Frattura minacciosa

Frattura minacciosa Frattura minacciosa di ALDO RIZZO La crisi apertasi in seno all'Olp può sfociare, dopo gli scontri armati, in una frattura irreversibile, come può risolversi in.un compromesso. Nel primo caso, per il movimento palestinese sarebbe il definitivo suicidio politico, a un anno esatto dall'invasione israeliana del Libano (6 giugno 1982). Nel secondo caso, l'unità dell'Olp sarebbe salva, ma su posizioni sicuramente più rìgide verso Israele e verso la possibilità di una qualche soluzione di pace. La tragedia del Medio Oriente non finisce mai e sempre più essa acquista i connotati di una tragedi araba. Infatti non solo i Paesi avversari, o ex avversari, di Israele si sono divisi e spaccati , ormai foise irrimediabilmente, ma gli stessi - palestinesi (nucleo storico del più ampio dramma della convivenza arabo-ebraica su basi di pari dignità e di pari sicurezza) non riescono a elaborare una strategia comune e riconoscibile: un senso diffuso di frustrazione blocca i tentativi di passare finalmente, dopo decenni di guerra e di terrore, ai discorsi della politica, mentre gli spasmi radicali e rivoluzionari restano senza una prospettiva che non sia quella di una nuova guerra e di una nuova sconfìtta. Chi ha paura di Yasser Arafat? I suoi contestatori sono all'interno stesso di «Al Fatah», l'organizzazione maggioritaria dell'Olp, di cui egli era il leader indiscusso. E qui sta la sorpresa maggiore, e l'aspetto più inquietante della nuova crisi. Dunque anche nella componente «moderata» dell'Olp prendono corpo i sogni di un'impossibile rivincita militare contro Israele e svanisce la speranza di un dialogo finalmente costruttivo. A maggior ragione hanno paura di Arafat e del suo disegno «politico» le componenti dure dell'Olp e i loro protettori esterni. La Libia di Gheddafi, anzitutto. Ma probabilmente anche la Siria, contraria a quell'accordo israelo-libanese che potrebbe essere (o poteva essere) l'avvio di un processo di pace più ampio, capace di coinvolgere, attraverso la Giordania di Hussein, gli stessi palestinesi. E i'Urss? Essa sembra orientata a favorire una soluzione «unitaria» della crisi dell'Olp, guidata da Arafat, ma su posizioni che non sono quelle di Arafat: posizioni di maggiore intransigenza verso Israele e verso le mediazioni (Sagù* a pag. 2 -6* col.)

Persone citate: Arafat, Fatah, Gheddafi, Yasser Arafat

Luoghi citati: Giordania, Israele, Libano, Libia, Medio Oriente, Siria