Sorpresa: è Lewis l'anti «Mac»

Sorpresa: è Lewis Tanti «Mac» WBMELEDON D neozelandese domani in finale contro McEnroe (che ha liquidato Lendl in tre soli set) Sorpresa: è Lewis Tanti «Mac» Ribaltato il pronostico in una semifinale-maratona durata quasi quattro ore - H sudafricano Curren battuto per 6-7,6-4,7-6,6-7,8-6 DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Sarà, l'outsider Chris Lewis, neozelandese di 26 anni, n. 91 della classifica mondiale, a contendere domani pomeriggio a John McEnroe, vincitore del mega-scontro con Lendl, il titolo di Wimbledon 1983. Se McEnroe ha ribadito la sua superiorità ■ teorica» sull'erba nei confronti del cecoslovacco in tre soli set, l'altro finalista e uscito da un match-maratona, durato 3 ore e 45 minuti, in cui lLwis, bene allenato da Tony Roche, è riuscito ad avere la meglio sul più quotato Curren. arrivato troppo stanco all'epilogo. Lewis è il settimo giocatore nella storia di Wimbledon ad arrivare alla finale senza essere testa di serie, dopo Allison nel 1930, Nielsen nel '53 e '55, Laver nel '59, Mulligan nel '62, Stolle nel '63. Bungert nel '67. Un exploit ancora maggiore considerando che la Nuova Zelanda non portava un suo giocatore in finale dal 1914, con Tony Wilding, sconfitto nel Challenge Round. ••Sarà stata contenta la signora Thatcher — commentava McEnroe dopo la vittoria su Lendl — per aver visto una partita fra due conservatorio. Gioco classico, infatti, fatto di servizi, risposte e volée ,co_me erba comanda. Limitati gli scampi, ma tensione sempre al diapason. Lo ammetteva il vincitore: «Parti¬ ta durissima, ho vinto solo perché ho servito molto bene. Non ho mai perso la battuta, lui due sole volte. Lendl ha dimostrato di poter giocare bene anche sull'erba. E' solo un problema mentale. Sbaglia ancora qualche colpo al volo perché talvolta pecca di pigrizia». Grande rivalità, precedenti costellati di polemiche, ieri un comportamento esemplare solo qualche grido gutturale di McEnroe rivolto a se stesso quando non riusciva a domare le violentissime prie palle di Lendl. Ma dopo il primo set il cecoslovacco ha visto diminuire la percentuale di prime palle e, sulla seconda, McEnroe diventava terribile alla risposta, tanto che in diverse occasioni Lendl è stato costretto a rischiare il doppio fallo. Alla fine l'esito del match, durato un'ora e 55 minuti, era nelle cifre degli «aces»: 16 per McEnroe, signore dello sllce, solo 4 per il cecoslovacco, che colpisce ancora piatto, seppure potente. Lendl riconosceva la superiorità dell'odiato rivale: «John ìia servito molto bene e io non sono mai riuscito ad impensierirlo e ad innervosirlo. Nel primo set ho avuto due palle-break, ma in entrambe le occasioni McEnroe ha servito bene. Ho avuto poi un'altra occasione nel tie-break, ma ho sbagliato una volée.. Quello che la stampa inglese aveva definito il match del secolo, per 11 duello fra McEnroe, campione del mondo capitalista americano, e Lendl, campione della Repubblica socialista cecoslovacca (dimenticando gli astronomici guadagni del giocatore che oggi vive di preferenza negli Stati Uniti), ha tenuto fede alle premesse, anche se McEnroe ha imposto 1 diritti della classe superiore e dell'esperienza sull'erba. Vinto il primo set al tie-break (7-5) al terzo set-point, McEnroe ha vinto il secondo al decimo gioco grazie ad un break nel settimo dopo un doppio fallo del cecoslovacco nel punto decisivo. Nell'ultima frazione, il break veniva nel terzo game e McEnroe concludeva vittorioso nuovamente al decimo gioco, al primo match-point. Il McEnroe 1983 sembra tornato quello di due stagioni fa. Ha ritrovato velocità di spostamento e precisione nelle volée. La sua racchetta, ora formato mezzo-racchettone, non gli ha tolto nulla in velocità, ma sembra avergli dato una maggiore padronanza da fondo campo, senza avergli diminuito di un briciolo la fantastica sensibilità di tocco di cui anche ieri ha fatto sovente sfoggio. Decisamente inferiore il livello tecnico della seconda semifinale, validissima però sul piano agonistico. Il sudafricano Curren. testa di serie n. 12, e il neozelandese Chris Lewis, erano consapevoli di giocarsi l'occasione della vita per arrivare in finale a Wimbledon. Curren sembrava destinato a dominare, ma appariva spento fisicamente e scarico di energie nervose, dopo le due dure lotte sostenute prima con Connors, poi con Mayotte. Lewis era invece caricato al massimo, la sua velocità di spostamento lo faceva sembrare un autentico .Speedy Gonzales» e trovava con 11 suo racchettone un servizio quanto mai efficace che gli permetteva di nascondere la sua cronica leggerezza di palla. Diventava cosi un match cquilibratissimo, che veniva deciso solo al quinto set (tre risolti al tie-break) in favore di Lewis per 8-6. Oggi finale femminile, con Martina Navratllova che non dovrebbe fallire il suo quarto successo londinese contro Andrea Jager. Nel precedenti scontri diretti, 10 vittorie di Martina e solo 4 di Andrea. Nella finale del doppio maschile Flemlng-McEnroe, alla quinta finale, cercano 11 terzo successo contro 1 Gemelli Oullikson. RlnoCacioppo Singolare maschile (semifinali): McEnroe-Lcndl 7-6,6-4, 6-4: Lewls-Curren 6-7,6-4,7-6, 6-7, B-6. Doppio femminile (semifinali): Navratilova-Shriver b. Jausovec-Jordan 7-6, 6-4; Casals-Turnbull b. Potter-Walsh 6-1,6-7,6-4. Wimbledon. McEnroe respinge con la sua solita grinta un colpo del suo rivale Lendl (Tclefoto)

Luoghi citati: Londra, Nuova Zelanda, Stati Uniti