Il 60,23 per cento dei torinesi alle urne

Pigra domenica elettorale in città: lento afflusso degli elettori nei 1677 seggi Pigra domenica elettorale in città: lento afflusso degli elettori nei 1677 seggi Il 60,23 per cento dei torinesi alle urne Questi i dati delle 16,15: 37,12% contro il 43% delle scorse politiche - Alle 21,15 l'ultima cifra fornita dalla Prefettura: 60,23% contro il 69,23 del '79 - Un acquazzone nel tardo pomeriggio ha frenato gli elettori - C'è tempo per votare sino alle 14 di oggi - Subito dopo i primi risultati con le proiezioni Uniti nelle nozze, divisi dalla politica Ha votato il 60.23 per.cento dei torinesi. E' un'affluenza alle urne più bassa di quella registratasi in occasione delle elezioni amministrative dell'80. Rispetto alle politiche •79. il dato odierno è inferiore del9 per cento. E' stata una domenica afosa, caratterizzata, nel tardo pomeriggio, da un violento acquazzone. Una domenica, poi. che faceva ponte con la festa di San Giovanni, di venerdì scorso, e che. quindi, può aver risentito dell'assenza dalla città di molte famiglie. Fattori questi che possono aver influito nel determinare il lento afflusso alle 1677 sezioni torinesi. Oggi si svolge il secondo tempo di queste elezioni politiche. I seggi resteranno aperti dalle ore 7 alle 14. Sarà l'ultima volta che si potrà votare anche il lunedi. Dalla prossima tornata il diritto-dovere degli italiani potrà essere espletato soltanto più di domenica, come già avviene nei principali Stati europei. Alle 10.15 di ieri mattina aveva votato il 13,12 per cento degli elettori. Nel '79 la percentuale era stata del 15,82, alle amministrative dell'80 alla stessa ora il 9,51. Alle 16.15 l'affluenza alle urne è stata del 37,12 per cento, nel '79 del 43 e nell'80 del 36,25. Alle 21.15. ultimo rilevamento, l'afflusso è salito al 60.23, contro il 69,23 del '79 e il 67.10 dell'80. Bisognerà vedere oggi quale intensità avrà l'accesso al voto. Alle elezioni politiche del '79 l'affluenza finale fu di 93,24 elettori su 100, alle amministrative dell'80 di 89,59 su 100. La prima giornata di queste politiche '83, per il resto, si è consumata regolarmente. Nessun incìdente, qualche nota curiosa in alcuni seggi, ma niente di particolare. Percentuale voh. 10,15 1979 15,82% 1983 13,12% Secondo i dati comunicati dal servizio elettorale del Comune, coordinati dal segretario generale Di Stilo, dal vice Peirani, dai funzionari Paglia, Anselmo e Mauri, l'andamento dell'affluenza alle urne sì è svolta con la stessa dinamica in tutti e ventitré i quartieri torinesi. A metà pomeriggio i cittadini di Cavoretto Borgo Po sì erano rivelati i più prodighi nel votare: 40.4 per cento quando la media era del 37,12. Anche Aurora Rossini si era distinta con il 39,45 per cento. Sensibilmente al di sotto della media, invece, la circoscri- tanti in citta h. 16,15 h.21,15 43% 69,23% 37,12% 60,23% zione Mirafiori ' Nord (33.70 per cento). Per quanto riguarda la provincia di Torino i dati prove-1 nienti dai vari Comuni sono stati raccolti dal servizio organizzato dalla Prefettura, e coordinato dal responsabile dell'ufficio elettorale La Rosa e dal viceprefetto vicario Garsia. La macchina comunale ha visto al lavoro 8 mila 400 dipendenti, oltre al corpo dei vigili urbani al completo. Il loro impegno crescerà oggi con il passare delle ore, soprattutto nel pomeriggio quando si inizierà lo spoglio delle schede, operazione che si concluderà nella notte tra oggi e domani. In via del Carmine 12 sono giacenti ancora 32 mila certificati elettorali. Più di 24 mila sono di torinesi che non hanno ricevuto il certificato a domicilio, più di 8 mila riguardano i residenti all'estero. Ieri sono stati ritirati 2 mila 500 certificati da torinesi e 200 da emigrati. Gli uffici comunali di via del Carmine oggi saranno a disposizione del pubblico (anche di chi avesse smarrito il certificato o di chi l'avesse sgualcito) dalle ore 7 alle 14. I cittadini che vorranno co¬ noscere l'andamento dello spoglio possono recarsi presso le sedi di quartiere dove sono stati installati video-terminali collegati con il Municipio. Anche a Palazzo Civico funzioneranno video e stampanti per chi desiderasse avere continui aggiornamenti sui risultati del voto. Secondo l'organizzazione comunale entro le 17 si potrà conoscere il risultato finale per i tre collegi senatoriali, entro le 22 quello per la Camera (riferito ai voti per i partiti) e entro l'I. le 2 di notte, le preferenze per i candidati alla Camera. Il risultato di un voto che a Torino riguarda 868.318 cittadini (756.306 per il Senato). Il voto alle Nuove Affluenza alle urne senza sorprese anche nelle sezioni speciali situate presso le carceri torinesi. Nella casa circondariale delle Nuove al seggio 759 sì è registrato, intorno alle 16, il 36,50 per cento, al seggio 1294 il 46,33 per cento. Alle Vallette che ospitano gli imputati dei processi Br e Prima linea, al seggio 1521, ha votato il 41,67 per cento. Due sposi al seggio col Nella prima mattina della domenica di voto, la Mole con la sua bella mostra sul «disegno del mondo» svetta su strade e piasse semivuote, al centro di una mappa silenziosa dove con l'aria allegra ci sono soltanto i politici sui manifesti. Al Municipio, i vigili in postazione accanto al monitor del primo piano sbirciano l'altorilievo di Vittorio Emanuele I, che sul suo calmilo sorride puntando l'indice lontano. Verso l'austero richiamo del seggi? «Più facile che indirizzi al verde della collina, alle scampagnate fuori città». Intanto, di fronte alla chiesa di Santa Giulia, qualcuno traccia con il riso due grandi simboli a cuore sul sagrato. Rodolfo e Anna Maria, davanti all'altare, stanno per pronunciare il loro sì. «Voteranno domani, probabilmente», suggeriscono sommessi i parenti. «Ma neanche per sogno — smentisce Zei, decisa, prima ol bouquet - D voto ai «Pov à i a ancora di uscire di chiesa — Io voterò questa sera stessa nel mio seggio di Settimo. Con indosso il vestito bianco. Mentre lui, Rodolfo, ha già fatto 11 suo dovere prima della cerimonia per non pensarci più». A Porta Palazzo, i soliti crocchi sfaccendati della domenica circondano camion carichi di angurie e meloni. «Può uscire rosso, può uscire bianco, attenzione gente In corso Regina, verso il Po, rari passanti si affrettano senza degnare di un'occhiata gli slogans sui muri, vicino al vespasiano ribattezzato «gabinetto elettorale» da una goffa, vistosa locandina. Mentre la mattinita va avanti, all'Istituto per la vecchiaia di corso Casale il «seggio delle donne», diviso da quello maschile sistemato per l'occasione in un altro cortile, trabocca di folla. Infermiere in camice bianco, una presidente poco più che adolescente con l'aspetto ai una nipotina in visita ai nonni e, davanti all'urna, Antonietta Picchiottino. Novantotto anni, molta fierezza, un po' di confusione. «Sicuro che voto — sostiene sicura —. Come fanno gli altri, voglio far anch'io. A me piace far il segno. Questione che non so dove. Sono cosi sola, nessuno mi ha detto...» «Su, Picchiottino, adesso è fatta. Vieni che ce ne andiamo», la scuote dolcemente l'infermiera. Precisano gli scrutatori: «Per questi anziani il voto è una novità, un'occasione eccezionale da non lasciarsi sfuggire. Soprattutto per le donne, che l'affrontano preoccupate ed elettrizzate insieme. Una per l'emozione si è addirittura messa a piangere. Vogliono votare, non sanno come. Finisce che, in genere, si basano su impressioni e scelte riesumate da ricordi chissà quanto lontani...». Altri anziani anche alla elementare Leopardi delle Vallette, dove nessuno si stupisce «perché i giovani, fuori per la festa, si faranno vivi soltanto verso sera». Fa eccezione Roberta, commessa di 19 anni, al suo primo voto. «Coinvolta? — sorride — Diciamo pure emozionata. Non vedevo l'ora: anch'io faccio parte di questa società, anch'io posso finalmente dire la mia». Poi, fissa senza scomporsi il ragazzo bruno che l'accompagna e, protettivo, cerca di zittirla. «Lui ha idee politiche all'opposto delle mie, ma non importa. Entrambi, sia pure In maniera diversa, speriamo soltanto che qualcosa cambi». Ribatte serafico dall'altra parte della città, alla Crocetta, un sorvegliante della scuola Coppino: «Di elezioni ne ho viste tante, sempre uguali. E tutte, per lo meno qui, sono andate a termine senza inci¬ c overi vecchi» e alle Valle denti, nel più civile del modi». Cosi, tra il compiacimento generale, l'indossatrice fotomodella Jana, 19 anni, può concedere radiosa il suo pizzico d'intervista. «Ci ho pensato prima, parlandone con amici e persone più grandi. Nessun problema, insomma». E voi, vi slete preoccupati di approfondire la scelta elettorale di oggi? Taglia corto Anna, avvolta in una nuvola di pizzo e in attesa di far immortalare il suo matrimonio fresco di giornata tra i fiori del Valentino, tallonata dal marito Andrea: «Con tutti 1 preparativi delle scorse settimane, ben poco». Ma anche politicamente siete decisi ad andar d'accordo, non è vero? Mica tanto. Anzi, a pensarci bene, proprio per niente. Però è un'Idea, quella della foto al seggio con bouquet da sposa. Se mi aspettate qualche minuto, ci andiamo insieme». tte - Episodi curiosi Litiga al seggio con la vicina ed è arrestato In coda davanti al seggio elettorale, nel corridoio della sezione 469 (scuola elementare di via Chianocco), due coinquilini hanno litigato per una vecchia questione che li mette in contrasto da tempo: uh gatto. E' accaduto ieri mattina alle 9. il battibecco tra l'uomo, Cataldo Ventura, 43 anni, corso Racconigi 25, e la donna è stato violento e il presidente del seggio, Federico Vlncentlni, si è avvicinato Invitandoli ad allontanarsi Poiché il Ventura continuava a inveire sono intervenuti i carabinieri tentando di sedare 11 litigio. L'uomo si è però rivoltato con espressioni oltraggiose nei loro confronti e i carabinieri lo hanno dichiarato in arresto. Ammanettato, Cataldo Ventura ha lasciato il seggio elettorale per le Nuove.

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