Piemonte gli undici portiti in lizza

INTERNO INTERNO A due settimane dal voto un panorama dei candidati per le «liste» e i «collegi» Piemonte/ gli undici portiti in lizza CORRONO PER IL SENATO Undici partiti nella circoscrizione Torlno-Novara-Vercelll. Dieci In quella Astl-Alessandrla-Cuneo. E' la fotografia del simboli presentati In Piemonte per le politiche del 26. Le forze politiche che hanno depositato le liste per la Camera In entrambe le circoscrizioni sono: de, pel. psl, psdl, prl, pll, pr, msl, dp e «per Trieste - autonomia per II Piemonte». La scheda a Torlno-Novara-Vercelli avrà In più II simbolo del partito nazionale pensionati. Rispetto alle politiche del 79, In Piemonte, le novità consistono nella presenza del partiti «pensionati» e «autonomia per II Piemonte». Il pdup fa lista con II pel. I demoproletari, Invece, dopo aver mancato quattro anni fa l'elezione di pariamontarl con «nuova sinistra unita», ricompaiono con slm- PANNELLA Marco Pannello, 53 anni, segretario nazionale del pr. Deputata uscente, capolista nella circoscrizione Torino, Novara, Vercelli. Elezioni indispensabili? «SI, ma solo alla partitocrazia, dal msi, alla de, dal psi al pei. Sono invece deleterie per il Paese. Quindi si fanno. Ma dopo avere assieme e di nascosto votato le leggi finanziarie che dilapidano risorse, centinaia di miliardi in acquisto di armi e per la più demagogica politica di sper1 -peri. Vogliono voti, prima che la gente se ne "accorga». • 1 ■•- •* •'-•■■■'.•— t -La gente crede sempre meno al voto, perché 11 26 giugno dovrebbe essere diverso? 'Perché cominciano a comprendere che il sistema partitocratico ha ucciso il sistema democratico, sa che 10 deputati in più o in meno non cambierà nulla, visto che il 90 per cento delle leggi sono leggi pei psi de pri pli psdi ecc. Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia». Di che cosa si occupa in politica? 'Politica economica, diritti civili, moralizzazione della vita pubblica, vita e diritto alla vita, pace, disarmo, di P2 e P38, di giustizia e libertà». Chi vorrebbe rappresentare in Parlamento? «CU inermi, i poveri, i democratici, i non violenti, i generosi che sono la maggioranza della gente ingannata, tradita, sfruttata dalla partitocrazia e che chiede ordine, onestàepace». La sua campagna elettorale: canali e costi. «Le radio radicali, le tribune elettorali, la stampa clandestina visto che l'altra, sovvenzionata dal denaro del contribuente, è antidemocratica e partitocratica; voce del padrone, di censura perché la gente non possa giudicarci. Non me la pagano i faccendieri, non i Banchi Ambrosiani, non la P2, non i Sindona, Cefis, Rovelli, Rizzoli, non le cooperative, non il sindacato, non la Confindustria, non i datori delle tangenti, non i commercianti di armi e di droga, ma poche migliaia di onesti e poveri cittadini». I fatti più salienti della passata legislatura? «Le 1015 leggi approvate dalla partitocrazia, i governi Cossiga, Andreotti, Spadolini e Fanfani, il trionfo della partitocrazia contro la democrazia e la legge, la bancarotta fraudolenta dello Stato». à MARTINAT Ugo Martinat, 41 anni, geometra, agente di affari immobiliari. E' deputato in carica, segretario provinciale del msi torinese. E' consigliere comunale, capogruppo del msi. E' membro della direzione nazionale e del comitato centrale del msi. Si presenta nella lista del msi per la Camera, nella circoscrizione Torino-Novara-Vercelli. E' il capolista. Le elezioni anticipate erano indispensabili? «No, certamente, speriamo possano essere utili, cioè servano a modificare l'attuale quadro politico». *> La gente crede sempre meno al fattore-voto. perché il 26 giugno dovrebbe essere diverso? 'Perché deve essere il voto della protesta contro i partiti delle tangenti, può diventare il voto della speranza di cambiare le cose in Italia con una nuova Repubblica». Di che cosa si occupa in politica: -Sono membro della commissione parlamentare industria-commercio estero». Chi vorrebbe rappresentare In Parlamento? »Chi lavora, produce, paga le tasse ed è insoddisfatto di come le medesime vengono dilapidate da questa classe, politica-. Quali canali segue per conquistare il voto? «La chiarezza dell'uso del voto, il nostro impegno per l'opposizione rimarrà». Quanto costa la campagna elettorale? - Qualche milione e me li pago di tasca mia e con l'aiuto di alcuni amici». Quali sono 1 fatti, negativi e positivi, che l'hanno maggiormente colpita nella passata legislatura? -Gli sprechi del denaro, lìnjunzionalità del Parlamento, lo strapotere delle cosche o correnti che controllano i partiti di regime, mentre dei fatti positivi posso ricordare le nostre battaglie contro te stangate fiscali e la formazione di una commissione bicamerale, dopo anni di nostre pressioni, per la revisione dell'ormai vecchia e superata Costituzione». Roberto Grommo, 33 anni, insegnante. Impegnato a favore delle autonomie regionali e delle minoranze linguistiche. Nel '79 è stato candidato al Parlamento europeo nelle liste dell'Union Valdòtaine, nell'80 ha capeggiato la lista Piemont per la Regione e per il Comune di Torino. E' il numero uno della lista «Per Trieste-Autonomia per il Piemonte» In entrambe le circoscrizioni. Elezioni anticipate: erano indispensabili? As dovìo fé, perché i) partì politich a son pront a campé via miìlard per avèj 'noit cambiamene ed percentuaj irisoriè ah so vot. ' • . iT f». • ' Ancora 'na vòlta sòn a dimostra l'iresponsabilità 'd tufi ijpolitich edprofession. La gente crede sempre meno al fattore-' voto, perché il 26 giugno dovrebbe essere diverso? La gent. an democrassla, a la peul mach castighé ij politich votandje contro, giutand liste coma cole aotonomiste. Chi a vota bianch a giuta ij parti, ch'a a l'han da la soa la lege eletoral ch'a la dà importansa mach aivotesprimù. Di che cosa si occupa, in particolare, in politica? Mi im candido per fé j'interesse dij piemontèis ch'a veulo ancora bin al Piemont, mìnoransa etnica e linguistica sgniacà an soa ca, e ij \>eul fé ave) a nòstra region pi aotonomia, ad esempi coma an Valdosta ch'as ten SI 90 per sent dij tasse e la campa nen via sòld per Roma o la Cassa dèi Mésdi (bonaptit!). Chi vorrebbe rappresentare in Parlamento? Coi ch'a veulo un Piemont piemontèis, a crèddo ant n'Eoropa di) pòpoj, federalista, cantonal coma le Svissera. Quali canali segue per conquistare il voto? «/ serco de spieglié ch'i l'orna da manca 'd 300.000 vot an tuta Italia con él simbol unitari 'd la 'lista per Trieste», perché pare), si-' cur ed l'elession d'un Deputa a Trieste i né podroma avèj almanch 5, un ed sicur Piemontesista, eh' vado a Roma a conteste ij parti, com'a l'avlo fàit a l'ancamin ij radicai, prima da butésse a perde temp con la drolarla dia «Iota a la fam». i BALDI Carlo Baldi, 57 anni, più volte deputato, senatore dal '76, candidato de a Cuneo. Arriva dalla Coldiretti. Su quali temi gioca la campagna elettorale? « Quattro. La necessità di arginare subito il debito pubblico; di rivedere al più presto la riforma sanitaria, di riorganizzare le aziende di Stato oggi soffocate dai deficit, di difendere l'occupazione e il risparmio di chi lavora». Quali strade seguite per convincere gli indecisi? 'Insistiamo sulla tradizione con riunioni del quadri dirigenti e degli esponenti della Coldiretti. Contattiamo moltissima gente e parliamo soprattutto di problemi concreti». Qual è il messaggio che portate? 'Diciamo che la situazione, soprattutto quella economica, è pesante. Siamo convinti che soltanto una maggioranza solida dopo le elezioni potrà affrontare e risolvere i problemi gravi che abbiamo di fronte. Se dalle urne non uscirà una maggioranza corriamo il rischio di andare, tra un anno, di nuovo alle urne». Qual è il sentimento dominante tra la gente? 'Fino a questo momento c'è un'apatia generale. Questo rende più che mai incerto il risultato delle elezioni». 0 NESPOLO Carla Nespolo, 40 anni, insegnante, deputato uscente, è candidata del pei nel collegio senatoriale di Acqui Terme-Novi ligure. Onorevole, i comizi sono sempre meno seguiti, come fa la sua campagna elettorale? Mi impegno in un dialogo continuo con la gente parlando dei problemi reali. Chi ripropone la politica come spettacolo, sbaglia. C'è chi cerca lavoro, chi non ce l'ha più, chi non l'ha mai avuto. Perciò parlo di ciò che il pei lia fatto e fa perché tutti possano lavorare, della riforma delle pensioni che non è stata varata non certo per colpa nostra, della riforma fiscale che vogliamo, dei problemi ecologici calpestati. Su questi temi ci' dobbiamo mteurgrej,,^.,,, " ' Cosà'dJc'è àgli éfe't(pfiislanchi',.àisàr{éhlati? »Di portare il pesò delia loro irritazione in questa campagna; di denunciare l candidati che distribuiscono solo slogans, che vogliono vendere la loro immagine come si fa con i detersivi. Invece bisogna far sentire la necessità non rinviabile del cambiamento». Oltre alla scheda bianca quale altro pericolo nascondono queste elezioni? «72 tentativo di alcuni partiti (penso a De Mita e Longo) di far credere che dopo il 26 giugno tutto può essere come prima. Invece c'è la possibilità di cambiare: con l'alternativa che proponiamo. La de deve essere spinta all'opposizione. Così i partiti della sinistra (psi compreso) potranno realizzare l'alternativa e affrontare, finalmente, i problemi della gente». E? LIBERTINI Lucio Libertini, candidato del pei per Camera e Senato, è stato deputato e senatore, è membro del comitato centrale, economista e giornalista. Senatore Libertini, la gente è stanca e dir sorientata, quali strade ha scelto il pei per avvicinarla? 'Usiamo gli strumenti tradizionali, ma andiamo noi a cercare la gente, a casa e per la strada. Vogliamo un colloquio diretto, senza riti, perché desideriamo rompere il muro della disinformazione e che la gente sappia quanto sono importanti queste elezioni e qual è la posta in gioco». Cosa dice nei 'botta e risposta» con la gente? 'Il tema centrale è costituito dalla scelta che gli elettori dovranno fare tra due politiche per affrontare la bancarotta finanziaria dello Stato: chiamare a pagare chi non ha mai pagato, o continuare a torchiare i soliti, le masse popolari. La sterzata a destra in economia comporta anche una sterzata a destra sul terreno delle libertà e dei diritti dei cittadini e la rinuncia ad una politica estera di pace. Slamo ad una svolta». 'Le forze dell'area democratica (senza de e liberali) hanno circa il 48 per cento dei voti. Basta un aumento del tre per cento e una avanzata comunista perché sia finalmente possibile un governo senza la de». GEYMONAT Ludovico Geymonat ha 75 anni, è un famoso filosofo ed ha alle spalle anni d'impegno in politica. Incominciò come partigiano e oggi continua a presentarsi nelle liste di democrazia proletaria, perché? 'Prima di tutto perché i dirigenti di questo partito sono stati quasi tutti miei allievi. Poi perché questo piccolo partito ha notevoli possibilità: non vuole far parte di governi né di altre aggregazioni di partiti. Per queste ragioni dp è molto libero e può presentare i reali mali dell'Italia in modo sincero, aperto, crudo». Professor Geymonat, come giudica questa campagna elettorale che molti definiscono stanca ed apatica? 'C'è una certa dose di disinteresse, ma tra gli adulti, e ciò produrrà molto probabilmente schede bianche. Ma nei giovani no. Tra i giovani registro una grande volontà di cambiare, di combattere e sperare che qualcosa cambierà». "Servizi a cura di LUCIANO BORGHESAN (per la Camera)e GIAN MARIO RICCIARDI (per la Camera) O RICCIARDI (per II Senato) Pierluigi Romita, socialdemocratico, è ministro, capolista nella circoscrizione Cuneo - Asti - Alessandria e candidato nel collegio senatoriale di Alessandria-Tortona. Signor ministro queste elezioni erano davvero indispensabili? 'Certamente no. Iproblemi del Paese difficilmente potranno ricevere indicazioni di concrete soluzioni dai risultati elettorali. Erano e sono i partiti che devono e dovranno assumersi le responsabilità di indicazioni precise. Alle elezioni anticipate hanno contribuito sia il crescente distacco tra la de e II governo Fanfani (dimostrato da diverse interviste) sia la incapacità del psi di dare alle inaccettabili prese di posizione della de una risposta politica basata sul rilancio delle forze laiche e socialiste». •Ma le elezioni ora ci sono. Perciò bisogna contrastare la rinascente tendenza integralista e conservatrice della de, contestare il pei che si pone come unico punto di riferimento della sinistra nonostante il completo fallimento della sua politica; impedire il risorgere del compromesso storico; rilanciare invece la presenza delle forze socialiste». Cosa dice alla gente che incontra? « Che in queste elezioni sono in gioco problemi della massima importanza primo fra tutti quello dell'Innovazione tecnologica. Noi proponiamo soluzioni precise ed efficaci perciò sollecitiamo il coinvolgimento di tutti perché le scelte di domani vanno fatte insieme». ROMITA a m a m SPAGNOLI Ugo Spagnoli, 57 anni, avvocato, è deputato dal '63. Fa parte del comitato centrale dal tredicesimo congresso. E' candidato pel ella Camera e al Senato. Oltre ai pericoli dell'astensione e della scheda bianca, quali altri rischi nascondono queste elezioni? 'C'è il rischio che possa prevalere la soli*-' zione neocentrista che aggraverebbe la situazione economica, restringerebbe le condizioni di vita della gente, sbatterebbe la porta in faccia al giovani che cercano lavoro, aumenterebbe il distacco tra i cittadini e le istituzioni». 'N^ei'pnml incontri con''gtl'&éttorf quale1 atmosfera ha registrato? 'Questa è una campagna elettorale diversa e difficile. In altre occasioni c'era partecipazione più emotiva, però mai come quest'anno trovo tante persone che vogliono sapere, chiedere spiegazioni, fare domande. Ecco perché noi privilegiamo il colloquio diretto dei candidati con la gente, il botta e risposta che sta offrendo ottimi risultati». Su quali temi ruotano i suoi discorsi? •Sulle preoccupazioni e i problemi di tuttioccupazione, casa, pressione fiscale, senso di ingiustizia, rapporto tra cittadini e politici. La gente si chiede: riusciremo davvero a far cambiare qualcosa? Noi crediamo e speriamo di si». CD BOZZELLO Eugenio Bozzello ha 55 anni, è sindaco di Castellamonte e senatore uscente. E' candidato ad Ivrea. Ha un passato di amministratore pubblico e tra il '68 e il '70 è stato segretario della federazione provinciale del psl. Senatore, perché il psi ha voluto queste elezioni? 'Erano necessarie perché l'obiettivo della de era quello di logorare il psi approfittando delle amministrative con una campagna strisciante fino all'autunno, aggregando forze conservatrici, non rinnovan-1 do i contratti di lavoro, non risolvendo t problemi, facendo ricadere la responsabilità di tutte queste cose sul psi. Perciò abbiamo preferito, con un atto di coraggio, che a decidere fossero invece i cittadini». I comizi sono sempre meno seguiti, come fa la sua campagna? 'Dico di non credere alle promesse degli ultimi 15 giorni. Io sono in campagna elettorale da sempre e non ho bisogno di comizi. La gente sa che cosa ho fatto». Su quali argomenti ruotano i suoi interventi? 'Dico che vanno eliminati gli sprechi, che ci occuperemo degli anziani e dei giovani da inserire nel mondo del lavoro. Mi impegno ad offrire leggi sempre più semplici. Ma soprattutto dico che gli italiani sono socialisti e non lo sanno. Questo è il momento di dimostrarlo». GUGLIELMINI Guglielmo Gugllelminl, chirurgo, primario alle Mollnette, è uno dei personaggi di prestigio che la de 'gioca» a T'orino. Professore, perché ha scelto la de? 'Sono nella de dal '75 e già ho partecipato come indipendente alle elezioni del '76. Ovviamente il risultato conseguito poteva essere un apporto che veniva dato attraverso la mia persona ad un gruppo di politici ispirati al principi consoni alle mie idee. Non mi sarei lontanamente immaginato che un nuovo tipo di rapporto tra la segreteria nazionale e quella provinciale potesse indicare la mia persona come candidato al Senato nel collegio Fiat- Miraflori - Ferriere -Aeritalla». Qual è il suo programma? «L'unico programma di lavoro per un cittadino al quale è demandato il dovere di rappresentante alla Camera o al Senato penso sia quello detta più completa partecipazione che potrà permettere la più completa conoscenza dei problemi e motivare la presenza in un così alto consesso. Non credo che il Senato abbia senatori a tempo pieno. Credo che la mia professionalità di chirurgo possa continuare senza avere particolari preoccupazioni disponendo dei giusti componenti nella mia équipe». W Mario Soldati, scrittore, rappresenta il partito socialista in due collegi senatoriali (Torino Centro e Torino Dora). E' l'asso nella manica che i socialisti giocano come effetto-sorpresa. «Ma non è affatto una sorpresa che Soldati sia socialista». •Lo sono esattamente da 59 anni, dal delitto Matteotti in poi. Mi trovo naturalmente nel psi. Più volte ho partecipato a campagne elettorali per la Camera del deputati. Questo è il primo appuntamento con il Senato». Cosa dice uno scrittore alla gente in questa campagna elettorale che molti definiscono apatica? «Non la trovo affatto stanca. E' soltanto diversa». Perché? 'Perché c'è l'esigenza di piantarla con questa situazione. Bisogna cercare uno sbocco per cambiare». Cosa? •Prima di tutto dare una valanga di voti al psi. Soltanto facendo cosi si possono risolverei problemi». • 'In Italia ci sono due Chiese: quella cattolica e quella comunista. Non si può andare avanti così. Bisogna uscire dalle Chiese e andare verso la vita vera, il psi. Siamo in una situazione di stallo, per uscirne è indispensabile rafforzare il psi. Questo dico alla gente e non solo in questi giorni». SOLDATI WBOTTA Giuseppe Botta, 58 anni, geometra, è deputato dal '68. E' presidente della commissione parlamentare lavori pubblici. E' candidato della de per la Camera e al Senato nel collegio di Ivrea. Di quali problemi s'è occupato in questi anni? 'Degli investimenti e delle opere pubbliche. Credo che continuerò in questo indirizzo». Quali risultati ha ottenuto? 'Ne ricordo alcuni: il piano decennale per la grande viabilità che permetterà al Piemonte la realizzazione di grandi infrastrutture: Fré)us, il completamento della Voltri-Sempione, il raddoppio della Torino-Savona, nuova strada Aosta-Courmayeur*. ferra** Cosa chiede alla gente? 'Il voto che possa garantire la stabilità di un governo per evitare che, per un pugno di voti, che alcuni vogliono andare a cercare, il Parlamento torni a casa. Per risolvere i gravi problemi che abbiamo occorre una maggioranza stabile, una forte de». Qual è, secondo lei, il nodo politico della ■ vita italiana? »Il rapporto col psi. Chiarito questo sarà finalmente garantita la governabilità della coalizione del pentapartito. Ci sono però alcuni gravi problemi da risolvere: il bisogno di una maggiore partecipazione democratica della gente e soprattutto la questione morale». ^GIANOTTI Renzo Gianotti ha 44 anni, è stato per otto anni segretario della Federazione provinciale di Torino del pei. E' ora candidato al Senato per il pei a Susa. Oltre all'astensione e alla scheda bianca, quali altri pericoli nascondono queste elezioni? ' »Pur tra mille "se" e "ma" vedo una ripresa d'interesse su alcune grandi questioni. Sono intervenuto in assemblee sulla pace e sui missili, ad esempio, e ho visto una partecipazione giovanile inattesa. Quindi ci sarà disinteresse, ma ci sono anche tanti altri fenomeni positivi». Cosa dice agli elettori spesso disorientati? »Parlo soprattutto di moralità pubblica, di lavoro, di pace. Moralità: sottolineo il comportamento di Novelli che non ha avuto remore a fare il suo dovere non appena ha visto che c'era il sospetto della corruzione. Lavoro: spiego ciò che il pei sta facendo e ha fatto per difendere l'occupazione. Pace: dico alla gente che i deputati eletti il 26 giugno sono quelli che dovranno dire l'ultima parola sulla installazione o meno dei missili in Italia». Come si svolge la sua campagna elettorale? 'Soprattutto sui mercati, agli ingressi delle fabbriche, in mezzo alla gente per poter rispondere alle domande, illustrare le nostre iniziative, spiegare perché è necessario il voto al pei». ! TRIGLIA Riccardo Triglia, 45 anni, sindaco dì Coniolo, presidente nazionale dell'Anci, candidato de a Casale. Qual è il suo messaggio per questo appuntamento elettorale? «Non credo agli slogans. \ll voto deve consentire condizioni politiche tali da riaccumulare risorse e ridare lavoro al giovani e un'equa difesa dei più deboli. Su questa linea come presidente dell'Anci mi sono sempre mosso incoraggiando il rigore e la responsabilità degli amministratori. Questo ripropongo». Senatore, la gente è stanca, la colpa di chi è? «SI, ha ragione. Troppa ingovernabilità, troppa esasperata ricerca del consenso, troppa invadenza nella vita civile. Bisogna rispettare di più le voci della società. Ci vuole più efficienza di governo». Quali strade ha scelto per parlare con chi . le darà il voto? «/ mass media (giornali e radio tv) ma soprattutto il rapporto diretto con la genie sullo stile inglese.\La gente vuole parlare con i candidati, sfogarsi, chiedere spiegazioni, avere risposte. Io rispondo a tutti». • A colloquio con altri caplllsta lunedi prossimo.