Commerciavano in volatili protetti Processati per ricettazione o furto

Commerciavano in volutili protetti Processati per ricettazione o furto Commerciavano in volutili protetti Processati per ricettazione o furto «Seimila interventi al Pianelli: 5 morti» La magistratura ha rinviato a giudizio 25 torinesi • Bruno Cossolo, proprietario del «Cavai 'd Brons», nascondeva in cantina un falcone • Implicata anche una guardia della Federcaccia Un lucroso traffico di volatili protetti è stato stroncato dalle pazienti indagini degli agenti della Lipu (Lega protezione uccelli), sotto la guida dell'ispettore Piergiorgio Candela e dall'Intervento della magistratura torinese. il titolare del noto ristorante «1 Cavai 'd Brons» Bruno Cossolo, dopo una lunga Istruttoria che s'era iniziata nel maggio dell'anno scorso, è stato rinviato a giudizio dal consigliere dirigente dell'Ufficio Istruzione, Palaia, con l'accusa di ricettazione. In un buio locale del seminterrato del ristorante in piazza San Carlo era stato trovato un falcone astore vivo, legato ad un trespolo. Con Bruno Cossolo è stato rinviato a giudizio anche Gianfranco Costa, guardia giurata della Federcaccia, residente a Valdellatorre. In precedenza erano finiti in carcere per commercio di avifauna protetta e furto aggravato di beni esposti alla pubblica fede, Giorgio D'Adduzio di Vercelli, Carmelo Ermelindo, di Alessandria e Verner Balma di Corto Cartavese, quest'ultimo già processato e condannato a sei mesi di reclusione dal Tribunale di Torino. L'Ufficio istruzione ha inoltre rinviato a giudizio per furto o ricettazione un folto gruppo di persone: Giuseppe Conclaldl, via Venarla 15, Renzo Margaria, via Fiesole 10, Giovanni Ficaro, di Borgaro, Paolo Italiano, via Berthollet 8, Ugo Gerardi, di Robas somero, Luigi Colazzo, corso Siracusa 125, Sabino Siniscalchi, via Rieti 43, Piero Lano, via Passo Buole 17/A, Andrea Denisanti, di Noie Canavese, Ubaldo e Natalina Vangelista, via Monglnevro 49, Gino Pezzano, via Firenze 41 Alessandria, Luciano Piti' tu, di Calasse, Domenico Upasqul, di Grugllasco, Gennaro Torchetti, via Olachino 23, Giuseppe Di Stefano, corso Grosseto 369, Sante Stragliotto, via Bevilacqua 1,1 fratelli Vincenzo e Francesco Esposito, di Rivoli, Cimino e Gabriella Gandolfo. di Rivoli, t Il mercato del votatili sta Vincenzo Primiero, di Noie e Giacomo Nastro, di Belnasco. Nelle loro abitazioni, durante le perquisizioni ordinate dal sostituti procuratori Russo e Gay. erano stati tro¬ Per la quinta Uno dei quattro medischi di certi interventi Dei quattro medici indiziati di omicidio colposo per la morte di un cardiopatico che si era sottoposto ad un esame di cateterismo presso il centro Pianelli, solo uno si è presentato al magistrato: è la dottoressa Patrizia Presbitero. Oli altri tre, il professor Antonino Brusca, il professor Erennio Rosettani e il dottor Fulvio Orzan, hanno chiesto un rinvio per impegni professionali. La dottoressa Presbitero, che si dichiara assolutamente estranea al fatto, dice: «Debbo chiarire che sono assolutamente innocente, anche se ho ricevuto la comunicazione giudiziaria e voglio sottolineare alcuni punti che ritengo fondamentali». Il 23 maggio Emanuele Iorio, 54 anni, si è sottoposto a un esame presso il Centro mercato abusivo domenicale di Porta Palazzo, da anni al centro di accese polemiche. «il differenza della vicina Valle d'Aosta — ha commentato 11 presidente dell'Enpa, Silvano Traisci — ot>e il bracconaggio o il tiro al piccione prosperano tra l'indifferenza di taluni ambienti e dove chi contrasta i bracconieri o il tiro al piccione può morire scivolando da un sentiero in montagna, o veder saltare la propria 500 o finire sotto processo per ridicole accuse, in Piemonte è stato debellato un lucroso commercio illecito grazie, soprattutto, alla sensibilità della magistratura che, tra le tante e ben più importanti inchieste, ha saputo non sottovalutare un fenomeno a danno di un patrimonio che è di tutti». tamane a Porta Palazzo, vati centinaia di uccelli protetti e tutto il necessario per la loro caccia: trappole d'ogni genere e circa un chilometro1 di reti per l'uccellagione. Il traffico alimentava anche 11 volta i banditi hanno preso di mira rimpianto Agip ci processati parla sui rì e nega ogni responsabilità Pianelli. Durante l'esame si è rotta l'aorta. L'intervento riparatore del danno, compiuto nove ore dopo, ha avuto esito fatale. «Io — precisa la dottoressa Presbitero — sono entrata nella sala di emodinamica del Pianelli dopo che l'aorta era stata rotta e, quindi, non sono responsabile dell'evento. Ma ciò che più conta sottolineare è che l'articolo pubblicato da "Stampa Sera" ha destato un notevole allarmismo tra i cardiopatici. Molti di questi, in lista da tempo si sono tirati indietro. Questo esame è indispensabile per chi debba essere sottoposto a intervento al cuore, ed è, quindi, servito a ridare salute a tanta gente». Emanuele Iorio, però, è morto e molto probabilmente, per un errore umano: si, ma rientra nella media mondiale che è del quattro per mille. Al Pianelli su selmila interventi sono morti quattro o cinque pazienti, quindi al di sotto della media». •In ogni caso il paziente deve essere informato dei rischi che corre». «D rischio esiste solo per 1 pazienti gravi. Per gli altri è praticamente zero. Ciò che non funziona, Invece, è l'uso che si fa del Centro Pianelli in cui dovrebbero operare i cardiologi di tutte le divisioni». •L'ospedale ne ha fatto un centro autonomo, questo fatto provoca disfunzioni?: •L'ospedale Mollnette è l'esemplo di come non deve essere un ospedale. Se vi fosse stato un solo reparto di cardiologia, molto probabilmente 11 laboratorio di emodinamica sarebbe stato aggregato. Cardiologie, però, quando è nato 11 Pianelli, ce n'erano tre e, cosi, 11 centro è rimasto Isolato», em.

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