In mongolfiera parte «Colosseum» è il via ai programmi estivi della tv di Ugo Buzzolan

In mongolfiera porle «Cofosseunt» è il vip oi progrommi estivi del/o tv Il nuovo varietà di Giordani-Ravel e il cinema all'italiana In mongolfiera porle «Cofosseunt» è il vip oi progrommi estivi del/o tv Passato il turbine elettora-1Passato il turbine elettorale, caduto il grande happening, esaurite le invettive di Pannello, lontana l'immagine di Fanfani ancor più schiacciato dall'ambascia, e già lontano anche il privilegio di aver visto per un attimo Berlinguer, sorridere, i programmi Bai riprendono il loro corso, ed ecco stasera la rete 1 dare il via ad un programma tipicamente estivo. ■Parte •Colosseum» a cura di Brando Giordani ed Emilio Ravel, lo stesso binomio che aveva creato 'Odeon-. Stavolta la formula è il gioco e il divertimento nel mondo. Aperto da una mongolfiera che si alza dal Colosseo di Roma, e inframmezzato da esibizioni della procace Carmen Russo, il varietà è un collage di filmati sensazionali girati nei cinque continenti. Lo si vedrà dalla puntata di esordio, «Il gioco dell'aria-, con immagini di tuffatori, trapezisti, spericolati piloti di aereo e paracadutisti che scendono sorridendo e caprioleggiando in caduta libera. Le puntate saranno in tutto quattordici e mostreranno gare, scherzi, trucchi, rischi, sfide all'oceano e alle montagne. Quattordici puntate sono molte, ma, se ben scelta e ben montata, la materia certamente non manca. Subito dopo un altro esordio, quello del ciclo «All'italiana: kolossal, horror, comi ci, western», curato da Giù serme Cereda. Dichiarata-seppe Cereda. Dichiaratumente estiva come evasione e intrattenimento la rassegna è però curiosa perché esplora il cinema italiano definito minore, nato, fra successo di pubblico e critiche negative, nel corso degli Anni 60 e articolato iti .centri, ricalcati; su modelli americanù il kolossal storico-mitologico, gli incubi con fantasmi e mostri, il poliziotto violento, l'avventura caricaturale, e specialmente caricaturale, e specialmente la rivisitazione casalinga del western, ossia il «western-spaghetti-, assurto a fama mondiale: il tutto senza vere motivazioni che non fossero la moda del momento e le ragioni di cassetta, e confezionato alla brava, ma talora con una sua spiticìia vitalità, con idee nuove e, spesso, con una irresistibile inclinazione alla parodia. I film in cartellone sono tre- dici, ma potrebbero esser dici, ma potrebbero essere trenta o cinquanta: si comincia con 'La collina degli stivali- e si prosegue con -La vendetta di Spartacus-, 'L'orribile segreto del dottor Hitchcock-, «Maciste-, «La polizia ringrazia-, «Il corsaro nero-, L'ira di Achille-, «Arizona Colt- ecc. ecc.: una bizzarra e a suo modo significativa miscellanea da cui potrebbe anche saltar fuori qualche sorpresa. A proposito di cicli, e ancora sulla rete 1, termina domani con un'opera anomala di Alain Resnais, un thriller politico, «Stavisky il grande truffatore», la bella rassegna sul nero francese, un genere sterminato che in Francia è stato rigoglioso sin dagli Anni 20 e che non si è mai interrai to, vario per sottogeneri, ina di regola dominato da divi di primo piano invischiali in storie fosche con amicizie virili e tradimenti femminili, e con clusìoni sempre sanguinose. Merito del ciclo l'aver tocca to un po' tutti gli aspetti del policier, e di aver recuperato un'esemplare pellicola, «I diabolici- di Clouzot, che con il suo congegno perfetto, l'ambiguità dei personaggi, la descrizione crudele e grottesca di uno squallido collegio di provincia, e quelle famose, terrorizzanti sequenze finali, si è confermato a distanza di irent'anni un nero da manuale. Ugo Buzzolan

Persone citate: Alain Resnais, Berlinguer, Brando Giordani, Carmen Russo, Cereda, Emilio Ravel, Fanfani, Hitchcock, Ravel

Luoghi citati: Arizona, Francia, Roma