Slitta l'incontro da Scotti di Gian Carlo Fossi

Slitta l'incontro da Scotti In difficoltà la ripresa del dialogo per i metalmeccanici Slitta l'incontro da Scotti Secondo il ministro non ci sono, per ora, le condizioni di un intervento - Continuano i contatti con le due parti - Lama: sciopero generale inevitabile - Federmeccanica più rigida ROMA — Nuovo colpo di scena nella vertenza dei metalmeccanici privati, mentre le trattative per i tessili hanno sfiorato ieri la rottura e si preannuncia per il 5 luglio la ripresa del negoziato sul contratto degli edili in un clima teso. Contrariamente alle previsioni, Scotti non ha convocato per oggi le delegazioni della Firn e della Federmeccanica al fine di determinare le condizioni per un proficuo confronto. Il ministro ha consultato ieri rappresentanti delle due parti, ha avuto contatti con dirigenti della Conilndustria e della Federazione Cgil - Cisl - UH. conta di proseguire in giornata una fitta serie di sondaggi. .Ma prima di convocare ufficialmente imprenditori e sindacati — si osserva al ministero del Lavoro — Scotti deve essere sicuro che ci siano le disponibilità e gli spazi necessari per un suo utile intervento. E, per il momento, la situazione continua ad essere fluida, ma carica di difficoltà e resistenze.. La mancata convocazione ha avuto immediati contraccolpi in campo sindacale. «Lo sciopero generale programmato per il 15 luglio — ha detto Lama — non si potrà evitare. Il sindacato è pronto a fare la sua parte per arrivare ad una conclusione e per questo invita il governo a dare seguito agli impegni assunti.. Benvenuto minaccia di anticipare la data dello sciopero generale, se il contratto dei metalmeccanici non si dovesse chiudere in tempi rapidi. Una nota della Federazione unitaria ammonisce che non si possono sommare i problemi e le difficoltà proprie dell'attuale quadro dei rapporti politici con quelle prodotte da un ulteriore inasprimento delle relazioni sociali. Tanto più che, aggiunge la nota, -sostituire alla logica della ricerca dell'intesa la strada della chiusura e dello scontro è una linea che il corpo elettorale ha esplicitamente rifiutato.. La Firn preme per far presto. .Abbiamo tempi molto stretti — ci ha dichiarato il segretario generale Veronese —, né, d'altra parte, si può continuare a tenere questa situazione contrattuale a bagnomaria. Siamo vicini alla chiusura delle fabbriche per le ferie, non si può tollerare il rinvio della conclusione di data mitica in data mitica. O il ministro, con il sostegno delle forze politiche, esercita una possibilità di mediazione, oppure saremo costretti a prendere decisioni in altre direzioni.. Se si vuole, secondo Veronese, le condizioni per fare un contratto equo ci sono. La Federmeccanica, peraltro, è disponibile al confronto, ma ribadisce la sua posizione. .Riprendiamo il filo del negoziato per il. nuovo contratto — precisa una nota — con la volontà più volte riaffermata di concludere un accordo equilibrato, fondato sullo scambio di concessioni, sulla certezza degli impegni che le parti intendono assumere, sull'attenzione ai vincoli economici che la situazione impone alle imprese e al Paese». La nota cosi prosegue: .La cornice entro la quale la Federmeccanica è pronta a concludere effettivamente il contratto, definendo cioè intorno ai diversi punti in discussione le clausole contrattuali, è nota da tempo; come da tempo è noto che gli imprenditori metalmeccanici non. pongono questióni di principio, ma intendono trovare eque soluzioni su tutti i punti in esame: orario di lavoro, inquadramento, salario.. La Federmeccanica osserva ancora che non sono gli spostamenti elettorali a cambiare le cose; semmai la problematicità del nuovo quadro politico impone agli imprenditori di essere, se possibile, «ancora più severi, prudenti e responsabili nell'affrontare le tematiclie contrattuali e, quindi, del costo del lavoro e della produzione.. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Lama

Luoghi citati: Roma