Esplorano con il computer le intricate vie ormonali

I tre I tre ghiottoni Esplorano con il computer le intricate vie ormonali Le nuove tecniche elettroniche consentono di misurare gli ormoni fino al milionesimo di milionesimo di grammo Tre amici molto colosi si incontrano una domenica mattina mentre vanno ad acquistare il giornale all'edicola e decidono di farsi un giro di pasticcerie. Ogni volta fanno le stesse ordinazioni e precisamente: un babà, un babà più un cannolo, un babà più un cannolo più una meringa. In base al numero dei dolci che mangia, ciascuno di loro accompagna l'assaggio con altrettanti bicchieri di vino bianco. Fatte le ordinazioni, I tre estraggono a sorte chi mangerà uno, due o tre dolci, con l'accordo che ognuno pagherà quello che mangerà. In bitte le pasticcerie i tre pagano gli stessi prezzi, che per ciascun tipo di ordinazione sono un numero intero di mille lire. Al termine del giro gli amici constatano che due di loro, Mario e Giulio, hanno speso 9 mila lire a testa, mentre il terzo, Enrico, ne ha spese 22 mila. Al rientro a casa, Mario è piuttosto allegro e alla moglie che gliene ■ chiede II motivo racconta tutto concludendo: «Non ricordo quante pasticcerie abbiamo visitato; rammento soltanto che nell'ultima mi è toccata la consumazione tripla!». Sapreste dire quante erano le pasticcerie e come erano state globalmente sorteggiate le varie ordinazioni? Elvezio Fetrozzi L, USO del computer in endocrinologia sta vivendo una stagione felicissima, sia in laboratorio sia nella diagnosi clinica. Elettronica, microanalisi, automatizzazione hanno mutato nel volgere degli ultimi trent'anni l'approccio diagnostico, che è ormai diventato selettivo e molto acuto nel decifrare dati e indizi. 11 computer, applicato alle ricerche endocrinologiche. sta dimostrando quanto maneggevole stia diventando la valutazione quantitativa degli ormoni anche su campioni che li contengono in piccolissime concentrazioni. Se il metodo radioimmunologico permette di misurare nel sangue quantità di ormoni dell'ordine di Picogrammi (un milionesimo di milionesimo di grammo) con una precisione un milione di volte superiore a quella raggiunta dai dosaggi biochimici e biologici degli Anni 60; se ormai questa fantastica possibilità è data ai ricercatori, l'uso del computer affina ulteriormente l'analisi: perché soltanto tà, delle approssimazioni e dei limiti inerenti all'uso dei computer e dei modelli matematici impiegati'. Oltre al controllo di qualità dei dati di laboratorio, un capitolo importante al convegno riguarda l'Impiego del computer nella valutazione di immagini morfologiche: istologia, analisi automatica della morfologia e mobilità degli sperma-' tozoi umani, curve di crescita in endocrinologia pediatrica. "Ma tra i più interessanti risvolti — dice il professor Mario Serio, endocrinologo dell'Università di Firenze — vi sono quelli cronobìologici, che pure il convegno sta trattando con notevoli approfondimenti. Lo studio della ritmicità dei fenomeni biologici vitali, la conoscenza sempre più acuto di questi meccanismi schiudono prospettive diagnostiche e terapeutiche notevolissime. Con l'aiuto del computer stiamo costruendo una mappa sempre più precisa della materia vivente, siamo, giunti alle soglie di conoscenze inimmaginabili pochi anni fa. Entro breve or- grazie a questo strumento si possono ottenere controlli di qualità eccezionali, sia con la ripetizione del dosaggi nel tempo sia con la costituzione di una mappa diagnostica ricca di una serie di esami consecutivi. Il professor Robdard, endocrinologo del National insanite of Health di Bethesda, scienziato di fama mondiale, su questi temi ha presieduto a Porto Cervo un convegno internazionale, organizzato dagli Istituti di endocrinologia delle Università di Sassari e di Firenze e patrocinato dal gruppo Ares-Serono. «/» questi tre giorni di seminario — dice Robdard — illustriamo le conoscenze più recentemente acquisite, ma non solo: alla filosofia, alle discussioni teoriche delle tre mattinate, facciamo seguire dimostrazioni pratiche ogni pomeriggio. Perché i medici partecipanti al conregno non abbiano dubbi sulla concretezza di ogni discorso. Accademia si. dunque, ma anche e soprattutto cimento pratico, con valutazione delle reali possibili¬ i problemi immunitari in quattro modi diversi: coltivando le cellule delle «isolette» per una settimana a bassa temperatura; coltivandole con un eccesso di ossigeno: trattandole con anticorpi prima del trapianto: o trattando in anticipo gli animali sui quali verrà compiuto il trapianto con anticorpi, in modo da renderli «tolleranti» ai tessuti trapiantati. La maggior parte di questo lavoro poggia sulla dimostrazione compiuta dal dottr Lafferty che 1 globuli bianchi nel tessuto pancreatico sono importanti per suscitare la risposta distruttiva da parte dell'organismo sul quale si fa il trapianto. Ij'équipe di St. Louis ha anche trovato nuovi metodi per raccogliere campioni di cellule prive di altri tessuti pancreatici. Per esempio, fa digerire la struttura del pancreas con un enzima chiamato «collagenasi», per liberare le cellule delle «isolete». La porzione di cellule al di fuori dall'«isoletta» è catturata dai sottili filamenti di plastica di un foglio di Velcro. «Un sistema delizioso», dice Lacey. Le cellule delle «isolette» rappresentano solo l'uno per cento dell'intero pancreas. Quando sono concentrate e separate dal resto della ghiandola, possono essere trapiantate solo come piccola porzione di tessuto. Negli ultimi vent'anni sono stati compiuti oltre 190 trapianti di pancreas adul-, ti, secondo gli ultimi dati a' disposizione. Lo scorso anno 19 di questi pazienti erano ancora vivi e non dovevano fare le inlezioni di insulina. Nove hanno continuato a farne a meno per oltre un anno. Ma si tratta di un periodo troppo breve perché si possa escludere definitivamente l'insorgere di complicazioni.

Persone citate: Mario Serio, Serono

Luoghi citati: Firenze, Sassari