Nervi, un Ciaikowski molto difficile per il balletto della Scala in crisi di Luigi Rossi

Nervi, un Ciaikowski molto difficile per il balletto della Scala in crisi IL FESTIVAL APERTO CON «LA BELLA ADDORMENTATA», PROTAGONISTA ANNA RAZZI Nervi, un Ciaikowski molto difficile per il balletto della Scala in crisi NKKVI — Il iestival «italiano», un po' per scelta artistica un po' per necessita valutarie, è stato inaugurato dal corpo di ballo della Scala assente dal Teatro dei Parchi dal lontano 1962. La bella addormentata di Ciaieovski ha ricevuto discrete accoglienze, con qualche punta di calore nel finale, dopo alcuni patemi meteorologici che avevano in? lluito anche sulla preparazione, incendo annullare alcune prove. Questa lìdia addormentata di Alicia Alonso non è forse l'edizione del classico ciaikovskinno più pregevole tra quelle attualmente in circolazione. Certo la grande danzatrice e coreograia cubana sente più congeniale ..Giselle.. e in questo altro pilastro del repertorio deve tener conto di molte còse, prima ira tutte la mancanza della sua iorte e duttile compagnia. L'aver puntato molle carte sul puro virtuosismo è certamente pericoloso per ratinale condizione del corpo di ballo della Scala, in un periodo di evidente crisi, dovuto a disaliezionc e a sbandamento artistico, dolio l'erroneo espcri mento con Russino. Molto amara appare la carenza di un primo ballerino in grado di sostenere il ruolo di Sigfrido, per cui si è dovuti ricorrere alla famosa stella internazionale Fernando Bu.iones (vedi caso, anche lui d'origine cubana) cosi come la scorsa stagione alla Scala la Alonso si era portala Jorgc Esquivel. E pensare che il teatro milanese lia lascialo scappare Ire giovani talenti maschili all'estero. L'aggiustamento per Nervi viene dopo quello operato alla Scala, quando si utilizzò un allestimento di Neni Monlresor. affittalo dall'Opera di Roma, che era incongruamente russificato per altra coreografia. E' rimasta qualche «matriosca», ma nel complesso si è accentuata l'astrazione dello spettacolo nel contesto verde del parco che non sopporta stridenti scenografie... ... », . . L'••adattamento scenico» di Giorgio Crisi ini si è inserito liella stupenda Villa Grimaldi con naturalezza e sobrietà, lasciando agli squillanti costumi, sempre di Montresor, l'incarico del fasto della favola danzata. Protagoniste in alternativa l'éloile della Scala Anna Razzi e la specialista parigina del ruolo di Aurora (l'ha eseguito più di duecento volte) Noella Pontois. La Razzi è danzatrice lirica e mollo dotata nel repertorio. Per questo suo ruolo l'Alonso non risparmia certo difficolta. Nel primo alto, dopo il famoso «adagio della rosa», è chiamata ad eseguire almeno due altri assoli estremamenle ardui. La Razzi ha interpretato con soavità e pulizia la fan¬ ciulla risvegliata dall'amore, rinlrancandosi dopo un inizio un po' teso. Paradossalmente un grande virtuoso come Bujones si è trovato invece qui come principe Desiré con una parte abbastanza limitata ed lia dovuto attendere il «gran pas de deux» dell'ultimo atto per ricevere le acclamazioni che merita la sua straordina¬ ria elevazione, la sua eleganza scenica, la sua sicurezza di «porteur». Prima di lui grandi applausi aveva ricevuto Bruno Vescovo come Uccello blu, pietra di paragone della tecnica trascendentale che l'eccellente ballerino scaligero affronta con disinvoltura e simpatia, affiancato dalla brava e bella Anna Maria Grossi. Nel foltissimo cast da segnalare prima di tutti la colorita Carabosse, «en travesti» come nella tradizione di Cecchetti, di Paolo Podini. Bruna Radice era una affascinante Fata dei lillà, fra le fate del suo cortegio la Geroldi, la Mapelli, la Scameroni, la Karpenko. la Kovacs, la Cavagninl. Nei ruoli di carattere Antonio Greco, Mariella Pavesi e Carmine Teli. Il «divertissemenu delle .Nozzed'Aurora., un po' scorciato ha visto in evidenza Maurizia Lucerl e Luigi Sironi. L'orchestra del Comunale di Genova ha fatto quanto ha. potuto, sotto la guida dello specialista Michel Sasson. Luigi Rossi Un momento della «Bella addormentata» presentata a Nervi nell'edizione di Alicia Alonso

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