L'estremo omaggio nel suo Tribunale di Claudio Cerasuolo

L'estremo omaggio nel suo Tribunale Folla di giudici, amici, autorità attorno alla bara nella camera ardente L'estremo omaggio nel suo Tribunale Nell'austera aula della prima Corte d'Appello la veglia si è protratta per tutta la notte Ha vissuto treni/anni a palazzo di Giustizia. Ieri, il procuratore capo Bruno Caccia vi è tornato, ln una bara di noce marrone chiaro. Ad accoglierlo nella camera ardente, allestita nell'aula della prima corte d'appello, c'era una folla di magistrati e avvocati, poliziotti e carabinieri che avevano lavorato con lui. In un angolo, anche il barista e la cassiera di via Milano dai quali Caccia era solito pren¬ dere un caffè a metà mattina. Il primo turno di veglia è toccato a due magistrati, il consigliere istruttore Palaja e 11 sostituto procuratore Chlllemi, e a due avvocati, 11 presidente dell'Ordine, Gabri, e Geo Dal Fiume. Il furgone funebre è entrato nell'atrio del palazzo tra due ali di persone silenziose, tra carabinieri, agenti di polizia e finanzieri in alta uniforme. A bordo dell'auto del so- stltuto procuratore Ugo De Crescienzo. 11 magistrato che l'altra sera alle 23 e 15 ha udito per primo i colpi d'arma da fuoco che toglievano di scena uno degli uomini più scomodi di Torino e forse ln Italia, c'e^ rano la moglie Carla Caccia, la figlia Cristina e la nuora. Le tre donne, strette l'una all'altra nel loro dolore, hanno sostato per un attimo nella camera ardente. Le lunghe ore della veglia le hanno trascorse nella cancelleria A chi ha vissuto i lunghi anni del terrore a Torino, l'atmosfera sembra la stessa, cu pa e buia, di quella che si respirava all'indomani dell'as' sassinio del presidente del l'ordine degli avvocati Fulvio Croce, la prima vittima delle Br nella nostra città, a cui ne sarebbero seguite molte altre. Nessuno ha pronunciato di' scorsi di fronte a quella bara Non lo ha fatto 11 ministro di Grazia e Giustizia Darida, che era accompagnato dal vicepresidente del Consiglio su perlore della magistratura De Carolis e dal prefetto Sparano. Il generale del carabinieri Attilio Boldonl, comandante la prima divisione Pastrengo, quella che fu già àgli ordini del generale Dalla Chiesa, ha sostato a lungo davanti alla salma. Sulla porta, l'ufficiale s'è trovato di fronte il presidente della corte d'assise Qui' do Barbaro: i due uomini si sono guardati a lungo, ln silenzio. Al secondo plano del palazzo di Giustizia, il procuratore generale Severino Rosso riceve magistrati e funzionari, coordina le indagini, si occupa di tutto. Il volto è segnato dall'angoscia per il collega ucciso e dalla preoccupazione del giorni difficili che attendono la procura di Torino. Nella camera ardente si affacciano e sostano per qualche attimo 1 sostituti procuratori che hanno lavorato con Bruno Caccia, fianco a fianco nelle piti difficili inchieste: Mlletto, Saluzzo, i giudici Istruttori Vaudano, Caselli e Laudi, 1 sostituti procuratori generali Silvestro e Fazio. Al termine della prima ora di veglia altri due magistrati, il sostituto procuratore Rinaudo e 11 giudice istruttore Oggè e due avvocati, Altara e Siracusa, si alternano accanto alla salma. Per tutta la notte l'omaggio è proseguito, con magistrati e avvocati sempre presenti accanto alle spoglie di un uomo che ha pagato con la vita 11 rigore morale cui ha sempre Ispirato la sua esistenza. Claudio Cerasuolo 9ÈL | Nella camera ardente a Palazzo di Giustizia si alternano alla veglia funebre magistrati e avvocati

Luoghi citati: Italia, Pastrengo, Siracusa, Torino