Vinca il migliore purché sia Parise di Goffredo Parise

Vinca il migliore purché Vinca il migliore purché sia Parise TREVISO — La tradizionale «terna» del premio Comisso per la narrativa si è ridotta a un libro unico: «L'eleganza è frigida» di Goffredo Parise (Mondadori). In compenso la terna per la biografia è diventata una cinquina. Cosi i lettori della giuria popolare, composta da cittadini di Treviso, di fronte al romanzo potranno dire soltanto si o no; mentre dovranno scegliere fra ben cinque storie di personaggi: «Gelli» di Gianfranco Plazzesi (Garzanti), «Madame du Deffand» di Bendetta Craveri (Adelphi), «Sissi» di Brigitte Hamann (Longanesi), «Gandhi» di Giorgio Borsa (Bompiani) e «Borges» di Emir Rodriguez Monetai (Feltrinelli). La decisione è stata presa da una giuria di critici presieduta da Geno Pampaloni, con Maria Corti, Folena, Guarnieri, Magris, Meccoli, Naldini e Boccazzi. Fra i molti libri in gara, alcuni dei migliori erano già stati accaparrati da altri premi; e il «Comisso» ha voluto puntare su un nome sicuro, da non rimettere in discussione. Poiché il concorso, per regolamento, prevede sei premi selezione da due milioni l'uno, gli altri sono stati dirottati tutti sulla sezione biografie, meno scremata da altre iniziative. La scelta ha suscitato commenti vivaci, e qualche malumore, all'Interno della giuria popolare. La giuria dei critici sostiene che il «Comisso» deve qualificarsi, su un piano nazionale. Ma qualcuno ha chiesto a che cosa serve il voto, quando il vincitore c'è già. Qualcosa in più che tascabili: in dieci anni, oltre 150 titoli per una moderna biblioteca di cultura Oswyn Murray La Grecia delle origini Una società contadina che si trasforma in una delle più evolute civiltà del Mediterraneo

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