I motori turbo grandi sconfìtti

I motori turbo grandi sconfìtti I motori turbo grandi sconfìtti dal nostra Inviato CRISTIANO CHIAVEGATO DETROIT — L'America sorride a Michele Alboreto. Il ventiselenne pilota Italiano ha conquistato la sua secónda vittoria In Formula 1. dopò il successo dello scorso anno nell'ultima prova della stagione, a Las Vegas. E' stata un'affermazione inattesa, arrivata grazie alla tenacia del conduttore milanese, alla sua caparbietà, ed anche alla perfetta dosatura delle doti di guida e delle possibilità della macchina. Alboreto ha approfittato della defaillance di chi lo precedeva e, senza commettere il minimo errore, pennellando il difficile circuito cittadino di Detroit, è arrivato alla fine, con un crescendo entusiasmante. La vittoria lo ha premiato dello sforzo, e ha compensato 1 risultati non troppo brillanti che aveva ottenuto sinora dall'inizio dell'anno, visto che il suo miglior piazzamento era stato un ottavo posto al Paul Ricard, in Francia. La corsa è stata abbastanza avvincente, e ha avuto come sfortunate protagoniste le Ferrari. Patrick Tambay è andato fuori scena subito, al' la partenza. Arnoux invece, dopo un inizio folgorante che lo aveva portato a condurre sino al 31° giro, è stato costretto al ritiro per inconvenienti elettrici. Alle spalle di Alboreto si è piazzato, ancora una volta, il bravissimo Rosberg che ha preceduto di circa 2" l'irlandese John Watson, a suo agio su questa stessa pista, dove aveva vinto nel 1982. Rosberg e Watson hanno dato vita a uno dei tanti duelli della gara e alla fine il finlandese è-riuscito a prevalere. Al quarto posto Nelson Piquet, a dire il vero piuttosto sfortunato, bloccato dall'eccessivo deterioramento del pneumatico posteriore sinistro quando si trovava al comando della corsa fino al 50° del 60 giri in programma. E' stato costretto a sostituirlo ai box. Alboreto, che lo seguiva ormai come un'ombra, ha approfittato dell'occasione ed è andato a vincere in bellezza. La gara ha portato alla ribalta ancora una volta 1 motori aspirati: per 1 turbo si è trattato di un'autentica débàcle, con la sola Brabham-Bmw nel primi sei e Prost, fuori dalla zona punti, in ottava posizione. A livello di campionato mondiale la situazione non si è modificata di mólto. Piquet non è riuscito a scavalcare Prost in testa alla classifica iridata, anche se ormai lo distanzia una sola lunghezza, mentre Rosberg si èpdpghslmumcartpghd6dagpmp è avvicinato a Tambay con 22 punti contro 1 23 del francese della Ferrari. E' stata una corsa dunque poco rilevante per quanto riguarda il campionato, ma che ha dato comunque una grossa soddisfazione a un pilota italiano che sicuramente è fra 1 migliori della Formula 1. C'è stata ancora una volta una doppia partenza. Al primo via De Cesaris si è accorto che il motore era spento, ha alzato il braccio, e la procedura di partenza è stata fermata. Le macchine hanno compiuto un nuovo giro di ricognizione e 11 direttore di corsa ha deciso di accorciare la gara di un giro, portandoli da 61 a 60. II calendario s Nuovo avvio, e purtroppo la Ferrari di Tambay è rimasta ferma mentre tutte le altre vetture le sfilavano pericolosamente accanto. Fra l'altro, Elio De Angelis, che si trovava in seconda fila, ha clamorosamente rubato sul semaforo giallo, scattando in anticipo. E' stato comunque Piquet il più lesto di tutti, ed 11 brasiliano si è installato in testa alla corsa, tallonato da Arnoux. Il francese della Ferrari non ha rischiato troppo, ha guidato con estrema prudenza ed è riuscito poi ad infilare al decimo passaggio 11 rivale senza troppi problemi, con una macchina che era nettamente più veloce, dato che il team di Maranello ave- arà modificato va deciso di compiere il rifornimento in corsa e la vettura era partita alleggerita mentre la Brabham aveva 11 pieno. Nelle retrovie si è fatto subito luce Rosberg, che all'11° passaggio era già terza, seguito da De Cesaris. Il pilota dell'Alfa Romeo però prima è uscito di pista, poi ha avuto un problema con una turbina ed ha dovuto ritirarsi. Alboreto, che sulla griglia di partenza era in terza fila, non ha perso il ritmo rispetto agli avversari, e ha mantenuto 11 contatto. La corsa è proseguita, come si è detto, fino al momento di fare 1 rifornimenti. Sono entrati ai box quasi contemporaneamente, al 29° passaggio, sia Arnoux che Rosberg. L'operazione è stata velocissima per la Ferrari, Arnoux è uscito ancora in testa (aveva oltre 22" di vantaggio su Rosberg). Il finlandese invece è ripartito in quinta posizione. Successivamente, Arnoux è stato costretto al ritiro e Piquet, che ormai era installato saldamente in seconda posizione, è passato al comando tallonato nell'ordine da Alboreto, Rosberg, Watson e Laffite. Si è andati avanti cosi fino al 51° passaggio, quando si è visto nettamente Piquet rallentare e Alboreto passarlo con estrema facilità. Alboreto, con una macchina ancora perfettamente a punto, ha potuto controllare negli ultimi nove giri il ritorno di Rosberg con estrema tranquillità ed andare a vincere.

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