Pioggia d'orchidee sulle due bare bianche Una 500 scura tradirà il bruto di Napoli? di Adriaco Luise

Pioggia d'orchidee sulle due bare bianche Una 500 scura tradirà il bruto di Napoli? Pioggia d'orchidee sulle due bare bianche Una 500 scura tradirà il bruto di Napoli? Cinque persone interrogate per le bimbe seviziate e bruciate - Un'altra piccola è sfuggita al folle assassino DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Mentre le piccole bare bianche di Nunzia e Barbara, 10 e 7 anni, uscivano dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie sotto un lancio di gladioli e orchidee, la polizia seguiva quella che forse è la prima pista consistente sull'assassinio delle due bambine, seviziate, soffocate e bruciate da un folle. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto le piccole, sabato sera, accanto a una 500 scura, parlavano con una persona che era al volante. E' il maniaco? Si scava a fondo, ma anche con prudenza: è troppo facile, nel clima teso di questi giorni al quartiere-dormitorio Ponticelli, gridare al mostro. Le indagini si svolgono anche negli ambienti più vicini alla famiglia. Ieri sono state Interrogate cinque persone. Il riserbo è strettissimo. Un altro fatto nuovo: una terza bimba sarebbe scampata per caso alla follia del bruto. I genitori le avrebbero proibito all'ultimo momento di unirsi a Nunzia e Barbara per giocare nei giardini tra le palazzine popolari. La piccola, della quale non è stato rivelato 11 nome, non avrebbe comunque potuto fornire indicazioni utili sugli ultimi momenti trascorsi con le vittime. I funerali. 'Chiediamo perdono per l'assassino, ma la giustizia deve seguire il suo corso. Al cospetto di un fatto così atroce nessuno può rimanere impassibile. Se avete qualche notizia, se nutrite qualche sospetto e avete paura a dirlo, venite a confidarlo a me. Non è per vendetta, ma non possiamo star zitti se vogliamo una società migliore, dove simili atroci episodi non accadano più». Sono le parole pronunciate dal parroco di Santa Maria delle Orazie, don Ciro Cocozza. C'era silenzio estremo nella parrocchia, un silenzio teso, spezzato a tratti dalle frasi del sacerdote. Ma prima, all'ingresso delle bare, si erano alzati i pianti, le grida, le Invocazioni di pena di morte. Pacato e sicuro, don Ciro Cocozza ha richiamato tutti ai doveri più elementari e ha invitato le autorità a un gesto ufficiale: 'A Nunzia e a Barbara sia intitolata una scuola del rione». Poi ha letto un biglietto dell'arcivescovo di Napoli, Corrado Ursi, impegnato in un convegno, che esprimeva solidarietà ai genitori delle vittime, gente straziata. Al padre di Barbara non si è avuto il coraggio di dire la verità: la sua bambina è morta, per lui, in un incidente stradale. Fuori dalla chiesa, altri pianti. Una pioggia di gladioli e orchidee ha ricoperto le bare prima che partissero su due carri bianchi, una per il cimitero di Ottaviano, l'altra per quello di Poggioreale. La madre di Barbara. «Poco prima delle sette e mezza le ho viste insieme, allegre, confabulavano come fanno le bambine di quell'età. Erano eccitate. Ho pensato che si raccontavano i loro piccoli segreti. Ero contenta..... Non ha più rivisto la figlia. «Forse avessi chiesto che cosa si dicevano avrei saputo qualcosa, non sarebbe successo nulla.. Le indagini. Le parole della mamma di Barbara e altri elementi lasciano un tremendo dubbio: forse qualcuno che le piccole conoscevano molto bene ha promesso loro qualcosa di bello, di entusiasmante: una capatina alle giostre, un giro in auto, mezz'ora di spensieratezza. Oli inquirenti vagliano ogni elemento, anche il più apparentemente insignificante. Non si sa nulla degli interrogatori di ieri. Si è vicini a una svolta?. L'ora della scomparsa è stata stabilita alle 19,40, minuto più minuto meno. Nessuna informazione utile è invece venuta dalla piccola che sarebbe scampata all'orrendo gesto del maniaco. L'uomo della 500. C'è molta cautela su questo punto. Gli investigatori verificano la credibilità dei testimoni che avrebbero accennato a questo elemento. C'è una grande paura di trovarsi ad agire sulla spinta di denunce emotive, di deposizioni rese in buona fede, ma sulla spinta dell'angoscia e della paura. Eppure sono in più d'uno a parlare della 500 scura, di qualcuno alla guida, forse l'assassino. L'autopsia. Il triste rito dell'esame necroscopico ha aggiunto pochi freddi particolari alla prima ricostruzione. Il maniaco ha seviziato le bimbe con un oggetto acuminato o con pezzi di vetro, le ha soffo¬ cate, premendo su bocca e naso o utilizzando un cuscino o qualcosa di simile. Poi ha appiccato 11 fuoco. Soltanto i visi delle bimbe sono rimasti intatti. Le fiamme non li hanno devastati. La paura. C'è molto silenzio nel rione Ponticelli. Non ci sono piccoli clie giocano e urlano tra il verde che separa le costruzioni. Il maniaco è libero, potrebbe tornare. Un silenzio che fa rabbrividire, come quello che regna sul greto del torrente Pollena, dove domenica mattina sono stati trovati 1 corpi. Alla polizia e ai carabinieri si è presentato un automobilista. Sabato sera, verso le 22,30 è passato poco lontano dal Pollena. Ha visto fiamme e fumo: «Ho pensato a un'auto che bruciava». Adriaco Luise

Persone citate: Ciro Cocozza, Corrado Ursi, Ponticelli

Luoghi citati: Barbara, Napoli, Ottaviano