La battaglia di Hastings degli «Italian teenagers»

La battaglia di Hastings degli «Italian teenagers» La battaglia di Hastings degli «Italian teenagers» PERSINO l'inderogabile legge inglese che impone tipica impassibilità su ogni volto britannico concede in questi giorni al 65per cento degli abitanti di Hastings di apparire in pubblico ostentando un sorriso soddisfatto e disinibito. Si tratta di un 65 per cento composto da titolari di alberghi, ristoranti, bar, pensioni e pensioncine, sale giochi, scuole private, campi da tennis polo golf, piscine coperte e scoperte e affittacamere privati. Sorridono perché sono in arrivo gli studenti italiani. Poche ore ancora e i piroscafi della Sealink o della Towsend rovesceranno e, distribuiranno uniformemente lungo la costa una colata densa di «Itallan teenagers» con tante deprezzate lire nel portafoglio (o l'equivalente in apprezzata valuta straniera) e tanta voglia di spenderle. E' un'avventura che ha inizi lontani. Ancora in pieno inverno. Quando, cioè, cominciano a., arrivare a casa le prime insufficienze di inglese, contemporaneamente ai primi dépliant delle agenzie che organizzano «stages estivi per studenti». Sono dépliant ricchi di belle foto. Di rassicuranti interni very British in cui tutta la famiglia si dedica a spiegare all'ospite italiano gli istruttivi programmi della tivù inglese. Altra foto, stesso interno: i giovani italiani ascoltano dischi, sfogliano riviste e libri sotto lo sguardo bonariamente vigile del padrone di casa (11 mister) che sta fumando la pipa in poltrona mentre la padrona di casa, sorridente con la teiera in mano, sta versando benefico tè per tutti. Altra foto: giovani italiani che visitano in crescendo musei, gallerie d'arte, monumenti, chiese e castelli. Altra foto: giovani italiani che praticano sport tipicamente inglesi (golf, dre sa rimanere insensibile all'appello del figlio lontano che chiede denaro al solo scopo, affettuoso, di investirli «in gettoni per telefonare a casa» o in quello, legittimo, di ovviare alle dannose carenze della dieta inglese («Pensa mamma, in una settimana sono già calato di due chili I»)? In realtà vengono spesi diversamente. Allineate lungo le vie centrali di Hastings, di Plymouth, di Brlghton, di Bexili, di Eastbourne, voraci sirene dai fantastici colori di giorno e dalle rutilanti luci la sera, attendono gli studenti perfezionandi in lingua inglese. Oe n'è per tutti 1 gusti, tutte le età, tutte le stature, tutte le borse. Dall'antidiluviana slot-machine con le tre pere che non si allineano mai a sofisticate simulazioni di viaggi all'interno di arterie cerebrali, dalla modesta birreria con superato complesso country-rock alla discoteca con separé vibratili ed esperimenti in musica olfattiva. Che altro possono fare, d'altronde, sventurati ragazzi, trovandosi improvvisamente calati in un mondo indecifrabile, con tv e cine senza doppiaggio, con abitanti del posto che nell'estate si divertono — o si vendicano — accentuando l'incomprensibilità della loro pronuncia che altro possono fare per non annegare nella disperazione, se non aggregarsi e andare in giro aggrappati alla gomena della lingua comune, come dispersi in cordata linguistica? Ma questo inglese, insomma, per cui i padri hanno tanto speso e per cui le madri stanno tanto trepidando in spiaggia, lo imparano o non lo imparano? Non è argomento da sbrigare in chiusura. Preferiamo, per 11 momento, lasciare la domanda aperta. Nuove guide nautiche La Librerìa del Mare e Zanichelli hanno pubblicato due nuove guide nautiche che si aggiungono a quelle già uscite l'anno scorso sui mari della Grecia e della Turchia: la Guida al Mare Adriatico e la guida ai mari della Sardegna e Tunisia. L'Adriatico, di Pierre Gorjup, comprende gli itinerari dalle coste italiane e jugoslave da S. Maria di Leuca al confine albanese. 272 pagine, 163 cartine, 16 pagine a colori, costa 26 mila lire. La seconda guida, di Jacques Anglès, Illustra le zone navigabili del Mare e Canale di Sardegna e il Basso e Medio Tirreno. 256 pagine, 100 cartine, 86 foto in bianco e nero, costa 26 mila lire. polo, eccetera). Insomma, sfogliando il dépliant non si può che giungere a una conclusione: vale la spesa tentare. Vale la spesa tentare? Inizia cosi — e la primavera è ancora lontana — un frenetico scambio di telefonate fra madri. Vogliono appurare la fondatezza di voci su denunciate carenze — qualitative e quantitative — del vitto inglese, del materasso inglese, del clima inglese. E rassicurarsi sul rispetto formale delle sane regole del perbenismo nostrano. Inizia anche un compassato scambio di telefonate tra padri. Vogliono accertarsi che il gioco valga veramente la candela, specie per quanto riguarda le terrificanti extra-tariffe che gravano sulle nobilitanti e irrinunciabili attività extra-scolastiche. E, infine, inizia un accorto scambio di telefonate tra i figli per garantirsi di non cadere davvero in qualche micidiale appendice di anno scolastico e per scambiarsi tesori senza prezzo di informazioni, indirizzi, codici di comportamento, numeri telefonici. Durata dell'avventura: tre settimane circa. Prezzo: dal milione e mezzo in su. Finalità: imparare-approfondire-perfezlonare la conoscenza della lingua inglese. Circa. Di questi tre elementi l'unico a verificarsi è il primo. Le navi traghetto scaricano dalle loro bocche profonde le torme di perfezionandi del nuovo turno e — dopo un breve intervallo per la pulizia del ponte — risucchiano da quelle stesse bocche le torme di perfezionati del turno precedente. i turni si avvicendano scanditi dalla nota puntualità e regolarità del servizi pubblici britannici. Per quanto riguarda l'elemento «spesa», invece, c'è una sola regolarità. Quella, altrettanto famosa, delle Poste britanniche, che, puntualmente, scaricano sull'isola Postai Order, Postai cheques, traveller's cheques ecc. Servono a rimpiazzare il pocket money originarlo che sarebbe dovuto bastare per le tre settimane e che è, invece, svanito in meno di tre giorni. «Cerca di non spenderli tutti—aveva detto 11 padre — mi sei già costato perfin troppo!». Questo, il padre. Ma quale ma¬ Vacanze a 5 stelle L'agenzia Viaggldea di Milano (piazzale Porta Lodovica 1/3. tel. 02 839.15.31 e 835.87.45) propone un nuovo programma «Mediterraneo a 5 stelle», per chi ama vacanze esclusive. Le combinazioni offerte si riferiscono alle più belle località italiane (Punta Ala, Costa amalfitana, Taormina e Sardegna) e di Grecia, Tunisia, Spagna e Por-1 togallo. Alberghi, selezionati tra i migliori della categoria lusso, sono stati scelti per soddisfare anche i turisti più esigenti. Fra le capitali del turiamo scolastico Inglese, aulla costa meridionale, c'è Bournemouth, definita la «Viareggio» della Manica. Qui convergono migliala di studenti da ogni angolo d'Europa e vi sono scuole di lingue per tutte le esigenze, dal «total Immersion» alla vacanza-studio. Una delle maggiori scuole specializzate per questo tipo di vacanza didattica è l'Eurocentro che ha II quartiere generale à Torino presso la «Passport», via Pietro Mlcca21. P. F. Gasparetto

Persone citate: Gasparetto, Jacques Anglès, Pierre Gorjup, Towsend, Zanichelli