Arafat « Rivolta sotto controllo » Compromesso al vertice dell'Olp?

Dopo la «guerra fratricida» si scatenano le polemiche tra i gruppi Dopo la «guerra fratricida» si scatenano le polemiche tra i gruppi Araf at: « Rivolta sotto controllo » Compromesso al vertice dell'Pip? Shamir ripartito da Roma Entro dieci giorni si riunirà il Consiglio rivoluzionario di «Al Fatah» - Habbash; «La rivoluzione palestinese conserverà questa leadership» - Voli di ricognizione di jet israeliani sulla valle della Bekaa BEIRUT — D consiglio rivoluzionarlo di «Al Fatah», il principale gruppo della resislenza palestinese, si riunirà entro dieci giorni per esaminare la situazione che si è creata dopo la rivolta del dissidenti che ieri nella valle libanese della Bekaa hanno preso le armi contro le forze fedeli al presidente dell'Olp, Yasser Araf at. Lo ha annunciato a Damasco il vicecomandante militare palestinese' Abu Jlhad. L'agenzia del l'Olp «Waf a» ha accusato ieri un. gruppo palestinese filosiriano, il «comando generale» di Ahmed Jibrii, di avere provocato gli Incidenti bloccando la strada fra Baalbeck, ìa cittadina intorno alla quale si è combattuto, e 11 confine con la Siria. Alla battaglia hanno preso parte 1 guerriglieri del nucleo lealista di «Al Fatah » contro i seguaci dei comandanti ribelli Abu Mussa e Abu Saleh. Il bilancio delle vittime è ancora Incerto. Secondo Abu Jlhad non vi sono stati più di tre feriti. Fonti dei governo libanese parlano Invece ancora di sedici mòrti fra cui sei civili. I corrispondenti dalla Bekaa affermano che 1 morti accertati non sono più di quattro. Secondo 1 corrispondenti nella valle della Bekaa ieri non c'era nulla da segnalare, a parte gli aerei israeliani che hanno ripreso i voli di ricognizione. Ma a Damasco fonti palestinesi affermano che 150 guerriglieri di Jibril sono entrati dalla Siria in Libano, con lanciarazzi e cannoni. Yasser Arafat, che si trova da sabato sera in Algeria, rientrerà quanto prima in Siria per discutere di quanto è accaduto con il presidente Hafez Assad, dicono le fonti, n capo di Stato siriano ha avuto ieri un colloquio con il suo collega algerino Chadli Bendjadid, che aveva visto Arafat sabato prima di partire per Damasco e che secondo gii osservatori svolge un ruolo di mediatore. La Siria ha lasciato finora libertà di azione al ribelli, che possono pubblicare i loro comunicati a Damasco. Oli osservatori ritengono ora che l'ampiezza della contestazione non sia tale da compromettere la posizione di Arafat, 11 cui ruolo di guida della resistenza palestinese è stato riconosciuto Ieri dal segretario del partito comunista sovietico Yuri Androppv. Nei loro comunicati, i dissidenti hanno rimproverato al presidente dell'Olp 11 dialogo con la Giordania e i Paesi arabi conservatori avviato dopo la presentazione del plano di soluzione per il Medio Oriente del presidente americano Ronald Reagan. Lo hanno accusato inoltre di voler ritirare le forze palestinesi dal Libano e hanno contestato la nomina di comandanti impopolari. Nessuno però ha chiesto che Arafat venga sostituito. George Habash, il segretario generale del «Fronte po- (Segue a pag. 2-7" col.) molto vicina a quella italiana». Shamir ha voluto anche ringraziare per il modo con cui è stato accolto e per l'amicizia dimostratagli dal governo italiano. «Mi auguro — ha concluso — che questo dialogo possa continuare con sviluppi sempre più positivi per i nostri due Paesi. A questo proposito ho Invitato il ministro Colombo in Israele e lui si è dimostrato disponibile a ricambiare la visita». TEL AVIV — Tornato in Israele da Roma, il ministro Shamir ha riferito di avere respinto recisamente in Italia {'«assurdità di notizie circa rapporti fra noi e le organizzazioni terroristiche italiane,.. A PAGINA 13 In Israele 150 mila sfilano per I! ritiro dal Libano. Scontri nella Clsglordania occupata. ROMA — II ministro israeliano degli Esteri Shamir ha concluso ieri la visita di tre giorni a Roma. «La permanenza in Italia — ha detto partendo dall'aeroporto di Fiumicino — mi ha offerto la possibilità di confrontare la posizione italiana con quella di Israele a proposito dei maggiori problemi che affliggono la nostra regione». Shamir ha aggiunto di aver riscontrato nel colloqui avuti con il ministro degli Esteri Colombo e con il presidente del Consiglio Fanfani «un'identità di vedute a proposito di numerosi problemi della situazione mediorentale. Sulla questione libanese, ad esempio, abbiamo un'opinione I leaders si scontrano, i «vice» cercan E ancora: «Il premier Fanfani mi ha chiesto di portare i suol migliori saluti al primo ministro Begin». Quindi il ministro ha risposto alle domande dei giornalisti che lo aspettavano all'aeroporto. Quando gli è stato chiesto di fare un (/.lancio della guerra in Libano alla vigilia del suo primo anniversario, Shamir ha affermato die «è presto per farlo. Dico che ci sono molti risultati positivi, ma abbiamo davanti a noi molti problemi politici da risolvere». «L'operazione in Libano non è compiuta. La parte militare ha avuto termine. E' presto per una completa valutazione di tutte le sue ripercussioni» ha spiegato ancora il ministro. «Abbiamo molte scelte. Avremo discussioni e prenderemo decisioni nel prossimi giorni, dopo consultazioni con (Segua a pag. 2-6* col.) ano di ricucire un «di Intervista alla tv «Avremmo potuto anche ucciderlo» GERUSALEMME — Israele ha avuto più volte In passato l'occasione per uccidere 11 capo dell'Olp, Yasser Arafat, ma non ne ha approfittato per non violare un preciso Impegno con gli Stati Uniti e anche perché ciò sarebbe stato contrarlo alle «nonne etiche di comportamento» In guerra. Lo ha affermato Ieri l'ex capo di stato maggiore Raphael Eytan In un'intervista alla televisione di Gerusalemme. L'anno scorso, durante l'assedio Israeliano a Beirut, Arafat, visitando un avamposto palestinese, era stato inquadrato nel .mirino di un cecchino Israeliano distante circa 140 Eytan. metri, ha detto (Ansa) (Ansa) alogo diffìcile»