I grigiorossi traditi dai nervi rischiano il naufragio a Varese

La Cremonese si fa riacciuffare: dopo tre anni di promozioni tranquille di nuovo un'appendice al campionato La Cremonese si fa riacciuffare: dopo tre anni di promozioni tranquille di nuovo un'appendice al campionato I grigiorossi, traditi dai nervi rischiano 81 naufragio a Varese Il Como ancora in corsa grazie a Butti confermato il presidente della Cremonese, Luzzara, senza comunque voler gettare ombre sulla gagliarda prova degli avversari, die sul piano del gioco svolto avrebbero senza dubbio meritato addirittura unavittoriapiena. La carica dei varesini ha cozzato contro quella di uia Cremonese sorretta solo dai nervi in questa decisiim partita e priva di 'quel gioco che le aveva permesso di arrivare sino alle soglie della promozione. Forse paralizzala dall'eccessiva responsabilità, la squadra di Mondonico ha fallito proprio nella partita più importante. Gli oltre 15 mila tifosi giunti da Cremona hanno temuto per 45 interminabili minuti ette il loro sogno svanisse. Ammutoliti (macomunque pronti a menare le mani tanto da accendere furibonde risse sulle gradinate con i tifosi di casa), lianno visto la loro squadra disunirsi col passare dei minuti, cedere con i nervi e portare la partita sul piano della rissa, dello scontro fisico. I varesini, per la verità, hanno accettato la battaglia e infatti Maiellaro e Mazzoni sono finiti negli spogliatoi, espulsi dall'arbitro D'Elia Anche il tecnico cremonese Mondonico si è fatto tradire dal nervosismo ed è interve auto nella rissa che si è accesa nel sottopassaggio mentre i due giocatori abbandonamno il campo. Un episodio spiacevole che ha avuto una coda ancor più spiacevole a fine partita quando sono scoppiale altre scaramucce tra giocatori è tecnici con bolle e calci menati all'impazzata. Episodi da dimenticare come, tutto da dimenticare sa rebbe la partita della Cremonese, die non può tirare in ballo solo la grinta degli avversari come attenuante. La squadra di Mondonico. die a fine partita ha rincarato la dose parlando di gemellaggio siculo-lombardo e congiura ai danni dei suoi, può incolpare soltanto se stessa. E' vissuta di tentativi isolati, di velleitarie'aeioni offensive affidate a Frutti e ad un Vialli che sotto gli occhi di Trapatloni ha fal¬ lito clamorosamente la prova, sbagliando fra l'altro un passaggio che poteva valere la promozione. Per contro i padroni di casa, che non avevano nulla da perdere, hanno dato dimostrazione di efficienza, ritmo e lucidità. Il portiere Zunico, Braghin, Bongiorni ed Auteri hanno messo a dura prova l'equilibrio della Cremonese che almeno in tre occasioni è stata graziata e in una quarta circostanza Ita evitato il gol con una prodezza del portiere Pionetti, che ha tolto il pallone a un millimetro dalla linea di porta. Quindi se ora c'è una squadra che può recriminare non è certo la Cremonese, che ha fatto di tutto per gettare al vento la promozione. Dopo mezz'ora scarsa di batti e riballi i7iulili, arriva il gol del vantaggio dei padroni di casa. La difesa cremonese pasticcia, Puolinelli e Vigano si ostacolano a vicenda e Bollinomi recupera la loro corta respinta e in mezza rovesciata al rvlu balte Pionclli. 1 risultati dagli altri campi rendono la situazione della dal nostro inviato FABIO VERGNANO VARESE — Un •incredibile altalena di emozioni, un susseguirsi di colpi di scena del tutto degni della serie li. La Cremonese è pussata dalla disperazione nel vedere la promozione sfuggirle di mano, ad una gioia contenuta per aver saputo ad un quarto d'ora dalla fine della partita raddrizzare il risultato e sperare ancora nella serie A grazie al maxispareggio a ire con Como .e Catania. I cremonesi, jwr. loro stessa ammissione, non si attendevano tanta animosità e determinazione da parte di un Varese che ha recitato sino in fondo la propria parte, senza concedere nullu agli avversari-, rispettando insommu la assolata regolarità del campionato, come avrà potuto constatare di persona l'inviato di Di /naie, avvocato Porceddu. L'ha Per ({li spareggi Un girone unico all'italiana Cremonese sempre più drammatica. I grigiorossi assediano caoticamente la porta varesina e al 40' sfiorano il gol con Frutti, ma Zunico si supera andando prendere un pallone impossibile allincrocià dei pali. Il Varese si rifà pericoloso nella ripresa. Al 48' Strappa lancia Maiellaro (entralo a sostituire Scarsella) ma da facile posizione l'attaccante sbaglia mira. Al 51' è Garzllli ad evitare il gol in extremis su tiro di Auleti, quindi al 53' Braghin, in perfetta solitudine, non aggancia il pallone a due metri dal portiere avversario. Intanto la partita diventa sempre più cattiva ed al 65 l'arbitro espelle Maiellaro e Mazzoni per reciproche tesiate. Un minuto dopo arriva la notizia del vantaggio del Catania. Sembra, a questo punto, lutto compromesso e pregiudicato. Ma la Cremonese lia un'ultima impennata ed agguanta il pareggio. E' il 75': Galvani serve Finardi che allunga a Rebonato in area, pronta conclusione in corsa e Zunico è battuto. A sette minuti dal termine i lariani riescono a superare il Bari (2-1) dopo aver raddrizzato una partita iniziata male - Tifosi pugliesi critici sin dalle prime battute con la propria squadra - A segno anche Armenise e Mancini di SALVATORE GENTILE BARI — Con una vittoria per due a uno, giunta al termine di una gara difficile — seppur giocata contro un avversarlo matematicamente già retrocesso — il Como raggiunge quota 45 punti in classifica, aggancia Cremonese e Catania ed acquisisce il diritto a partecipare agli spareggi per l'unico posto ancora disponibile per la Serie A. La partita era importantissima per il Como, ma anche il Bari ha voluto impegnarsi al massimo, soprattutto per non deludere gli ultimi settemila tifosi della stagione (che hanno assicuralo un incasso di quarantotto milioni). Il Como, però, ha avuto il merito di aver saputo raddrizzare una gara iniziata male (già in svantaggio dopo cinque minuti, per un bel gol di Armenise, per 11 quale forse è stata stimolante la presenza in tribuna dell'allenatore Veneranda). Sonori fischi hanno accolto l'ingresso in campo dei gioca¬ tori baresi. La contestazione è proseguita per qualche minuto, anche a gioco iniziato. Applausi, invece, per il Como e' per le sue prime azioni di attacco. Ma al 5' è 11 Bari che va in vantaggio con il terzino Armenise. Lunga fuga sulla sinistra del difensore che aveva ricevuto da Accrbis. Armenise entra in area e segna dopo aver fintato mandando il portiere Giuliani a tuffarsi dalla parte opposta. E' sembralo sin troppo fàcile il vantaggio del Bari, tanto che gli stessi tifosi dividono il loro giudizio: c'è chi applaude e c'è chi continua a fischiare nonostante 11 gol d! vantaggio. Ma il Bari cresce alla distanza, il Como è costretto a rifugiarsi in calcio d'angolo ed a ricorrere anche a qualche scorretlczza sicché l'arbitro ammonisce Mancini. Però è lo stesso Mancini, al quarto d'ora, a pareggiare con un pallonetto beffardo,' dopo che il giocatore aveva ripreso una respinta del portiere Caffaro, su precedente tiro di Galla. Al 25', mentre sotto la tribu¬ na centrale c'è un battibecco tra tifosi baresi, Borgonovo. di tesili, manda fuori. Ancora il Como in evidenza al 28': gran Uro di Mancini, con pallone che finisce in curva e viene portato via da alcuni spettatori. SI riprende con un pallone di riserva ed è sempre il, Como a comandare il gioco. Le notizie degli altri campi incoraggiano 1 lariani che insistono In attacco. Nella ripresa il gioco diventa più spigoloso. Ballerini fre- Baresi in coro Radice, resta! BARI — All'uscita degli spogliatoi, un centinaio di tifosi baresi ha inscenato una manifestazione di simpatia nel confronti dell'allenatore Radice. Applausi e slogan: «Radice resta con noi». Nonostante l'amarezza della retrocessione, I tifosi baresi confermano la loro stima all'allenatore. E' probabile, però, che le strade tra il Bari e Radice si divideranno. na le scorrettezze con una serie di ammonizioni: finiranno sul suo laccuino Mancini, Ronzani, Nicoletti, De Martino e Majo. Quest'ultimo sarà espulso all'81 ' per doppia ammonizione. Da tenere presente che l'arbitro aveva due diversi guardalinee: i due con i quali solitamente arbitra sono baresi. Al 52' c'è un gran t irò di Soldà che termina fuori, il Bari replica un minuto dopo con De Rosa che manda alto. Al 62'. mentre Matteoli sta per battere il primo calcio d'angolo per gli ospiti, il giocatore viene sfiorato da alcune lattine che vengono lanciate dai «distinti... Interviene la polizia e il gioco viene ripreso. Il Como va vicino al raddoppio al 72': Malleoli entra in area e tira, il portiere Caffaro compie un'altra prodezza e para In due tempi. Un minuto dopo l'allenatore dei lariani, Burgnich. manda in campo Palanca che tre minuti dopo, su punizione, guadagna un calcio d'angolo. I padroni di casa reclamano un rigore al 78' (per fallo di mano, ritenuto però involontario da Ballerini, da parte del «libero» Fontolan). Majo viene ammonito e qualche secondo dopo sarà espulso per un'ulteriore ammonizione. Gli ultimi minuti sono incandescenti. Da una parte il Bari che non vuole perdere la partita, dall'altra il Como clic cerca disperatamente la vittoria epr conquistare il diritto agli spareggi. All'81'. cross di Palanca e tiro al volo di Nicoletti. altissimo. L'allenatore del Bari. Radice, manda in campo Nicassio, ma è il Como a realizzare il gol-vittoria all'83'. E' un col importantissimo per i lombardi perché rimette in discussione il discorso promozione. C'è un'azione prolungata in attacco con Palanca che smista a Butti il quale segnacoli facilità. Gli azzurri, a questo punto, iniziano una melina, non gradita dai barosi. Ma per il Como l'obiettivo di vincere a Bari ed ottenere l'ammissione agli spareggi è ormai centralo.

Luoghi citati: Bari, Catania, Como, Cremona, Varese