Fracci apre «Vignale danza» Un trionfo con seimila fans

Fracci apre «Vignale danza» Un trionfo con seimila fans Fracci apre «Vignale danza» Un trionfo con seimila fans VIGNALE — Una folla mai vista, valutata in circa scimila persone che hanno gremito la piazza e le strade adiacenti. Ita salutato lo spettacolo inaugurale di Vignale Danza '83, accogliendo trionfalmente lo spettacolo di Carla Fracci. Venti minuti dì applausi al termine della serata e interminabili chiamate al proscenio. Per il quinto anno del festival, Beppe Mcnegatti ha curato una serata clic ha voluto intitolare appunto «Omaggio a Vignale», che era anche un omaggio a Carla Fracci. esemplandone la varia tastiera interpretativa del suo repertorio, partendo dalle matrici romantiche che ne contrassegnano gli inizi di carriera, per giungere a una drammatica caratterizzazione di danzatrice-attrice per lei approntata da un famoso coreografo del nostri giorni. Le due pagine romantiche incluse nel programma appartenevano ai prototipi del «ballet blanc», con 11 protoballetto ottocentesco La Sylphide di Bournonville nella rico¬ struzione di Harard Lander, offerto in un piccolo frammento, praticamente un passo a due, da lei soavemente eseguito con il suo abituale partner attuale, l'aitante romeno Gheorghe lancu. l'altro trionfatore della serata. L'elegante virtuosismo del danzatore gli ha procurato accoglienze fervidissime e un lungo assedio finale per gli autografi. Non e mancato neppure il cavallo di battaglia della Fracci, Gisclle, nella coreografia originale di Coralli c Perrot. Qui il personaggio lunare è stalo declinalo dalla popolare ballerina con inimutata classe. Poi 6 venuto un altro capolavoro che contrassegna le nuove aperture di Diaghilev per la danza nel nostro secolo. X'Après midi d'un faune eseguito inlegralmcntc nella versione di Nijlnsky con le ninfe come nell'originale. Protagonista è Gheorghe lancu nel ruolo storico che lu di Nijinsky, reso con ambiguo lascino. Infine la Medea di John Butler su musica di Samuel Barbcr. preceduta da un Chorus from Medea coreografato da Loris Gai, come funzionale preludio. In un drammatico passo a due viene rivisitalo il mito sanguinoso e si può ben dire che la Fracci ha qui il -fiato tragico» come si scrisse della Callas quando impersonò l'omonima opera di Cherubini. E parimenti incisivo lancu come Giasone. Nel -coro» introduttivo è intervenuto come presenza inquientante del fato il forte caratterista Ludwig Durst. circondato da Aurora Benclli, Maria Jose Bone, Luisa Markuson, Isabella Sollazzi e Antonella Stroppa. Un finale tutto basalo sulla •modem dance» con risvolti culturali e richiami al mito greco mirabilmente allusi dai costumi di Luisa Spinatelli. Si poteva pensare dunque non adatto ad un pubblico popolare come questo della piazza monferrina. Ed invece è slato accollo con un entusiasmo raramente riscontralo. Luigi Rossi

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