Scambi con l'Est, una «sirena» per Kohl di Fabio Galvano

Scambi con l'Est, una «sirena» per Kohl Domani arriva a Mosca il cancelliere tedesco, programmi e previsioni Scambi con l'Est, una «sirena» per Kohl Una rivista sovietica fa balenare la possibilità di migliori rapporti commerciali con l'Occidente ma rinfaccia le sanzioni americane - Sugli euromissili ancora posizioni di chiusura - Tre incontri con Andropov DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA—Il Cremlino affila le armi a poche ore dall'attesa visita del cancelliere -tedesco Helmut Kohl: sugli euromissili, con un commento della Prenda in cui si ribadisce la tesi di un attuale equilibrio che i Cruise e 1 Pershing altererebbero; sulle questioni commerciali, con un'analisi della rivista Affari internazionali in cui si denuncia la politica americana delle sanzioni e si afferma che essa danneggia soprattutto l'Europa quindi la Germania che è la maggiore fornitrice occidentale dell'Urss. Euromissili e commercio: il sentiero sembra chiaramente tracciato per la visita di Kohl, che avrà inizio domani e che dovrebbe concludersi giovedì dopo una puntata «turistica» a Kiev Quello che il Cremlino ha fatto dire Ieri al mass-media sovietici sembra confermare che i colloqui di Mosca non saranno né facili né destinati a sbloccare l'impasse Est-Ovest Se in campo commerciale Germania e Unione Sovie- tica possono trovare un accordo, confermando Indirettamente la tesi del sottosegretario tedesco Mertes secondo il quale non ci dev'essere e non c'è un -linkage. fra politica e economìa (tesi che dieci giorni fa la Tass aveva definito 'Un'allucinazione'), per quanto riguarda gli euromissili non si intrawedono vie d'uscita. Le posizioni sono talmente distanti da impedire in questo momento qualsiasi compromesso. L'unico che potrebbe dire una parola nuova è Andropov, ma sia 11 recente vertice del Patto di Varsavia sia l'ultimo intervento della Pravda — in entrambi 1 casi si afferma che è necessario bloccare i missili americani, ma non si va oltre — sembrano convalidare 11 pessimismo espresso in Occidente e anche da taluni circoli sovietici sulle prospettive di questa visita. Al più, si dice, 1 colloqui potrebbero rivelarsi una forma di mediazione —in attesa di successivi sviluppi — fra Cremlino e Casa Bianca. La Pravda di ieri ricalca nella sostanza, se non nella forma, il breve comunicato diramato dopo la riunione di giovedì del Politbjuro: gli Stati Uniti, si afferma, aggravano la tensione e accrescono il pericolo di una guerra nucleare quando tentano di raggiungere una superiorità militare che l'Urss «non consentirà mai: Si invitano allora gli alleati Nato a 'Soppesare sobriamente e obiettivamen ten la situazione e a 'Compiere passi positivi» in risposta alle iniziative sovietiche. L'attuale parità dice Mosca, è garan| tita dagli SS-20. contrapposti alle forze nucleari franco-britanniche e ai sistemi americani a base avanzata. Nulla di nuovo dal Cremlino; o forse è già qualcosa che non si parli più della minaccia di altri missili sovietici installati nell'Europa dell'Est se e quando gli americani schiereranno i Cruise e 1 Pershing. Molti si aspettano che da eventuali accordi commercia 11 possa essere scongiurato un fallimento totale di questo vertice, fondato sulle ceneri àcW Ostpolitik. Quando 11 Cremlino afferma, come fa con l'economista Smelev sulle pagine di Affari Internaziona¬ li, che gli scambi con gli Stati Uniti rappresentano meno del 10 per cento del commercio fra 1 Paesi del Patto e 11 mondo occidentale, che quindi le sanzioni danneggiano l'Europa più degli Usa trova orecchie attente. Ridurre quegli scambi del 50 per cento, dice Smelev, significherebbe per l'Europa occidentale perdere 15 miliardi di dollari l'anno, con gravi problemi di occupazione in quanto le forniture all'Urss tengono Impegnati un milione di lavoratori. Bonn non è sorda a queste argomentazioni. Nei giorni scorsi è stato a Mosca 11 mini¬ stro dell'Economia Lambsdorff, che ha visto il primo ministro Tichonov. Fra 1 nuovi programmi economici che Kohl e Andropov potrebbero varare si parla di una ricerca petrolifera congiunta nel mare di Barents e della fornitura di impianti tedeschi per mo derni zzar e l'industria alimentare sovietica. Un progetto per sfruttare il carbone siberiano, affare da 16 miliardi di dollari, è cosa del futuro, ma anche quello potrebbe rlen trare fra le «note positive» di un incontro oscurato dagli euromissili. Fabio Galvano

Persone citate: Andropov, Cruise, Helmut Kohl, Kohl, Mertes