Inventare castelli e case con le ciliegie di Pecetto

Inventare castelli e case con le ciliegie di Pecetta Inventare castelli e case con le ciliegie di Pecetta Assegnato il premio e vittone a prezzi str Ancora una volta la sagra delle ciliegie di Pecetta non ha deluso. Il cielo, grondante pioggia sino a ieri mattina, si fe aperto nel primo pomeriggio consentendo alle famiglie torinesi la gita in collina. La festa c'è stata: per i contadini ai bordi delle strade con ceste colme di rossi e splendenti frutti e per i gitanti che hanno trovato allegria, un pomeriggio rilassante e ciliegie un po' meno care che a Torino. La sagra annuale è stata messa in forse sino all'ultimo dal maltempo iniziato sabato. Oltreché per le manifestazioni di ieri si è temuto anche per il raccolto, sotto le sferzate di un temporale troppo violento. Quest'anno le «primaticce» non sono state praticamente raccolte per via delle persistenti piogge di maggio, ma il grosso delle «vittone», la qualità più diffusa, si è ripreso be ne con il caldo di giugno. La maturazione, giunta con appena una settimana di ritardo, ha portato frutti «rossi e carnosi, succosi e saporiti* che ieri hanno fatto bella mostra di sé nel tradizionale concorso dei «cestelli artistici' esposti nella piazza del paese] 1 amministrazione alla migliore «creazione» tracciati - La storia di Vi Ciliegie a prezzi stra Per antica tradizione gli agricoltori, o i figli più piccoli, gareggiano per conquistare la palma della miglior produzione locale e della miglior «crea zione» artistica. Con i frutti più belli vengono realizzate composizioni, casette o personaggi fatti di duroni, amarene e ciliegie. E' stato calcolato che sulla collina torinese, nel tratto che va da Revìgliasco a Pino, vi siano allincirca 15 mila piante di ciliegio. In media ognuna produce un quintale di «vittone* all'anno. Sul perché proprio a Pecetto vi sia la maggior concentrazione di alberi è detto da una leggenda, tutta da verificare, con protagonista Vittorio Emanuele II, re cacciatore. Secondo la «storia* Vittorio Emanuele II incoraggiò la diffusione della coltivazione dei ciliegi perché nelle stagioni morte (in mancanza insomma di stambecchi o lepri) amava prendere il fresco sotto gli alberi di ciliegio sparando agli uccellini, grandi apprezzatoli anche loro di amarene e duroni maturi. Forse i torinesi che ieri han¬ - Duroni, amarene ttorio Emanuele U racciati ieri a Pecetto no animato il centro storico di Pecetto non erano al corrente della leggenda, certo però conoscevano bene i prezzi dei negozi in città: ben pochi han, perso l'occasione di comprare un paio di chili per tremila lire. Le «vittone* migliori sono andate a ruba per 1800-2000 lire. Qualche timore per i frutti ancora sugli alberi e da raccogliere vi è tra i contadini se nei prossimi giorni vi saranno altre piogge: le ciliegie potrebbero spaccarsi e marcire. Intanto resta una bella giornata di festa trascorsa da tante famiglie tra gli spazi verdi della collina torinese. Tv e satelliti dibattito del Club dirigenti «Problemi e prospettive della diffusione diretta via satellite» è 11 tema dell'incontro promosso dal Club dirigenti tecnici di Torino al Centro Incontri di corso Stati Uniti 23, con inizio alle 20,45. Parlano Massimo Fichera, Enzo Castelli e Emilio Pozzi. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Persone citate: Emilio Pozzi, Enzo Castelli, Massimo Fichera, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Torino