Israele respinge le nuove idee Usa «Ci ritireremo, ma non per primi»

Israele respinge le nuove idee Usa «Ci ritireremo, ma non per primi» Habib chiede a Begin una data per l'evacuazione del Libano Israele respinge le nuove idee Usa «Ci ritireremo, ma non per primi» da Reagan), le reazioni ufficiali di Gerusalemme sono molto sfumate ma la sostanza dell'atteggiamento israeliano non è meno ferma nel respingere il proposito di Washington, che sembra essere stato rafforzato dalla recente dichiarazione del presidente siriano Assad che la Siria ritirerà le sue truppe solo dopo che gli israeliani avranno ritirato le loro. Questo «ballon d'essai» americano, che non è condiviso da tutti al Dipartimento di Stato, sembra essere stato suggerito dallo stesso Habib, per timore che uno spiegaménto delle forze israeliane sul fiume Awall possa essere il preludio di una spartizione del Libano: il Sud controllato da Israele, Beirut e le regioni circostanti dai cristiani, la Bc kaa e il Nord sotto il dominio siro-palestìnc se e lo Chouf in mano drusa. Il segretario di Stato Shultz, che ieri a New Delhi ha dlchla rato di non voler tornare per ora nel Medio Oriente, non avrebbe dato il proprio avallo all'ultima proposta Usa. Gli ambienti politici israeliani conferma no nel frattempo che è intenzione di Israele effettuare un ritiro parziale dei suoi soldati dal Libano. Giorgio Romano TEL AVIV — Il «suggerimento» americano che Israele abbandoni tutto il Libano prima che lo facciano 1 siriani, e stabilisca una data per l'evacuazione, è stato accolto con stupore a Gerusalemme e definito un'assurdità e un impensabile voltafaccia da parte dell'amministrazione statunitense. Le «nuove idee» di Washington non sono state esposte in termini così precisi, né sotto forma di proposta concreta nell'incontro che Philip Habib e 1 suoi collaboratori, Draper e Fairbanks, hanno avuto ieri mattina col capo del governo, Begin, che era circondato dai ministri della Difesa e degli Esteri, ma l'idea — lanciata attraverso il «New York Times» e il •Washington Post» è stata «ripresa» nel colloquio dell'emissario americano, come ha confermato il portavoce di Begin, Uri Porat. Habib, secondo il comunicato ufficiale, ha riferito dei suoi incontri a Riad, al Cairo e a Beirut; il governo libanese ha fatto sapere che «si oppone a qualsiasi ritiro parziale delle truppe israeliane a meno che il passo non' faccia parte di un ritiro globale». Poiché in questo momento 1 rapporti israelo-americani attraversano una fase delicata (alla fine di luglio Begin sarà ricevuto