Reagan: i veri confini degli Usa oggi arrivano al Centro America

Reagan: i veri confini degli Usa oggi arrivano al Centro America Duro discorso in California: «I comunisti non si avvicineranno all'Arizona» Reagan: i veri confini degli Usa oggi arrivano al Centro America DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — In un aspro discorso a Long Beach, in California, 11 presidente Reagan ha ieri ammonito le potenze comuniste che in Centro America è in gioco la sicurezza degli Stati Uniti «e la salvezza del popolo statunitense-, ed egli non permetterà pertanto il crollo del Salvador. Ritornando su un tasto toccato alla conferenza stampa di martedì scorso alla Casa Bianca, il capo di Stato Usa ha assicurato 1 suoi ascoltatori di non contemplare l'invio di truppe nell'Istmo, ma ha aggiunto significativamente che prenderà «tutte le misure necessarie- alla sua difesa. Egli ha esortato 11 Congresso «a pagare adesso un presso modesto- per evitare una grave crisi, ad aumentare cioè gli aluti economici e militari al Centro America, denunciando quanti vi si oppongono «perché consegnerebbero i governi amici al nemico.-. • Reagan, che ha parlato a bordo del gigantesco aereo di legno del defunto miliardario Howard Hughes, lo Spruce Goose, ha insistito che l'Istmo è in questo momento il vero confine degli Stati Uniti, e che le potenze comuniste mirano ad arrivare «al Messico e all'Arizona*. «La macchina da guerra sovietico-cubana nicaraguense — ha affermato — non è stata creata per trasformare il Centro America in un. paradiso di democrazie. Non è stata creata neppure per promuovere la pace e le riforme economico-sociali. E' stata creata per imporre il comunismo con la forza, e non solo nel Nicaragua e nel Salvador, ma nell'intera regione, come essa dice apertamente-. Questa macchina da guerra, ha proseguito il Presidente, ha il suo centro a Managua, dove migliaia di militari ed enormi quantità di armi provenienti dall'Urss, da Cuba, dalla Libia e dall'Olp 'minacciano i Paesi vicini-. «La sicurezza degli Stati Uniti non dipende naturalmente solo dal riarmo e dalla ricostruzione economica dei governi E' mancata al suoi cari amici — ha concluso —. Dobbiamo anche dimostrare l'incrollabile volontà di rispondere alla sfida al nostri Interessi vitali. Il nostro futuro dipende da ciò che avviene a poche centinaia di chilometri di distanza dal nostro territorio-. Reagan ha ricordato che i due terzi delle importazioni di pe- trailo degli Usa passano attraverso i Caraibl: «Non permetterò che quelle rotte vengano chiuse- ha detto. n capo di Stato Usa ha lamentato che «critici ben intenzionati-, come quelli che protestano contro le violazioni dei diritti dell'uomo nel Salvador, finiscano per fare 11 gioco del nemico. « Nel Salvador si costruisce la democrazia- ha sostenuto. Ha deprecato altresì 11 fatto che 11 popolo statunitense sia scarsamente informato «della realtà centro-americana- e che mass-media si accaniscano contro gli aiuti militari ai governi salvadoregno, honduregno e via di seguito. Il rammarico del Preside» te ha trovato una drammatica sottolineatura in un sondaggio d'opinione del New York Times. L'autorevole quotidiano ha accertato che solo il 25 per cento del cittadini Usa sa che la Casa Bianca appoggia il Salvador, solo il 13 per cento che è contro il Nicaragua, e solo l'8 per cento sa entrambe le cose. ■ e. c.

Persone citate: Howard Hughes, Reagan