A Stoccarda il via al super-negoziato per un'Europa più forte e dinamica di Mario Ciriello

Nella Gei-mania Occidentale firmata la dichiarazione dell'Unione Europea Nella Gei-mania Occidentale firmata la dichiarazione dell'Unione Europea A Stoccarda il via al super-negoziato per un'Europa più forte e dinamica L'accordo prevede seiFederale Tedesca e l DAL NOSTRO INVIATO STOCCARDA — L'Europa ha confermato le sue capacità di sopravvivenza. Il vertice comunitario a Stoccarda non si è inabissato e neppure insabbiato, come si temeva ancora sabato pomeriggio. Ha anzi generato un'ambiziosa intesa. Ambiziosa ma ambi- gùa, in quanto si presta a troppe interpretazioni, in quanto potrà trasformarsi facilmente in un'arena di nuovi conflitti. Come ha detto Castori Thorn, presidente della Commissione Cee: -Anch'io speravo in qualcosa di più di un programma di lavoro. Tuttavia, si sono assunti degli impegni, nelle direzione giusta- E' un «programma di lavoro», perché la cosiddetta «di ehmrazione, del Consiglio europeo di Stoccarda vara un •ampio negoziato» comunitario che si prolungherà per 6 mesi, con convegni «speciali» dei ministri degli Esteri, delle Finanze, dell'Agricoltura e di altri esperti, e che culminerà nel vertice ad Atene del 6 dicembre. L'obiettivo? Si mira a «rilanciare la Comunità»: o. più precisamente, a sanare quei mali finanziari che minacciano di paralizzarla e a foggiare tutta una serie di riforme che dovrebbero accrescerne il dinamismo nonché il peso politico ed economico. Ogni trattativa ha i suoi vincitori: e questa di Stoccarda, durissima, talvolta drammatica, vede in tale ruolo Germania e Gran Bretagna. Margaret Thathcer voleva il suo «rimborso» e l'ha ottenuto, il 55% del saldo negativo britannico per l'83 verso il bilancio Cee: anche se potrà incassarlo soltanto quando, e se, 11 vertice ateniese avrà suggellato con un successo ii lungo e maestoso viaggio diplomatico. Insieme, dunque, Margaret Thatcher e il cancelliere Kohl sono riusciti a far approvare un testo che riflette i loro desideri e propositi. Maggiore disciplina finanziarla, maggiore austerità comunitaria, nessun passo piti lungo della gamba. Insomma, programmi severi come quelli attuati nelle due nazioni. Per l'Italia vi sono delle delusioni. Non che Roma non condivida le aspirazioni anglo-tedesche a una radicale riforma: ma si proponeva di impedire che tali disegni fermassero ogni espansione delle «risorse proprie» comunitarie, ovvero delle disponibilità finanziarie Cee. Senza un'espansione di quel bilancio che già adesso è insufficiente (tecnicamente la Cee è sull'orlo della bancarotta) vi saranno meno soldi e per l'agricoltura e per l'industria del nostro Paese. Purtroppo, né il presidente Fanfani né il ministro Colombo sembrano aver fatto breccia nella resistenza di Kohl. Certo, un aumento delle risorse è possibile, forse probabile: ma i tede^hl. come ha detto Kohl, vogliono prima «vederci chiaro», vogliono conoscere esattamente la salute finanziaria della Cee, in vista soprattutto del costoso Ingresso della Spagna e del Portogallo. Non vi sono, però, imr pegni scritti. La «dichiarazione» dice soltanto: ..Sulla base delle conclusioni che saranno raggiunte sullo sviluppo delle dlrtdm•mtedgcltuprmscncnpfzp Ore di scontri, la i mesi di trattative e insiste con decisione su una disciplina finanziaria - La Repubblica la Gran Bretagna vogliono eliminare gli sprechi - Per l'Italia pericolo di minori fondi politiche, sul miglioramento dei controlli finanziari e sull'esame del sistema finanziario stesso, verranno allora determinati l'ampiezza e i tempi dei bisogni della comunità in materia di risorse proprie-. •Ampiezza», non «ampliamento», come sostengono autorevoli fonti italiane. Una vittoria anglo-tedesca era prevedibile, logica: a Londra e a Bonn siedono adesso i governi più forti del nostro continente. L'Italia é alla vigilia di un'ennesima prova elettorale: Mitterrand presenta una facciata imperiosa e Imperiale che non mimetizza però le mille incertezze economiche e politiche francesi. Colombo ha avuto la soddisfazione di vedere finalmente firmato l'Atto da lui ideato con il collega Genscher, Atto che reca adesso 11 nome di Successo della m •Dichiarazione solenne europea-. Purtroppo, il testo è stato annacquato, ha perso la sua grinta: e sul punto vitale del voto a maggioranza, esistono tuttora riserve e obiezioni di alcuni Paesi. Si apre un nuovo capitolo diplomatico. Se i negoziati dei prossimi 6 mesi saranno fruttuosi, la Comunità acquisterà una muscolatura più gagliarda e un volto più moderno: se falliranno, l'Europa declinerà in un pericoloso Immobilismo. Come ha spiegato Fanfani; •si sono posati i binari, si sono allacciate le locomotive-, ora •bisogna muovervi-. La trattativa mira «a esaminare tutte le politiche esistenti, in particolare l'agricoltura-; a renderle più dinamiche; a eliminare gli squilibri finanziari nella Comunità. L'Europa sarà sottoposta a un check-up totale. Per Kohl, tre sono i compiti: «Conoscere i fatti, tagliare il tagliabile e determinare dovè avanzare-. Ristabilita, in tutu 1 settori, la «disciplina finanziaria», si deciderà cosa e come potenziare: dalle nuove tecnologie alla Su Titano possibile la vita? PLAGSTAFF (Arizona) — Titano, il più grande del satelliti di Saturno, sembra avere un'atmosfera simile a quella esistente sulla Terra prima che vi nascesse la vita. Lo ha dichiarato ieri il dr. Barry Lutz, dell'Osservatorio Lowell, rendendo noto di aver individuato, insieme a due satelliti, la presenza di ossido di carbonio su Titano. anifestazione organizzata dal pcf ricerca. Dalla lotta contro la disoccupazione agli investimenti regionali. Riuscirà l'Europa nell'Impresa? Diminuiranno i benefici per l'Italia? Quando accoglieremo Spagna e Portogallo? Lo sapremo il 6 dicembre ad Atene, Mario Ciriello Cuba manda un generale nel Nicaragua NEW YORK — Il governo cubano ha deciso di Inviare in missione in Nicaragua uno dei suol < più alti funzionari militari. Lo ha scritto il quotidiano americano -New York Times- precisando che, secondo quanto dichiarato da un alto esponente del governo statunitense, si tratterebbe del gen. Arnaldo Ochoa.