Provare a sopravvivere sul sentiero degli orsi

Con 3 chili di provviste 3 giorni nel Parco degli Abruzzi Con 3 chili di provviste 3 giorni nel Parco degli Abruzzi Provare a sopravvivere sul sentiero degli orsi dagna il territorio italiano. Nel pomeriggio si giunge al rifugio Quintino Sella (quota 2640, un grande albergo, con 165 posti letto). Qui la' vita è ancora più spartana. Alle 22 (non c'è scampo) si fermano i gruppi elettrogeni della luce e scende il silenzio. Il fatto è che siamo nel punto base per la scalata del Monviso e chi vuole affrontarla si alza verso le 3. La doccia calda interna non funziona, ma c'è quella esterna con tubature esposte al sole. Unica incognita è la temperatura. Al mattino la colonnina del mercu-' rio può essere sotto lo zero o intorno ai 10-12 gradi, sul mezzogiorno supera anche i 25. Ma se capita una bufera (è più probabile in agosto che non in luglio), il mercurio piomba a —10 o—15. E' arrivata còsi l'ultima notte- da trascorrere tra le montagne. Il giorno dopo è già clima di ritorno. Superati due valichi si fa sosta per la colazione al sacco al Bivacco Bertoglio, oltre i 2700 di quota. La discesa comincia subito dopo, quasi ripida, se la si confronta con i minori dislivelli affrontati in precedenza. L'arrivo avviene In generale verso le 18 in borgata Castello di Pontechlanale (quota 1603). Il panorama Incantevole e sempre diverso, tempo permettendo, del poderoso massiccio e delle conche laterali sbarrate da vette non, meno imponenti,ripaga della poca fatica spesa. Ma questo non è che l'itinerario base. In ogni tratto del percorso sono possibili varianti (compresa la scalata del Monviso), di diversa difficoltà. SU idea di Renzo Maolucci cantante rock, Antonio Bricco, presidente del parco del Ticino (parte piemontese), Enzo Gagliardino pittore ed Emilio Lo Curcio scenografo, nasce la prima gara italiana di sopravvivenza. Una prova severa ma non terribile, dura ma non crudele, che impegnerà centinaia di. persone nella zona del Parco nazionale degli Abruzzi, dal 30 agosto al 3 settembre. Non un'avventura alla Fogar e neppure un festival del fachirlsmo enalistlco. Una prova interessante ma anche divertente: a gruppi di tre persone, i concorrenti verranno portati, con torpedoni, in un certo posto «segreto» nella zona del grande parco. Qui verranno abbandonati, dopo un «pronti, via! » su un rettilineo di 22 chilometri. In cinque giorni al massimo dovranno percorrere circa cento chilometri, in un deserto verde. Gruppi assortiti il più possibile, ci penserà un computer a unire l'alpino piemontese alla casalinga veneta o al barcaiolo siciliano, dopo averli valutati, misurati, catalogati. Condizione rigidissima: non portare con sé più: di tre chili di peso, esclusa una tuta (offerta a tutti i partecipanti), le scarpe robuste, il siero antivipera (che però è abbastanza inutile). Nei tre chili ci può stare il sacco a pelo, il maglione, l'impermeabile, ci deve stare 11 cibo, liofilizzato finché si vuole. Ognuno può fare i suoi calcoli, le sue scelte. I partecipanti di ogni grup-. petto vengono messi in contatto fra di loro sette giorni prima del via, a evitare che qualcuno porti doppioni. Premio finale: un camper da trenta milioni. Iscrizioni presso il Centro Rousseau, via G. B. Vico 10, Milano, tel. 468.496, a lire 15.000 prò capite comprensive di tre giorni di corso (ospitalità in campeggio, vitto e tenda, chi vuole può anche pagare la differenza e andare in albergo) per conoscere le caratteristiche del parco e a pprendere il regolamento della prova. L'assistenza sarà compieta,nel senso che ogni giorno Carlo Novara ST ST. 11 segnavia della prova di sopra:licotteri e ieeo rovisteran- elicotteri e jeep rovisteranno il parco, per portare soccorso alle persone in difficoltà. Ma al tempo stesso i controlli saranno rigidissimi. Portare e usare denaro sarà considerato una grave infrazione. Pericoli? Quello di essere messi fuori gara per qualche irregolarità, quello di stancarsi e venire prelevati dall'elicottero o dalla jeep, vanificando cosi anche la fatica degli altri due compagni di squadra, perché S€N4C€S l'ordine d'arrivo è calcolato sul terzo arrivato di ogni gruppetto. Fascino della prova? Tutto quello che può nascere da un paesaggio fiabesco, e anche qualcosa di più. Ci sono premi per il migliore resoconto dell'avventura e per le migliori fotografie. C'è la possibilità di mettere alla prova se stessi in qualcosa di nuovo o di dare il meglio, per chi già fa trekking, alpinismo, corsa in montagna, in una gara davvero speciale. Si possono raccogliere dati utili per tutta la vita, su come si reagisce in condizioni difficili, ravvivenza nel parco d'Abruzzo con doco cibo e rjoca attrez- con poco cibo e poca attrezzatura. Un'equipe di psicologi studierà il comportamento dei concorrenti, e ne farà poi una relazione che senz'altro rivestirà molto interesse. La grande idea della gara è la composizione in gruppetti molto eterogenei. Si chiama prossemica la scienza che studia il comportamento dell'individuo nel territorio: che non è necessariamente 11 tram strapieno. funzionale e che dal «satellite» di Val Claret consente la risalita al facile e piacevole ghiacciaio della Grande Motte (grandi possibilità anche qui di ogni tipo di sport a bassa quota). Voto: 7. Courmayeur (Italia) — In meno di dieci anni Courmayeur è diventata una delle stazioni sciistiche più Importanti d'Europa: nel mesi caldi non è in grado di conservare la fama invernale, però i tre skilift piazzati su! ghiaccialo del Gigante sono piacevoli, soprattutto per l'ambiente incomparabile del Monte Bianco che li circonda. Meno gradevoli 1 duemila metri di dlsUvello con la vecchia funivia che bisogna sopportare per raggiungerli Voto: 6. Cervinia (Italia) e Zermatt (Svizzera) — Malgra¬ La prova avrà insomma tutto il giusto contorno sportivo e scientifico: 11 «pronti via., in linea, assai spettacolare, 1 posti di blocco per la «firma» obbligatoria, il cronometraggio, giuria. Ma vi saranno studiosi, attenti, perché non un passo vada perduto, ai fini della ricerca. Il materiale peri registrare impressioni, fil- " mare momenti dell'awen-j tura, tenere un «diario dibordò», è considerato fuori del peso consentito.' Tre persone, tre chili, trenta milioni. E gli orsi e i lupi del parco, animali che non attaccano l'uomo (comunque vigilano guardie forestali in motocicletta). VI sarà anche una gara agonistica, per tipi atletici alla Rambo (messi Insieme nei gruppi di tre, senza nessun Fan tozzi a «disturbare» e a rallentare) o esponenti della comunità montana locale, quella dell'Alta Val Sangro, che patrocinia l'iniziativa: magari ci metteranno un giorno soltanto, comunque partiranno dopo e si sfogheranno senza disturbare i «normali», neanche nella caccia al premio. La gara si intitola al Monte Analogo, una delle difficoltà naturali da superare. E' tutta fra i 1700 e i 2200 metri di quota. Ai concorrenti saranno distribuite cartine militari con le altitudini cancellate. Ogni tanto si dovrà attraversare una strada asfaltata, che sta 11 a dire che il mondo solito non è stato abbandonato del tutto. Ma poi di nuovo laghi e montagnole e soprattutto bosco. Gian Paolo Ormezzano do alcuni anni fa, con la costruzione della «mostruosa» funivia del Piccolo Cervino, i ghiacciai di Plateau Rosa siano passati amministrativamente alla Svizzera, si può continuare a parlare di questo comprensorio .come binazionale. Esclusi i momenti più caldi, sono possibili dislivelll di 800 metri e i due paesi di fondovalle offrono una nutrita serie di attività. Interessanti i corsi per sciatori di buon livello del Centro addestramento «Gara» con l'uso di un computer per esaminare il livello tecnico degli allievi e visualizzarne gli errori Voto: 8. Alagna Valsesi» (Italia) —Ckm le funivie In partenza dai 1200 metri del paesiGirl Mattana Continua a pagina II . In prima colonna