Dalla spiaggia di Ventimiglia a Venezia attraversando le Alpi su cinque cavalli di Gian Piero Moretti

Dalla spiaggia di Ventimiglia a Venezia attraversando le Alpi su cinque cavalli Singolare impresa sportiva di un gruppo torinese che porta con sé un messaggio ecologico Dalla spiaggia di Ventimiglia a Venezia attraversando le Alpi su cinque cavalli Duemila chilometri di sentieri • Un dislivello totale di 200 mila metri - L'arrivo in piazza S. Marco dopo Ferragosto VENTIMIGLIA — .La nostra principale preoccupazione — dice Mauro Ferraris — è la neve. Non ne avevamo prevista così in abbondanza. Le precipitazioni dei giorni scorsi ci hanno fatto correre il rischio di dover rinviare la spedizione*. •Alpitrek '83* è partita regolarmente, con pochi minuti di ritardo sulla tabella di marcia, alle 1045 di ieri, dalla spiaggia di Ventimiglia. Quattro cavalieri e cinque cavalli, in settanta giorni, percorreranno duemila chilometri, tutti in montagna, fino a Venezia. In pratica attraverseranno l'Intero arco alpino. L'arrivo, in piazza San Marco, è previsto attorno al 15-20 di agosto. Un'avventura entusiasmante, oltremodo faticosa. Duemila chilometri da percorrere in sella, con un dislivello totale, fra salite e discese, di oltre duecentomila metri. E' uno sforzo molto grosso per tutti, cavalli e cavalieri. «Ci siamo prefissi un duplice obbiettivo che va oltre l'impegno esclusivamente sportivo — afferma Ferraris —; intendiamo portare avanti un discorso che è ecologico e politico*. E aggiunge: «Vogliamo richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla difficile situazione dei parchi nazionali e regionali e dimostrare inoltre che il cavallo italiano possiede quei requisiti di versatilità d'impiego che ne fanno un soggetto ideale perii ."trekking" di montagna*. ; Mauro Ferraris, Marco Noire, Ferdinando Meregaglia e .Alberto Andreoll, di Torino, tutti trentenni si sono prefissi anche un terzo fine: tracciare un percorso equestre alpino, utilizzando mulattiere, sentieri, vecchie strade militari, per potenziare un turismo, rispettoso dell'ambiente. Andare a cavallo in montagna ormai è una moda, oltre che uno sport. Sarà l'occasione per scrivere una mappa, con gli itinerari per collegare le punte estreme delle Alpi, che non è mai stata fatta. «Cavalcheremo non più di otto ore al giorno—sottolinea Ferraris — per non affaticare i cavalli. Conosciamo alla perfezione le Alpi occidentali, ma quelle centrali e le orientali rappresentano per noi-un'incognita. Partiamo alla ventura, confidiamo molto nei pastori e nel loro aiuto*. Sabato sera prima sosta al¬ la Melosa. Poi a Vlevola, in Val Roja, dove 11 gruppo si incontrerà con i proprietari di un allevamento di cavalli avelignesi. Quindi Valdierl, Demonte, Elva. E ancora la Val Varaita, la Val Pellico. La prima giornata di riposo sarà al Colle del Nivolet, nel Parco del Gran Paradiso, verso il 10 luglio. Lungo il cammino incontreranno valichi a quota 2500, ancora ammantati dalla neve: Colle San Chiaffredo, fra la Val Varaita e la Val Po; il Colle della Gianna e altri. Il più alto è il passo del monte l l o 0 , a l l e Sommeiller, sopra Bardonecchia. «E' a 3300 metri — dice preoccupato Mauro Ferraris — un passaggio obbligato: lo supereremo probabilmente a piedi tenendo i cavalli*. I quattro attraverseranno anche l'intero massiccio delle Dolomiti. Ai sindaci del paesi che attraverseranno, alle Comunità montane, ai pastori, ai valligiani, porteranno un messaggio del presidente Sandro Pertini, in difesa del patrimonio naturale rappresentato dalle Alpi. Gian Piero Moretti

Luoghi citati: Bardonecchia, Elva, Torino, Venezia, Ventimiglia