Tante inchieste: petroli terrorismo, mafia, droga di Claudio Giacchino

Tante Inchieste: petroli terrorismo, mafia, droga Tante Inchieste: petroli terrorismo, mafia, droga Due stante spaziose, arredate con un tocco d'eleganza, al quarto plano di via Milano 12. Qui per tre anni ha vissuto la maggior parte delle sue giornate 11 procaratore capo Brano Caccia. Arrivava alle 8, ne usciva sempre la sera tardi. Adesso l'ufficio è regno del bolo, del sllenzio, del vuoto. Per un giorno I segreti della vita giudiziaria torinese, le tante Inchieste che II magistrato seguiva, tutte, personalmente, dormiranno negli schedari e nel plichi di earte accatastati In ordine sulla scrivania o nel cassetti degli armadi. Segreti grandi e piccoli di cui II solo Caccia (oltre naturalmente 1 sostituti procuratori da lui designati a condurre le singole Indagini) conosceva ogni sfumatura. Segreti destinati sempre, prima o poi, dopo lungo e oscuro lavoro tll ricerca delle prove e di scavo nelle testimonianze, a svelarsi attraverso avvisi di reato, ordini di cattura e requisitorie con richieste di rinvio a giudizio. Bruno Caccia, Infaticabile Inquirente, ha svelato nella sua carriera moltissimi di tali segreti. Eredito dal predecessore La Marca e diede nuovo Impulso alla maxi Inchiesta che fece esplodere lo scandalo del petroli: Il magistrato e I suol collaboratori (ai quali concesse sempre Incondizionata fiducia) giunsero a provare la tela di corruzioni nel mondo economico e politico sfidando l'Impopolarità nell'ambiente del potere, cozzarono contro un muro di denunce, ostacoli, omertà e minacce. Ma andarono sempre avanti, portando allo scoperto verità scottanti e tanto marciume. Fino a domenica sera Bruno Caccia è andato avanti anche nelle indagini sul traffico della droga. In tre anni ha Ini erto colpi durissimi al «mercato della morte», grazie a lui non passa settimana senza che in tribunale non sia celebrato almeno un processo contro trafficanti. Negli ultimi tempi il procuratore capo era riuscito a far luce su alcune grandi organizzazioni della mafia, sgominandole ha provocato al «business» degli stupefacenti perdite di miliardi. Attualmente tali Inchieste, difficili e pericolose, erano ancora In piedi, dai «big» dell'eroina sembra che il magistrato stesse giungendo agli «Intoccabili», alle connivenze cioè con II traffico della droga dei meno sospettabili centri della finanza e della politica. Oltre al recente scandalo delle tangenti ad esponenti, di partito, Bruno Caccia ha contribuito a portare alla luce 1 grandi segreti del terrorismo. Al suo triennio di dirigenza della Procura appartengono tutti I successi contro Br e PI. Ma, da un decennio, quando era ancora sostituto procuratore, Caccia combatteva la lotta armata. Fu lui II primo giudice torinese ad Indagare sul nucleo storico delle Brigate rosse: e fu il primo, come raccontano le carte Istruttorie, a comprendere, già nel 1874, Quando ancora l'eversione non uccideva né feriva, la terribile insidia del terrorismo. Claudio Giacchino

Persone citate: Bruno Caccia, Caccia, La Marca