Cocente delusione dei grandi esclusi

Cocente delusione dei grandi esclusi Dopo le scelte dell'elettorato Cocente delusione dei grandi esclusi Da Costamagna a Porcellana, da Fumari a Maria Magnani Noya all'ex presidente della Regione Enrietti Lo chiamavano il «primatista delle interrogazioni parlamentari». Ora non potrà più continuare nelle sue puntigliose richieste di precisazioni. Da ieri Giuseppe Costamagna non è più 'Onorevole», è uno dei grandi esclusi a meno di improbabili ripescamenti nei prossimi giorni. La delusione per l'ex parlamentare torinese è tanto più cocente se si considera che nella lista de era al quarto posto. Vittima del crollo del partito o di una campagna elettorale non sufficientemente incisiva? E non è certo consolante per Costamagna constatare che è in buona compagnia tra i «bocciati». C'è in questa lista «nera. Giovanni Porcellana, due volte parlamentare de, cui non sono state sufficienti'le oltre 23 mila preferenze per la riconferma. C'è Anna Maria Vietti, 27mila suffragi nel 79, quasi 22 mila in queste elezioni, che dovrà forzatamente tornare nella sua Lonzo e occuparsi dei problemi amministrativi locali, così come potrà fare Porcellana, consigliere comunale a AfoncaMeri. Se la de piange, non ride il psi. Maria Magnani Noya, tre volte eletta a Montecitorio, sperava di avere buone chances per essere riconfermata. E' rimasta delusa e tornerà probabilmente nel suo studio di avvocato per esercitare la professione a tempo pieno. La prossima, doveva diventare la terza legislatura per il socialista Giorgio Mondino che ha dovuto fare i conti con compagni di partito agguerriti e non decisi a mollare un voto. Amarezza anche per l'ex presidente della giunta regionale, Ezio Enrietti che aveva lasciato l'incarico per puntare tutto su Montecitorio. La sua prima esperienza di candidato al Parlamento gli è andata male, nonostante gli sforzi profusi nella combattuta campagna elettorale. Tornerà ad occuparsi della vita del partito? Per lui come per gli altri esclusi è ancora presto per decidere sull "immediato futuro. Delusione e rammarico anche in casa psdi dove il deputato uscente Baldassare Fumari, è stato scavalcato nelle preferenze dal ministro Nicolaeei e dall'ex commissario di polizia, Salvatore Genova, quest'ultimo candidato per la prima volta alla Camera. Per Furnari c'è comunque la possibilità di rientrare a Montecitorio dalla finestra. Dipende dalle decisioni del primo eletto Nicolaeei che potrebbe optare per un altro collegio. Al rammarico s'aggiunge in questo caso l'incertezza. Se andrà male, Furnari tornerà ad occuparsi della sua industria di vernici. Chissà come saranno rimasti anche Viller Manfredlnl e Rosalba Molinerl, deputati uscenti del pei. Il partito non li ha sostenuti a sufficienza? Erano troppo sicuri di farcela e hanno peccato di presunzione? Drammi personali che si sommano alla fatica della lunga campagna elettorale e all'incertezza della futura attività. Per fortuna slamo alla vigilia delle ferie. Guido J. Paglia

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