Giro dei rifugi alle sorgenti del gran fiume

Giro dei rifugi alle sorgenti del gran fiume Giro dei rifugi alle sorgenti del gran fiume NEI giorni limpidi, di sole e vento, la sagoma aguzza del -Monviso è visibile da tutto il Piemonte. Domina la catena di montagne che fa da sfondo alla pianura, verso la Francia. Ai piedi del Monviso nasce il Po, che va a morire in Adriatico dopo un lungo cammino. Attorno, ci sono valli ricche di paesaggi e di stori*?* con 'una -radicata cultura alpina ancora viva. Spiegato dalle guide, il giro del Monviso in tre giorni sembra facile: una passeggiata in quota, un alternarsi di saliscendi nel paesaggio bizzarro e mutevole della montagna. La stessa attrezzatura indispensabile, quella classica da alpinismo, senza gli accessori per vincere pareti di ghiaccio o passaggi in roccia, si riduce poi a un paio di comodi scarponi. E' un'escursione alla portata di tutti, che non richiede allenamenti particolari, ma soltanto un poco di «flato», qualcosetta in più dell'abituale sgambata domenicale. Importante, per i meno dotati fisicamente, è dosare le energie. Camminare a un'andatura troppo veloce può Indurire i muscoli, prò-: vocare crampi e rendere il; viaggio un disastro. E poi ci. sono le incognite di una gi¬ ta in montagna: il tempo che cambia all'improvviso e il formarsi di quella nuvolaglia sfaldata e dispettosa che impedisce di ammirare il panorama e nasconde il sentiero, talvolta appena tracciato. Chi è inesperto e si trova al primo appuntamento con il Monviso dovrebbe, adottando quel,.mlnimo;dljyu-a denza che in montagna è d'obbligo, rivolgersi alla Comunità montana Valvaraita con sede a Sampeyre, oppure a Pontechlanale (luogo di partenza), dove si è assistiti in tutte le necessità, dai semplici consigli alle guide. Il primo consiglio è di portarsi un cambio di biancheria e di pantaloni per non dover viaggiare bagnati in caso di intemperie, dal-, le quali ci si può difendere con una leggera giacca a vento o con un pastrano impermeabile. Pochi indumenti che non appesantiscono lo zaino e consentono all'escursionista di dotarsi' di una buona riserva di cibi energetici (si possono acquistare anche nei rifugi). Finalmente si parte, con itinerario e tempi predisposti dagli organizzatori, nel' periodo compreso tra il primo giugno e 1130 settembre. Da Pontechlanale (quota 1600) si sale in seggiovia a quota 2400 e si prosegue a piedi fino ai 2455 metri del rifugio Gagliardone, utile per impratichirsi a una vita alquanto spartana. Partenza alle 8 del mattino seguente, direzione il passo VAL TT/Ofór/VS 3^ QUANDO tutti boccheggiano nell'afa delle città o cercano un refrigerio illusorio in un mare arroventato, è una bella soddisfazione abbronzarsi sulla neve. Il «boom» dello sci estivo, che è coinciso con la diffusione invernale di questo sport, sta ora segnando una lieve flessione: colpa del prezi.., di innevamenti sempre più scarsi che di conseguenza riducono anche la superficie sciabile del ghiacciai, della necessità d programmare almeno una settimana di vacanza In località spesso molto distanti dalle grandi città (e agosto,' il culmine italiano della villeggiatura, è il mese peggiore per lo sci estivo). Malgrado tutto, le Iniziative proliferano: l'Italia è al primo posto europeo come ghiacciai sciabili (non come organizzazione) e In tutte le 3 "V nome è di sicuro richiamo per gli appassionati; forse non manca neppure una punta di campanilismo, quasi a rivendicare il dominio di quest'incantevole luogo. Ogni anno, in agosto, durante il viaggio promozionale organizzato dalla Comunità montana, si mantiene una simpatica tradizione: uno scambio di omaggi con i gestori del rifugio. La prima stanchezza rende scontrosi e affamati, alcuni guardano inorriditi le brandine con 1 materassi e le coperte. Ma dopo cena (piatto universale è il minestrone caldo seguito da carne e contorni, formaggio e frutta) tutto appare migliore. Purtroppo a qualcuno la Una settimana sul Monviso ~ >»*! I settimana sul Monviso ~ >»*! —• ->r ■-(•.-".,-. ....„,,„ - jj Dodici persone più un cll ll irt dl M „,,„Dodici persone più un cavallo alla riscoperta dal Monviso. E' un programma che dura in media una settimana ed è organizzato da una associazione che si chiama «Lu vlol», che In lingua occitano vuol dire «Il sentiero». SI va per sentieri, Infatti, con camminate non difficili che non durano mal più di cinque ore, e ci si ferma a pernottare In balte ben attrezzate. Molti di questi percorsi sono gli stessi compresi nel programma della «Gran traversata delle Alpi». Il cavallo porta I bagagli e dà alla passeggiata un'aria di avventura; gli accompagnatori sono esperti valligiani della Val Varalta. Non solo garantiscono di non sbagliare strada, ma danno Informazioni sulla flora e sulla fauna e stabiliscono II contatto con la gente degli alpeggi, che non sempre vede di buon occhio I turisti. Nelle soste le guide tirano fuori chitarre e fisarmoniche e fanno conoscere le musiche occitano. I costi sono contenuti (sulle 200 mila lire la settimana) e per tutte le altre Informazioni basta telefonare allo 011 510.024. Vallatila (quota 2811). Si può trovare la neve, ma in un semplice passaggio in costa. Si entra in territorio francese, costeggiando lo sperone nord del massiccio. La vista spazia nell'immensa conca del vallone Òflil, 11 c'è il rifugio Mont-Viso. Fino a pochi .anni fa si chiamava Balllif, ma il nuovo fame gioca un brutto scherzo: se non si ha pazienza di attendere un paio d'ore, o comunque di consumare il pasto con molta calma, si rischia di stare svegli tutta la notte, complice l'aria rarefatta. Il viaggio riprende, si piega verso Est seguendo diversi itinerari, ci si inerpica sul contrafforte e si rigua¬

Persone citate: Gagliardone, Mont

Luoghi citati: Francia, Italia, Piemonte, Pontechlanale, Sampeyre