Dietro la lite De Mita-Craxi c'è un nebuloso pentapartito di Luca Giurato

Dietro la lite De Mita-Craxi c'è un nebuloso pentapartito Dietro la lite De Mita-Craxi c'è un nebuloso pentapartito Per a segretario de, Berlinguer divide i sociacupati dalia «disaffezione degli elettori»; ROMA — E' passata, sotto un'alluvione di discorsi, un'altra domenica elettorale. Tra poco comincia 11 «conto alla rovescia»: il 26 si vota. Dopo, tutto potrebbe diventare ancora più difficile. I. partiti hanno già presentato i loro programmi e spiegato, con ostinazione, le rispettive linee politiche: salvo sorprese clamorose, è ormai chiaro che 11 super-problema politico della nuova legislatura sarà quello di. stabilire \xn'«accettabile convivenza» tra de e psi in un governo di coalizione formato anche dal psdl, dal pri e pll. De Mita e Craxi continuano a litigare. Ma litigano in modo ancora più aspro socialisti e comunisti, tanto che proprio De Mita, ieri, ha notato che 11 pel, dopo aver dichiarato con Relchlin guerra a Craxi, tenta di dividere 1 socialisti in buoni e cattivi. Tra I buoni, 11 pel mette il senatore Formica, che ha detto: «72 programma de è un intruglio di sale e succherò: E mette il ministro De Mlchells: «Stiamo con Mitterrand, non abbiamo alcuna esitazione a fare nostro quel disegno e a rifiutare quello della conservazione alla Reagan e alla Thatcher». Tra 1 cattivi. Craxi, che il di¬ ialisti in «buoni» e «catti tutti mobilitati contro l rettore dell'«Unltà» Macaluso, con la tradizionale veemenza, vede ormai come «supporto».a quello che definisce «-l'intruglio» MazzottaCarli. « Craxi — dice Macaluso — ha dichiarato che il confronto programmatico per il futuro governo va fatto con la de, cioè con il "carnevale". Faceta pure». Per far quello che vuole. Craxi ha dimostrato, e continua a dimostrare, di non aver bisogno del benestare di nessuno. «Gli attacchi si intensificano ma gli argomenti si elidono —ha detto ieri a Brindisi — tutta questa polemica ivi» -1 parliti preocla «scheda bianca» serve soltanto a far risaltare la forte autonomia del psi». L'autonomia, va bene; un po' meno, a quanto pare, le prospettive di un prossimo splendido isolamento». Ed ecco che, mentre Craxi pole mlzza con De Mita, dal due grandi «iceberg'» contrapposti continuano faticosamente staccarsi lastre di ghiaccio Molte finiscono per sciogliersi, in modo inconcludente, nel gran mare delle diatribe, che anche ieri ha contenuto una distribuzione abbastanza equa di giudizi sprezzanti. Altre, però, portano faticosamente acqua al mulino di un pentapartito ancora nebuloso e traballante. - Dice De Mita: «Le medicine servono a guarire. Le parole ad illudere. Soltanto sanando l'economia e accumulando nuove ricchezze si difendono ceti più deboli e si di lavoro a chi non ce l'ha. Credo che questi siano obiettivi comuni». Il psi ha voluto, tra mille riserve, raccogliere il «messaggio» contenuto in quelle due parolette ('Obiettivi comuni»). Ieri se n'è Incaricato Claudio Martelli, che risponde alla sua maniera, premettendo critiche e riserve, per poi arrivare a un piccolo ma significativo spiraglio: «La base di discussione sono i programmi. Il confronto va approfondito. Non è il caso né il momento di anticipare soluzioni. Siamo ancora alla fase in cui si cominciano a chiarire affinità divergenze. Ma già questo un passo avanti». Sono questi i passi avanti che contano nel gioco complesso e sottile tra due partiti fondamentali per ogni coalizione di governo. Ma, Ieri Luca Giurato (Segue a pag. 2 - 6' col.) UMERO DI GIUGNO

Luoghi citati: Brindisi, Roma