Marea Porsche Ickx sconfitto

Marea Porsche Ickx sconfìtto Marea Porsche Ickx sconfìtto DAL NOSTRO INVIATO LE MANS — E' sfuggita per un soffio a Jackie Ickx la settima vittoria nella «24 Ore», il pilota belga e 11 suo compagno Derek Bell sono stati battuti per l'4"3, dopo 5042 km di corsa, dall'equipaggio misto composto dai due americani Al Holbert e Hurley Haywood e dall'australiano Vern Shuppan. Un arrivo quasi in volata con «^giallo» finale che ha comunque consacrato il massiccio dominio della Porsche. Otto vetture modello «956 turbo» della Casa di Stoccarda, due ufficiali e sei private nell'ordine, al primi otto posti. Superato il precedente record della Ferrari, che nel 1863 aveva piazzato sei macchine davanti a tutti. Dietro ai due bolidi gestiti direttamente dalla Porsche, un ottimo terzo posto per Mario Andretti, che ha gareggiato per la prima volta insieme al figlio ventenne Mike e al francese Philippe Alliot. L'italo-amerlcano avrebbe anche potuto lottare per la vittoria, se la sua vettura non avesse denunciato un consumo elevato di benzina (nel corso della gara si possono utilizzare al massimo 250 litri di carburante). Le due macchine ufficiali, infatti, montavano un nuovo tipo d'iniezione elettrònica che non è ancora a disposizione dei team privati. Per quanto riguarda Ickx. 11 «settimo sigillo» è scappato di mano a causa dell'incidente iniziale (un tamponamento al secondo giro da parte dell'olandese Lammers) che gli ha fatto perdere un paio di minuti. Bisogna però dire che il terzetto Holberg-Haywood-Shuppan è arrivato ad avere anche 7' di vantaggio e nel finale ha rallentato la marcia. Un finale — come si è detto — emozionante, perché a un giro dal termine la vettura di testa ha cominciato a fumare in maniera vistosa, probabilmente per il cedimento di una turbina o comunque per un problema relativo alla sovralimentazione. L'inconveniente non si è però rivelato grave, e l'affermazione non è sfuggita a chi, in fondo, l'aveva meritata. Delle 51 vetture che avevano preso il via alle ore 16 di sabato, 26 hanno portato a termine la logorante prova, ma soltanto 21 hanno potuto essere classificate. Tra queste nessuna delle tre Lancia Martini in gara. La macchina di Alboreto ha ceduto quasi subito, dopo 27 girl, per una rottura al cambio; quelle di Ghinzani e Andruet si sono ritirate quasi contemporaneamente, a circa meta corsa, entrambe per problemi di alimentazione. Per la scuderia italiana è stata un'esperienza in più con una vettura che, dopo due soli mesi di vita, è già competitiva (Alboreto era partito in prima fila con il secondo tempo) ma manca ancora di affidabilità. Ora il campionato mondiale Endurance (praticamente già vinto dalla Porsche a punteggio pieno) offre due mesi di sosta alla Lancia, il tempo per effettuare le modifiche e le migliorie necessarie, soprattutto per risolvere il problema delle gomme e ripresentarsi a Spa 11 4 settembre con la speranza di una rivincita, almeno parziale. Tra gli abbandoni di rilievo, quello di Mass-Bellof, avvenuto dopo 20 ore di gara (ma 1 equipaggio tedesco era già staccato). Fuori corsa prima del limite anche la vettura italiana Giannini-Alba che gareggiava nel gruppo C Junior, dove mantiene il comando della classifica c.ch. - Classifica — 1. Porsche 956 (Holberg, Haywood, Shuppan) che compie 370 giri, pari a km 5042, in 23 ore 58'07"9, media 210,340 km/h; 2. Porsche 956 (Ickx, Bell) a l'4"3; 3. Porsche 956 (Andretti, Andretti, Alliot) a 6 giri; 4. Porsche 956 (Schickentanz, Meri, De Narvaez) a 9 giri; 5. Por-' sche 956 (Edwards, Keegan, Fitzpatrick) a 12 girl; 6. Porsche 956 (Ludwig, Johansson, WoUek) a 16 giri; 7. Porsche 956 (Lassig, Plankenhorn. Wilson) a 23 giri; 8. Porsche 956 (Palmer, Lammers. Lloyd)

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