Il decibel che inquina

Il decibel che inquina Concluso a Torino il convegno sui danni da rumore Il decibel che inquina TORINO — La prima domanda che viene In mente per chi è venuto da tutto 11 mondo a discutere del rumore e dei problemi che esso propone alla salute pubblica è: -Come giudicate Torino dal vostropuntodi visto?». «Motto rumorosa- risponde il prof) Jerry V. Tobias. dell'Università del Connecticut, fino a venerdì scorso presidente della Ce tv fissione internazionale per lo studio degli effètti biologici del rumore. Aggiunge: -Il traffico'è in tutto il mondo un ■ delle fonti di rumorepiù inquinanti-. Il suo collega H. m.ing von Gierke, direttore della Divisione biodinamica e Dionica del Laboratorio medico di ricerche aerospaziali, dell'Ohio, che lo ha sostituito nella presidenza, commenta: «Se mi mettessi qui.fuori a multare tutti i'motociclisti fracassoni e gli automobilisti che non osservano le norme, diventerei ricco. Ma la città sarebbe meno rumorosa-. Il francese Ariel Alexandre, esperto dell'Ocde: -Torino è come Parigi, ma Parigi sta diventando come Istanbul. Accorgimenti urbanistici possono ridurre il rumore del traffico. Voi avete, come Parigi, gli anelli tangenziali. Perché non mettete anche, come ha fatto Goteborg in Svezia, sbarramenti interni che costringano chi vuol spostarsi da un punto all'altro a scartare le vie interne?-. I tedeschi occidentali Dieter Gottlob e Oerd Jansen. un fisico e un medico, concordano con i colleghi: -Traffico, aeroporti, ferrovie, industrie, sono fonti pericolose di rumore. E non a caso il rumore da aereo, ultimo comparso nel tempo, è quello più studiato e più abbattuto. Ecno, quel che conta è far ricerche capillari per abbattere anche gli altri. Sui motori, sul comportamento degliuomini. Il governo federale ha speso tra il 76 e V89 150 milioni di marchi in queste ricerche- (90 miliardi, arrotondati). II loro collega tedesco orientale Hans Georg Dieroff di Jena vorrebbe vedere una scuola in funzione. «La scuola è uno dei luoghi più rumorosi che si conoscano-. Il rumore ambientale è fastidioso, ma non crea grossi disturbi fisici anche se «un motociclista indisciplinato può svegliare con un'accelerata pazza 4 mila persone a Parigi come a Torino-. I problemi grossi li creano gli ambienti di lavoro. Oli Usa hanno una legge ben precisa: -Il tempo di esposizione massimo consentito è di 8 ore in ambienti a 90 decibel db(A), che scende a 4 ore per 95 db(A) e a 2 ore per 100- dice Tobias. — E dove ce n'è di più? «Si Intensifica la protezione individuale: aeroporti, industria tessile, edilizia hanno, rumori che allo stato attuale delle conoscenze è impossibile abbattere.. — E le altre industrie? Qualcosa è possibile fare, anzi gli industriali hanno capito che è meglio spendere oggi che pagare danni domani. E le nostre autorità in tema di risarcimenti non scherzano. Con investimenti da 20 a 45 dollari l'anno per lavoratore è possibile ridurre di uno o due decibel la rumorosità dell'ambiente di lavoro-. I guai sono quelli all'udito. L'Usi di Lecco espone 1 risultati di un'inchiesta. I rumori impulsivi, cioè non continui, tipo punzonatura, stampatura, piegatura, cesoiatura di metalli, con punte da 118 a 122 db(A) o continui tipo taglio di ferri angolari fino a 130 db (A) danno disturbi uditivi fino al 42,4 e 44,4 per cento degli addetti. E possono provocare anche, se non attutiti con protezione personale, problemi cardiaci. Le indagini In questo campo sono all'Inizio. - Il rumore è una vibrazione — conclude Gottlob — ed è un settore nel quale ci dobbiamo gettare con grande attenzione.. Domenico Carburino

Persone citate: Ariel Alexandre, Dieter Gottlob, Domenico Carburino, Hans Georg Dieroff, Jansen