Retate a Roma per Jack Lametta Le 8 vittime oggi dal giudice

llefafe a Roma per Jack Lametta Le 8 vittime oggi dal giudice llefafe a Roma per Jack Lametta Le 8 vittime oggi dal giudice Molti i giovani fermati, ma fra loro non c'era il maniaco - Le persone colpite interrogate dal magistrato - Con lo psichiatra cercheranno di definire le caratteristiche del folle ROMA — Lo sf regiatore del Tuscolano ha scelto un week-end di tregua. Anche ieri il maniaco non s'è fatto vivo e nella zona dove ha ferito otto persone la tensione si e notevolmente allentata. Ieri le segnalazioni ai carabinieri e alla questura si sono contate sulla punta delle dita: segno evidente che la caccia all'uomo è stata meno serrata e la psicosi non si è ulteriormente estesa. Nel »triangcloi della patita, loitatò'd'assediollegìi ultimi giorni si è un po' attenuato, anche perché polizia e carabinieri puntano molto sul servizi in borghese, che danno meno nell'occhio e hanno pili possibilità di riuscita. Quanto alle indagini, anche ieri sono stati fermati alcuni Un «deposito» Roma. L'identikit del maniaco giovani, messi poi a confronto con le vittime: ma tra i sospettati lo sfreglatore non c'era e sono stati tutti rilasciati: Si stanno cercando tracce del maniaco nei «Centri di igiene mentale», ma nel «dm. gli in¬ nei pressi di un cam quirenti stanno trovando forti resistenze a collaborare fornendo informazioni. Inoltre, non ci sono biografie dei pazienti da consultare perché la legge vieta la schedatura dei malati di mente. Stamane le otto vittime del folle si presenteranno dal sostituto procuratore Luciano Infelisi, chiamato a dirigere l'inchiesta, per essere interrogate. Il medico legale Biagio Larocca ed il professor Piero Rocchini, esperto di psichiatria, avranno il compito di stabilire se le ferite stano state provocate da una stessa arma da taglio e se abbiano provocato sfregi permanenti sui volti degli aggrediti e di aiutare questi ultimi a ricordare più, particolari possibili sul po di nomadi E' il primo della serie «Giallo cronaca» • Protestano la famiglia della vittima e il condannato GENOVA — Lo sceneggiato televisivo sulla tragedia di Milena Sutter (e sul suo assassino, Lorenzo Bozano), è quasi ultimato. La Rete 3 della Rai-tv ne ha stabilito la messa in onda in autunno, per la serie «Giallo cronaca» - Come si ricorderà, infatti, Lorenzo Bozano fu assolto per Insufficienza,di prove al processo di primo grado, nel giugno di dieci anni fa, e poi condannato In appello all'ergastolo: pena confermata dalla corte di Cassazione. Recentemente, sono state girate le ultime scene nel punti dove si articolò l'Itinerario dell' omicidio: Monte Moro, dove Bozano avrebbe scavato la fossa per seppellirvi la sua vittima, il mare di Priaruggia dove Milena fu ritrovata, la scuola svizzera di via Peschiera dove l'assassino si appostò lungamente In attesa della studentessa, che aveva quattorfici anni,. Tutto pronto. Ma tutto in discussione. Questo sceneggiato non lo vuole nessuno. Alle proteste del genitori di Milena e del collegio del loro difensori, si aggiunge ora quella dello stesso Bozano. rinchiuso a Porto Azzurro. Per lui parla il suo legale, Jacques VluUeumler 11 quale, dalla Svizzera, si è direttamente rivolto al direttore della Rai tv, intimando: -Entro il 23 giugno prossimo intendo ricevere nel mio studio a Vich. in Svizzera, una dichiarazione nella quale venga "affermata la rinuncia a trasmettere, in qualsiasi forma, una ricostruzione del caso Sutter".. U legale elvetico spiega 1 motivi della sua richiesta: mStiamo raccogliendo elementi per chiedere la revisione del processo Bozano, e poiché apprendo che almeno in parte si tratterà di una ricostruzione romanzata, ritengo che ciò possa influenzare l'opinione pubblica nei confronti del mio cliente.. g. c comportamento del maniaco. Il professor Rocchini ha detto che intende risalire ad una descrizione di quello che potrebbe essere il tipo dal punto di vista psichiatrico. «Attraverso questa descrizione — ha spiegato — si potrà stabilire come cercarlo attraverso le indagini che si svolgeranno immediatamente presso 1 Centri di Igiene mentale. A mio avviso, si tratta di un individuo Impotente. Per lui sfregiare ha uhMgnlflcato sessuale molto profondo». •Questo caso si può risolvere In due maniere — dice un funzionario del commissariato Tuscolano —: o lo arrestiamo In flagrante oppure lui la smette, non si fa più vivo. Pescarlo con le indagini e un'irapresa pazzesca». Ieri; al commissariato hanno ascoltato nuovamente Adelaide Blsogneri, la donna di 68 anni aggredita martedì scorso daUo sfreglatore in via Scribonio Curione. E' stata chiamata ad un confronto con uno dei giovani fermati, ma ha escluso che potesse trattarsi del folle. «Sono ancora terrorizzata — ha detto dopo il confronto—e la' notte difficilmente riesco a dormire. Avevo subito tre scippi consecutivi negli ultimi tempi, ma nulla mi aveva tanto spaventato. Io, per giunta, vivo da sola e anche questo è motivo di tensione., g. fe. Biella — (p. m.) Franca Magliola, 25 anni, abitante in viale Matteotti 29, mentre scendeva dall'auto dopo averla posteggiata net •box» del condominio, In piena notte, è stata affrontata da due persone mascherate. OH aggressori l'hanno malmenata per costringerla a consegnare l'orologio e la borsetta, contenente un po' di denaro e tutti i documenti personali. La giovane terrorizzata, ò corsa a chiudersi In casa e solo al mattino successivo ha denunciato il fatto al carabinieri. mistero, appena rischiarato dalla certezza di una acutissima esortazione finale: bisogna essere guardinghi ma calmi e non scambiare, come accaduto, un onesto rapinatore per lo Zorro del rasoio. Ma slamo egualmente soddisfatti. Al poliedrico parere degli esperti di turno sfamo ormai vaccinari. Se atterra lo Shuttle, un professorone si scomoda per svelarci che «la macchina è frutto di una tecnologia superiore», meravigliando tutti coloro che ritenevano che una cooperativa di fabbri avrebbe potuto produrla. Se il dollaro sale, c'è pronto un economista per spiegarci che «l'aumento è determinato da una forte richiesta della moneta americana». L'esperto televisivo sembra — con tutto il rispetto per il fondato prestigio che di solito vanta — esperto soprattutto nell'arte di non compromettersi e di scoprire, con la solennità del sapiente, l'ombrello e l'acqua calda. E' vero: al grande pubblico bisogna parlar semplice. Ma chi ha stabilito che il grande pubblico è scemo? E chi ha detto che non debba esserci un ragionevole limite anche alla semplicità? Gianni De Felice