Premio al multiprocessore infaticabile e insaziabile del Politecnico di Torino

Premio al multiprocessore infaticabile e insaziabile del Politecnico di Torino Premio al multiprocessore infaticabile e insaziabile del Politecnico di Torino Ecco il chip che ascolta La casa giapponese Sharp ha annunciato la nascita di un circuito a elevato livello di integrazione, capace di riconoscere ordini verbali senza la necessita di aver registrato precedentemente la voce. Finora un circuito del genere era stato realizzato soltanto negli Stati Uniti, ma a livello sperimentale. Il nuovo circuito integrato, che può essere utilizzato come interruttore o sintonizzatore in svariate applicazioni, è basto sull'analisi elettronica della lunghezza delle parole ed è capace di riconoscere quattro frasi composte con un massimo di sei parole ciascuna. Oggi all'Hotel Gallio di Milano viene consegnalo II premio Informatica 82 al protettori Gianni Conte e Dante del Corso del Politecnico di Torino, che con F. Gregorettl, E. Peserò, F. Maddaleno, M. Aimone, G. F. Balbo e P.L. Clvera hanno progettato II sistema Multlmlcroprocessore «Tomp». Il premio è Indetto ogni anno dal Consorzio Interuniversitario lombardo per l'elaborazione automatica (Cllea) e dalla Sperry per lo sviluppo dell'Informatica. Hanno partecipato progetti francesi, svedesi, Inglesi, tedeschi e di Taiwan. Il professor Campanaro spiega qui In che cosa consiste II progetto vincitore. vengono prelevate dalla; memoria, decodificate (per capire che cosa deve fare) ed eseguite. Nei calcolatori a un solo processore, nell'esecuzione delle istruzioni vi sono dei tempi morti, durante i quali il «cervello elettronico» resta inattivo. Questo perché gli organi periferici (stampanti, terminali video, eccetera) sono molto più lenti nell'eseguire il loro lavoro. Ad esemplo nelle fasi di stampa, il processore invia alla stampante in sequenza 1 dati da stampare, un blocco dietro l'altro. Dopo aver ultimato la stampa di un blocco, la stampante segnala al processore di essere pronta per un altro blocco e cosi via fino alla fine. In attesa del segnale di «pronto» della stampante, il processore resta completamente inoperoso. Per aumentare la produttività, si è allora ricorsi ai sistemi multiprogrammati. In tali sistemi, il processore nell'attesa del segnale di «pronto» da parte dei periferici, passa a eseguire le istruzioni di un altro programmi». In questo modo si eliminano i tempo morti, ma l'attività del processore diventa stressante poiché deve badare alle richieste che gli giungono da più parti. L'avvento dei microprocessori (il processore realizzato con un unico circuito integrato), ha permesso lo sviluppo di nuove filosofìe di progettazione del calcolatori, fra queste il Tomp' (acronimo di Torino multi processor) presso il Politecnico di Torino. Nei sistemi di questo tipo, i vantaggi sono notevoli. Citiamo i più importanti: più programmi possono essere eseguiti contemporaneamente in modo effettivo (e non in modo apparente come nei sistemi monoprocessorl multiprogrammati); il sistema risponde con maggiore prontezza alle richieste che provengono dall'esterno; il sistema 6 in grado di garantire un corretto funzionamento, anche in presenza di guasti. Nella figura è riportato lo luibina a gas schema del sistema Tomp con tre processori. I simboli rappresentano rispettivamente: 11 cerchio la Cpu (Central processing unit unità centrale di elaborazione), ciò che abbiamo chiamato finora processore; il quadrato la memoria, che serve per memorizzare programmi e dati; il mezzo cerchio l'interfascla per il Bus, che è un dispositivo elettronico che permette ai segnali elettrici di confluire nelle linee del Bus, o di essere da esse prelevati, in modo da avere lo scambio di informazioni (il Bus è un insieme di linee parallele costituite da piste su circuiti stampati o fili elettrici, lungo le quali i segnali elettrici vengono trasmessi). Il sistema Tomp utilizza un tipo di Bus denominato M3Bus (acronimo per Modular Multlmlcro Bus). Attraverso le linee di tale Bus possono fluire i segnali comandati dal moduli basati sui microprocessori a 16 bit (da binary digit = cifra binarla): Zilog Z8000; Motorola MC68000; Intel iAPX 286. Il simbolo del rombo rappresenta una unità speciale denominata supervisore. Essa serve per gestire correttamente la memoria, rilevare errori ed eventualmente correggerli, nonché per permettere a processori diversi di dialogare fra loro. Come si può osservare nello schema, tutti gli elementi del sistema Tomp sono collegati fra loro mediante l'M3Bus. Ciò vuol dire che mentre un processore esegue il suo lavoro, può andare a visionare 1 dati che un altro processore, In modo indipendente, sta contemporaneamente elaborando, ovviamente col consenso del supervisore. 11 progetto Tomp è un contributo prezioso per le aziende italiane del settore, le quali potranno avvalersi di questo strumento, essenziale nello sviluppo di applicazioni nel settori della telematica, burotica, robotica e bioingegneria, che tanta parte avranno nella vita di domani. Antonio Campanaro Le ricerche alle

Persone citate: Antonio Campanaro, Balbo, Campanaro, Dante Del Corso, F. Maddaleno, Gianni Conte, M. Aimone, P.l. Clvera, Sperry

Luoghi citati: Milano, Stati Uniti, Taiwan, Torino