La Sip è tornata a produrre utili (202,9 miliardi)

La Sip è tornata a produrre utili (3,02,9 miliardi) la società telefonica, uscita dal tunnel, dà dividendo e tende la mano ai privati La Sip è tornata a produrre utili (3,02,9 miliardi) TORINO — Utile di 202,9 miliardi; dividendo di 170 lire per le azioni ordinarie e di 210 per quelle risparmio; aumento del capitale sociale da 2030 a 2400 miliardi (che sarà In gran parte garantito dalla Stet); emissione di un prestito obbligazionario fino a 200 miliardi, riservata al dipendenti: sono questi i punti di maggior rilievo del bilancio Sip '82 approvato ieri Il presidente della società, Ottorino Beltraml, non solo ha confermato, nel suo Intervento, l'inversione di rotta dell'azienda telefonica (l'utile '81 era già stato di 255,2 miliardi, do¬ po un lungo periodo di risultati disastrosi) e di tendere con «maggior vigore» la mano al privati (che negli ultimi anni avevano abbandonato gli aumenti di capitale), ma ha anche riaffermato II «ruolo centrale» he la Sip dovrà avere nel futuro plano delle telecomunicazioni. A supporto di questo ruolo, Beltraml ha fornito una lunga serie di dati che confermano il migliorato stato di salute della società: anzitutto il margine operativo lordo, grazie anche alle ristrutturazioni interne, è salito a 1218 miliardi (il 22% in più dell'82); i nuovi numeri di centrali urbane sono saliti lo scorso anno di un milione; gli Investimenti hanno superato 3150 miliardi, in gran parte (62%) coperti dal capitale di rischio e da risorse interne. Per il resto, invece, la Sip ha dovuto ricorrere al sistema bancario, appesantendo l'indebitamento (8267 miliardi contro un fatturato di 5567) che resta uno del punti neri della società. Tanto più che la Sip prevede, nei prossimi tre anni, di investire oltre 13 mila miliardi. Una gran parte di questi investi¬ menti saranno coperti dall'Iri e dalla Stet, la società che controlla ormai la Sip aM'83 per cento e che presenterà oggi i conti agli azionisti. Grazie anche alla Sip, I conti Stet sono migliorati (l'utile netto è passato da 0,5 a 48 miliardi; il fatturato è salito da 6108 a 7616 miliardi). Ma come per la Sip II «problema Stet» è rappresentato dai debiti, saliti nell'82 a 10.366 miliardi. In compenso è migliorata la gestione di molte società controllate (l'italtel ha praticamente dimezzato le perdite) e ciò fa sperare un '83 meno incerto. e. roc

Persone citate: Ottorino Beltraml

Luoghi citati: Torino