capo di S. Maria di Leuca. La case bianche, le finestre immancabilmente verdi: sono i colori della Puglia profonda. Verso il golfo di Taranto la costa ridiventa sabbiosa, dopo Gallipoli conviene lasciare il litorale per raggiungere Lecce. Il visitatore scoprirà cosi una delle città più interessanti della Puglia coi suoi monumenti barocchi e le botteghe dei famosi pupari di cartapesta. Dopo Lecce. Taranto, la capitale della Magna Grecia: 11 museo nazionale coi reperti preziosi di un'epoca di grande civiltà. Dopo Taranto 11 golfo è una distesa di sabbia e pinete che si susseguono ininterrottamente: Chiatona, Castel lancia Marina, Ginosa, fino a Metaponto. Ma ormai la Puglia è finita, siamo in Basilicata e lontano, all'orizzonte, appare già 11 profilo delle montagne calabresi.