Reali locande di Spagna per soste raffinate di Cinzia Sasso
eali locande di ìer soste eali locande di ìer soste gna i Refuglo nacional de ar», a Ojén, nella incia di Malaga, sta o in mezzo ai monti rra Bianca. E' una ne bianca e bassa, stre entra l'odore i pinSdel bosco. Scoprirlo, con *ue stanze ampie e silenzio* l'atmosfera quie: ta da riikio di alta monta2 gna, lmesa di vedere • scoiano}* caprioli correre i veloci, è'j|a gran bella sorpresa; . Juariar t, chilometri! • Marbella, j troppo af frj zate, dagli mi creati ] . della Costai ^ddadat jzate, dagli mi creati ] . della Costai tberght anonii ricchi turisti I Sol. Dormire in una di qutle camere, che ■ sono una ra;olta di pezzi d'antiquaria*, fare un'abi | bondante coazione — che 1 ; può essere alnglesè o alla spagnola, abledi churroe psangria — nel costa più di 130 mila lire pelpue persone. Il Refugio dlojén appartiene alla cateti di alberghi ! in Spagliati chiamano ^aradores». L' una parola itica, quasi inuisuso: vuol locande, luoghi di soli, tappe di lunghi viaggi. [ Segreteria dj Stato per il rismo spainolo l'ha ala utilizzando coslrugià esistenti, castelli, Lzzi, monasteri, rifugi, ■nàti altrimenti a una orubile decadenza: soi Paradores sparsi in . Spagna, spesso nei più suggestivi e isolati, sono .molto cari (i sono mediamente bisi che negli alberghi ! di categoria corriate)^ il servizio è curato, particolare Ione alle tradizioni e fatiche locali. Un i: seppure pòco conosciti! mai assaltati dal turismi! 1 massa, i Farado- ■ noi •tuta posti . m •press più l priva jsporiq •moli | l'atti :0a se: rius 'sr mona! fu un bisogna tempo*;} Al PàsJor di Granada, in un e-xeonvento francescano follilo da Ferdinando e IsabBa, consigliano. _ per csemtfi di prenotare 'con alinea ci |X). Non rador «Sai l'interno di pochi ■ passi. dal Palazzo g pascalo del Medioevo spagnolo. Arazzi alle pareti di pietra grezza, armature d'epoca nei grandi corridoi, camini nelle stanze e nel saloni, ma anche servizi confortevoli, menù ricercati. Il colpo d'occhio, dalle finestre del castello, è uno del più belli di Spagna, ed il prezzo per tutto questo ben di Dio è davvero bosso. A parte l'accoglienza e l'ambiente, che sembra immutato, i Paradores si fanno apprezzare anche per la loro cucina. Piatti tipici in ogni regione: i diversi generi di «gazpacho» (la zuppa fredda di verdure) in Andalusia; lungo le coste 11 «pescado», i gustosi «gambas con ajo», le «ostras»; all'interno le carni; ovunque la «paella». Secondo gli stessi spagnoli, le cucine dei Paradores vanno considerate al livello di quelle dei migliori ristoranti del paese. Però, forse perché dipendente dallo Stato, forse perché fin troppo professionale, il personale lascia poco spazio al rapporto con l'ospite: è freddo e misurato, piultosto che aperto ed espansivo; non fa mancare nulla, se non quel calore che è tipico degli spagnoli e che il turista si aspetta. Un'altra tappa da non perdere, lungo la direttrice che da Granada porta a Madrid, è Toledo. Passato il «Puente de Alcantara», costruito dai romani e arricchito dagli arabi, al di là del fiume Tago, c'è 11 «Condc de Orgaz», pure quattro stelle. Si trova in cima all'altura che sta accanto alla collina sulla quale sorge Toledo: dalle terrazze a strapiombo sul fiume si domina la città, arrampicata e stretta intorno alla roccia. .Questo Parador ricorda quello di Malaga: lasciala la città afosa e sempre più sommersa da turismo e cemento, ci si ferma a mezza costa del monte Gibralf aro, da dove Malaga, il suo porto, il suo Alcazaba, fortezza di origine fenicia poi rifatta dagli arabi, mostrano un aspetto piacevolmente diverso. Le autorità spagnole del turismo, in questi ultimi anni, hanno deciso di ampliare la catena delle locande: la ragnatela di alberghi, che ora si allarga soprattutto nei Paesi Baschi, nella Vecchia Castiglia e in Andalusia coprirà presto anche le grandi città, finora escluse. Sono poche le agenzie turistiche che hanno pensato di sfruttare questa ricchezza della Spagna «Visitando il Mondo» ha ora Inventalo > la formula «Fly and drive», fatta apposta per i raffinati delle vacanze: in aereo fino a Madrid, e poi in macchina a scoprire la «Ruta Cantatine a- o quella de «Los Monasterios Catalanes», e anche il famoso «Camino de Santiago». Ogni notte tappa In un Parador, naturalmente. Il prezzo della combinazione, per due persone in partenza da Roma, si aggira sulle 450 mila lire (420 mila da Milano); c'è da aggiungere il costo delle notti trascorse nelle locande dello Stato spagnolo, che va dalie 20 al- le 60 mila lire, In base alla categoria Chi preferisce il far da sé, chi non vuole vincoli di tipo alcuno, può chiedere la Carta dei Paradores nelle «Oficine de turismo»: e poi si lasci guidare alla ri- J cerca del fascino di torri, segrete, rifugi e ricordi. segglando lungo i corridoi può capitare di finire nella cappella del vecchio convento, ancora intatta, dove riposarono le spoglie della coppia reale prima che fossero tumulate nella Cattedrale. , Tra tutti i Paradores, è il più bello, il più ricercato, il più esclusivo. Il prezzo, insieme a quello di Bajona, sull'Atlantico, a venti chilometri eia Vigo, è anche il più caro: tuttavia una notte al Parador di Granada, con la vista sui giardini del Gencralifc, residenza estiva degli Emiri arabi, un pomeriggio all'ombra e nel silenzio del chiostro francescano, valgono la spesa. Quattro stelle e servizio da grand hotel di lusso li offre anche il Parador di Jaen, a 97 chilometri da Granada, in direzione Nord. E' un po' fuorimano, al margini della statale che porta a Madrid: si sale lungo una strada ripida e stretta, tutta a curve e splendide vedute. In cima ad una rocca sorge 11 «Castillo di Santa Catalina», un salto nel ! rj ^d appena venti dalla mondana dalle spiagge ate e pubbllclz- t ili. d'estate, sono 1 completo. Per dormire in alta ella cella di un , o in quello che artamento reale, prenotare per i mesi di aminiente il Pa-, nclsco» è allhambra, a Alcazar ' e lo V. Pas- Cinzia Sasso
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