Nel Quaderno di Montale il vento ligure soffia già poesia

il vento ligure soffia già poesia il vento ligure soffia già poesia LE composizioni noetiche in prosa o in versi di Eugenio Montale contenute nel «Quaderno Genovese» appena uscito da Mondadori (è del 1917, e l'anno di nascita del poeta è 11 1896) appaiono già sorprendentemente indicative di gran parte della sua futura opera. Nel quadernetto scolastico, che gli credi del poeta hanno conservato, c'è qualcuno dei suol splendori, molti del suoi dubbi e quel suo distacco malizioso e «fumido», e c'è l'affanno problematico •— fra passione e dispetto — di un'età giovanile ma già saldamente percorsa da letture scelte con' emozionata curiosità o per colta attrazione. Questo giovane ha già «visto» la poesia ed esprime il suo lessico, quello che per anni tornerà, con le sue varianti genetiche, sa già dove sono «bucce, scorze, orpellaci» da disprezzare e dimenticare: non solo nel lampi poetici, ma anche nelle succinte chiose c'è già tutto Montale, con la sua amara audacia e ironica stizza, con quegli sguardi attenti e fuggitivi nei quali, in la con gli anni, uno spasmo che sembrava scaturire dal profondo come 11 tremore della terra mostrava veloci epifanie di insofferenza. Si sente spesso, in questo quaderno, la fretta del poeta nel segnare un giudizio (sono In causa Stendhal come Poe, Laforgue come Onofri e Gautier o Gogol, Flaubert, Ibsen, Tolstoi ecc.): e ne risulta un tono d'irreplicabile che ci fa assaporare, nella sua sacrosanta e luminosa ferocia o nel suo compatto entusiasmo, un'Insolita fierezza di onestà intellettuale. Nel •Quaderno Genovese» già sale uno dei protagonisti della poesia montaliana, quel vento, emblematico, che sarà folate, raffiche, ululo, sferza: quasi un doppio violento dell'anima, o forse anche la musica di un grande violino glissato. E appunto la. musica: quel suo essere, come sarà sempre per il poeta ligure, poesia. Si intravede, nel «Quaderno», un bestiario — tigri metalliche, pesce gigantesco, cocciniglia della luna, gatto colossale, rana che bela — allusivo e a tratti lievemente caricaturale quando non rilevato a simbolo metafisico, che ritornerà nell'ultima parte delle «Occasioni» e nella .Bufera- con diversa varietà di animali: lasciando invece ad altre opere poetiche quel bestiario ligure di coleotteri, lucertole, falchi e scoiattoli sempre in simbiosi col paesaggio per le seduzioni di un tormentato dialogo. Meno significative di quelle incorporate nel Diario ci paiono le composizioni del capitolo «Primi Versi». Ha fatto bene la curatrice Anna Barile a far risaltare attraverso brani di lettere e notizie la sorella Marianna Montale («ta prima delle tante figure protettive di donna- dice Contini nella fulgente scheda), questa Interlocutrice familiare incantata dal fratello più giovane, ansiosa' nella sua mascherata fragilità, e a dare con lei un «interno» dettagliato nel momento e nel personaggi. Non è da dubitarsi che l'influenza di Marianna su Eugenio sia stata marcata, In quegli anni di .empito di sensazioni e di voci che chiede un esito-. Come ha fatto bene a consegnare all'edizione del «Quaderno» una bella lettera di Eugenio alla sorella (da Parma, con il timbro della scuola d'Applicazione di Fanteria) che per il sapore lento e buio sembra scritta da un carcere lontano, forse immaginarlo. Rossana Ombres Eugenio Montale: «Quaderno Genovese», Mondadori, 222 pagine, 18.000 lire. scrittori e giornalisti. Si contenderanno il .Superbancarella» che verrà assegnato a Pontremoli il prossimo 24 luglio da una giuria di trecento librai. Particolare curioso: si trovano nuovamente dt fronte, a distanza di sei anni, Saviane e Messori, i due più forti antagonisti del Bancarella 1977(vinto da Saviane). ***.. Ad Armando Lucifero, nato a Crotone nel 185S, naturalista, archeologo, storico della sua città, viene dedicato un premio per ricordarne l'attività nel cinquantenario della morte. Saranno premiate due opere che affrontino aspetti e momenti della storia della Calabria, edite negli ultimi tre anni o inedite. Le opere, in tre copie, dovranno pervenire, entro il 31 agosto, alla Biblioteca Lucifero, via Risorgimento 33, Crotone. •*** / premi .Rheg'um Julii». per il 1983 sono stati assegnati a Italo Alighiero Chiùsano per il romanzo .La derrata. (Rusconi), a Claudio' Magris per la raccolta di saggi .Itaca e oltre. (Garzanti), a Piero Ostellino per la raccòlta di articoli .In che cosa credono i russi?., a Benito Sablone per il volume di poesia .La ruota inchiodata. (Bastogi) e a Gina Piccina -Dugo per la Urica inedita . Invocazione amara..

Luoghi citati: Calabria, Crotone, Parma, Pontremoli