Un satellite europeo passa il cielo ai raggi X

Un satellite europeo passa il cielo ai raggi X Un satellite europeo passa il cielo ai raggi X IL sofisticato Exosat. il satellite europeo per l'osservazione delle sorgenti cosmiche di raggi «X» è finalmente al lavoro. Pesante più di mezza tonnellata, l'ordigno, ohe ha struttura esagonale, è largo oltre due metri e alto 3,20, considerando i cospicui pannelli di celle solari. A bordo ha una serie di strumenti estremamente delicati che consentiranno agli scienziati europei di svelare al. meno alcuni del segreti fra i molti che l'universo conserva. Exosat è stato lanciato in un'orbita polare nel giorni scorsi dalla base spaziale californiana di Vandemberg, con un razzo Delta. Ora sta percorrendo una traiettoria orbitale ellittica molto allungata: il perigeo (cioè il punto della tralettoria più vicino alla Terra) è a una quota di circa 350 chilometri; l'apogeo (cioè il punto più lontano) è a 200 mila chilometri di distanza da noi. L'orbita è cosi vasta che a percorrerla l'Exosat impiega quasi quattro giorni. Questa orbita inusuale per 1 satelliti è stata scelta dagli scienziati europei perché essa consente all'ordigno un periodo di buona osservazione di almeno ottanta ore per ogni giro orbitale. In più 1 pannelli solari sono illuminati nel modo migliore per tutto 11 periodo in cui il satellite sarà operativo. L'idea di un'apparecchiatura del genere risale alla fine degli Anni Sessanta e 37* 27 | . '*41 *31 .1CHIOMA ,-lh DI BERENICE 13 M Gì 23 + o ■ , *35 —+20'— M53G ' rX07 | *3B - Diadema ' V niclL'iii iati ix i VERGINE IL cielo del principio di giugno, se ben buio e senza luna, offre uno splendido panorama di galassie e di ammassi globulari. Si trovano in una modesta costellazione poco nota, chiamata Chioma di Berenice: un lanuginoso gruppetto di circa trenta stelle tra la quarta e la sesta magnitudine identificabile se si traccia una linea ideale che va da Alkaid nell'Orsa Maggiore in direzione di Denebola nella costellazione del Leone. Il mito che ha dato origine a questa costellazione risale all'antico Egitto, di cui Berenice II fu regina intor• no al 230 avanti Cristo. Berenice avrebbe offerto agli dei 1 suoi splendidi capelli se suo fratello fosse tornato incolume dalla guerra. Fu esaudita, e poiché era una flutto- 3cienz«S si deve in buona parte al gruppo di studiosi che fanno capo ad uno del più nòti fisici italiani, Giuseppe Occhialini dell'università di Milano. Le complesse modalità degli organismi internazionali europei (peraltro l'agenzia spaziale Esa funziona egregiamente rispetto a molti altri enti comunitari), le ristrettezze economiche e altri fattori hanno ritardato la realizzazione del satellite fino ad ora. Gli astrofisici che studia-, no 11 cielo nel settore delle alte energie attribuiscono una enorme importanza a questa missione, poiché essa (la durata è prevista in almeno due anni, ma potrà prolungarsi) fornirà una grande messe di informazioni. Per capire che cosa il mondo scientifico si aspetta dall'Exosat basterà ricordare clie l'astronomia del raggi «X», un capitolo dell'astrofisica abbastanza nuovo, ha consentito di scoprire nell'universo un notevole numero di corpi celesti o sorgenti che oltre alle radiazioni luminose e di altro genere emettono anche raggi «X». Da terra non sono possibili osservazioni del genere perché l'atmosfera non consente il passaggio alle radiazioni di tali frequenze. D'altra parte l'analisi del raggi «X» delle varie, sorgenti cosmiche, la misura delle loro intensità (a confronto con quanto sappiamo dagli altri tipi di os¬ ORSA MAGGI +300 .14* *12 7* '-irsè M 85 o *1Ì fanciulla di parola si tagliòle lunghe trecce e le offri al tempio di Afrodite. Giove le. trasformò poi in costellazione per eternarne la bellezza. La stella principale della Chioma di Berenice è appena di magnitudine 4,2. Nel 1827 Struve scoperse che è una doppia. E' però molto difficile distinguere le due componenti perché la separazione massima è di 0,9 secondi (è stata raggiunta nel 1981 e si ripresenta ogni 25 anni e 10 mesi). La distanza reale tra i due astri è di 10 unità astronomiche: più o meno il tragitto Sole-Saturno. La massa è di tre Soli ognuno. C'è poi l'ammasso stellare aperto della Chioma, che si estende per 5° e costituisce la maggior parte della costellazione. Dopo quelli Puntamento dei pannelli sul Sole Complesso elettronico per{ esperimenti . Contatore proporzionale a scintillazione servazioni) rendono possibili nuove valutazioni sulla struttura del nostro univer-, so e sui processi che segnano la sua evoluzione e sulle leggi che la regolano. A questo scopo l'Exosat è stato dotato di quattro sofisti- Reticolo, cale strumentazioni. Esse consentono l'osservazione e l'analisi dei raggi «X» di po-„. tenza compresa fra 0,04 e 2 K1V•3•■,, kiloelettronvolt. Gli scopi principali della missione sono: uno studio , dettagliato delle sorgenti inseguitore dei raggi «X. già individua- stellare te in passato; la precisa localizzazione dei corpi emittenti con un'approssimazione di due secondi di arco; tracciare una mappa di quanto rimane delle esplosioni delle supernove e delle sorgenti delle galassie vicine alla nostra nonché dei cluster galattici (cioè degli ammassi stellari); una completa scansione dei «colori», ovvero delle varie frequenze delle radiazioni «X» emesse dai corpi celesti; Io studio delle variabilità temporali delle emissioni in archi di tempo compresi fra pochi millisecondi e ventiquattro ore. analizzando le pulsar, le stelle binarie che si occultano a vicenda e le galassie attive; infine, fare una più vasta ricognizione del cosmo per cercare sorgenti sconosciute e vedere che cosa emettono nelle frequenze del raggi «X» gli oggetti dal quali provengono le radiazioni gamma scoperte da un altro satellite scientifico dell'Esa nel 1975, Riserva dirivelatori sCL'Exosqueste puntandgli altri mente utilizzangi dietrotecnica dI dati menti vre di bo•impaccla radraccoltafranca reale paspaziale Riserva di gas per i rivelatori sul piano focale eticolo, V•3•■,, seguitore ellare Exosat Come è fatto stacit in Germania. La costruzione del veicolo 1 è stata realizzata dalla Mbb. tedesca (come capo-contractor) e da altre aziende europee fra cui l'italiana Selenla. Per quanto riguarda la parte scientifica 1 vari esperimenti dipendono da gruppi di lavorò olandesi, inglesi, tedeschi è italiani. Da' parte nostra sono impegnati due teatri, di studiosi: i professori Boella e Villa dell'università di Milano e. Scarsi é Salerai dell'università di Palermo. L'Exosat sta iniziando queste osservazioni sia ' puntando i suol telescopi e gli altri strumenti direttamente sulle sorgenti, sia utilizzando nei suol passaggi dietro 11 globo lunare la tecnica dell'occultazione. I dati raccolti dagli strumenti vanno a un calcolatore di bordo che li codifica, li •impacchetta» e 11 passa alla radiotrasmittente. La raccolta avviene a Villa-. franca e da qui in tempo reale passano alla centrale spaziale europea di Darm» Giancarlo Masini Esploriamo il cielo di giugno

Persone citate: Berenice Ii, Boella, Giancarlo Masini, Giuseppe Occhialini

Luoghi citati: Egitto, Germania, Milano, Palermo