Acciaio: vertice da Fanfani In pericolo 11 mila posti di Stefano Lepri

Acciaio: vertice da Fanfani In pericolo 11 mila posti Con Pandolfi, De Michelis e Biondi per rispondere alla Cee Acciaio: vertice da Fanfani In pericolo 11 mila posti Sono quelli di Cornigliano e della Breda di Sesto S. Giovanni che sarebbero destinate a chiudere La Firn accusa Prodi: è d'accordo con la Cee - De Michelis; sui tagli decide 0 governo, non Prodi ROMA — Chiudere tutto lo stabilimento di Genova-Cornlgliano, non solo l'.area a caldo» (circa la metà) e in più la Breda di Sesto San Giovanni, a Milano: sarebbe questa la conseguenza delle indicazioni della Comunità europea per l'acciaio. Ma il sospetto contro cui in queste ore il sindacato si sta mobilitando è che lo stesso Iri sia convinto che non resti altro da fare, se si vuole davvero risanare la siderurgia Italiana. Il governo sostiene che nulla è cambiato e che l'Italia non intende accettare né applicare la decisione della Cee cosi com'è. Ieri sera, 11 presidente del Consiglio ha riunito ancora una volta a Palazzo Chigi 1 ministri Pandolfi. De Michelis, Biondi, e il rappresentante permanente presso la Cee. De Michelis nega che possa esserci una sorta di trattativa separata del presidente deU'Iri, Romano Prodi, con la Cee: «£' il governo che negozia, e Prodi non è ministro». I posti di lavoro nelle due fabbriche in pericolo sono circa undicimila. La Federazione dei metalmeccanici teme che l'irl si stia muovendo per proprio conto, su una linea diversa da quella finora adottata dal governo, n segretario nazionale Firn, Luigi Aostini, dichiara che 'Saranno Inaccettabili tagli che riguardano di interi stabilimenti». Da qualche giorno non era un mistero che Uri, ufficialmente silenzioso, non condividesse la difesa a oltranza di tutti gli stabilimenti e di tutte le produzioni siderurgiche, e quindi nemmeno alcune affermazioni del ministro delle Partecipazioni Statali Gianni De Michelis. Ma 1 plani finora studiati dalla Flnslder prendevano in esame, fra le varie ipotesi, solo la chiusura dell'«area a caldo» di Cornigliano: cokeria, altoforno, acciaieria, laminatoio a caldo L'altra parte dello stabilimento, non più un centro siderurgico a ciclo integrale, avrebbe prodotto lamiere ri fornito da Taranto e Bagnoli. Ma Tiri, su indicazione di Prodi, stava accelerando la preparazione di un nuovo plano di risanamento per l'Italslder, stralcio di quello per tutta la Flnsider: è forse a questo documento che si riferiscono le indiscrezioni. La Firn intanto ha scelto la nuova data per la manifestazione In difesa della siderurgia a Bruxelles: 11 22. Domani mattina, l'atteggiamento che l'Italia dovrà tenere di fronte alla Cee sarà discusso in una riunione fra 11 ministro dell'Industria, Filippo Maria Pandolfi, De Miche lls e le imprese pubbliche e private. I dissensi che ci sono verranno a galla. Stefano Lepri

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Milano, Roma, Sesto, Sesto San Giovanni, Taranto