Andata deserta l'asta per i cantieri Baglietto
Andata deserta l'asta per I cantieri Baglietto Il prezzo di partenza era quattro miliardi e mezzo Andata deserta l'asta per I cantieri Baglietto SAVONA — Asta deserta ieri mattina, per i Cantieri Eaglietto di Varazze, dichiarati falliti dalla magistratura nell'inverno scorso. Nessuno dei due probabili concorrenti, la società «Ncb» (Nuovi Cantieri Baglietto), appoggiata dal gruppo Rodriguez di Palermo, e la «Azimut» dell'imprenditore torinese Paolo Vitelli, si è presentato dinanzi ai giudici per partecipare alla gara, indetta per le 10.1 giudici, riuniti nell'ufficio del presidente del tribunale, Guido Gatti, hanno atteso oltre i termini legali, Il bando, firmato dal giudice delegato Vincenzo Ferro, stabiliva come cifra di partenza per concorrere all'asta la somma di 4 miliardi e mezzo, che comprendeva, oltre agli immobili della fabbrica, anche le aree adiacenti; quasi nullo 11 valore Industriale dei cantieri. Se non saranno sottoposti a una profonda ristrutturazione, rischiano di scomparire. I magistrati non hanno ancora deciso quando si effettuerà la seconda asta. in cui il valore originario sarà ridotto del 20 per cento. C'è un fatto nuovo all'orizzonte: la società «Marina di Punta Aspera», composta da imprenditori e immobiliaristi di Varazze (intenzionati a realizzare il portlcclolo turistico, legato alle sorti della fabbrica), e 11 dottor Paolo Vitelli hanno raggiunto un accordo per rilevare l'azienda. E' stato elaborato un documento, che è ora depositato nella cancelleria civile del tribunale di Savona. Per i 185 operai e impiegati dei «Baguette» è l'ultima speranza. Molti di loro hanno trascorso la mattinata a Palazzo S. Chiara nella vana attesa degli acquirenti. Dal 6 giugno sono stati licenziati perché si è concluso l'esercizio provvisorio concesso dal tribunale. Nel cantiere di Varazze, per la prima volta nella sua storia secolare, non ci sono più commesse da eseguire e nei capannoni si respira un'atmosfera di abbandono. Gli operai temono che il lungo intervallo di inattività pregiudichi definitivamente le possibilità di ripresa. Il tandem «Marina di Punta Aspera» - «Azimut» (un'azienda specializzata nel settore nautico, in grado di aprire ai «Baglietto» 1 mercati internazionali), ila messo a punto un progetto che prevede, oltre al salvataggio delio stabilimento, anche una ristrutturazione degli impianti e una nuova produzione di imbarcazioni, non più destinate ai soli miliardari, ma destinate a una fascia più ampia di clienti. Gli ostacoli da abbattere, prima di uscire dalla crisi, sono di ordine finanziario. La vecchia gestione ha accumulato un passivo dì oltre 12 miliardi. I giudici vogliono garantire 1 creditori privilegiati, tra i quali gli stessi dipendenti: il cantiere potrà salvarsi solo quando 11 deficit sarà ripianato. Da marzo sino ad oggi, nessuno degli imprenditori interessati al destino del «Baglietto» si è dichiarato disponibile a pagare i debiti. m. nu.
Persone citate: Baglietto, Guido Gatti, Paolo Vitelli, Vincenzo Ferro
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