Nuovo mandato di cattura contro Teardo e altri due

Nuovo mandato di iattura teatro f oardo o altri duo L'ex presidente ligure accusato di concussione aggravata Nuovo mandato di iattura teatro f oardo o altri duo A tutti e tre il provvedimento è stato notificato in carcere - Un esposto del psi di Savona contro uno dei magistrati inquirenti SAVONA — Mentre il tribunale della libertà respingeva la richiesta di annullamento del mandati di cattura contro l'ex presidente della giunta regionale, Alberto Teardo, e dei suoi presunti complici, i giudici istruttori del tribunale di Savona hanno notificato in carcere altri tre mandati di cattura allo stesso Teardo, all'impresario Giovanni Dossettl e a Roberto Slccardl, gran faccendiere del psl. Per tutti e tre, la nuova accusa è di concussione aggravata. A Siccardl e all'ex presidente della giunta regionale viene addebitata anche l'estorsione. Entrambi 1 presunti reati sarebbero stati commessi al danni dell'amministrazione provinciale di Savona e di quella di un Comune della Riviera sommerso da colate di cemento che hanno fatto gridare allo scempio da anni. Ieri è stato interrogato Roberto Borderò, consigliere regionale e segretario provinciale del psi, accusato di concussione. Si tratterebbe di una settantina di milioni. I fatti si riferiscono agli anni 1978-'79. Ha respinto le accuse 11 suo difensore. Elio Paleologo, che si è dichiarato flducio- so «nella prossima scarcerazione del suo cliente: Ad accusare Borderò vi sarebbero soltanto gli appunti, con l'annotazione della somma che avrebbe percepito, sequestrati all'architetto Massimo De Domlnicls, assessore all'Urbanistica del Comune di Savona, e la confessione di uno del tanti Impresari coinvolti in questa vicenda in qualità di concussi. Le motivazioni addotte dal tribunale della libertà, per respingere le istanze del difensori degli imputati, non mettono in dubbio neppure una delle ragioni che hanno indotto i magistrati inquirenti a spiccare 1 mandati di cattura contro le undici persone finite in carcere in questa vicenda di bustarelle. Un dodicesimo, Nicola Bongiorni, è sempre latitante. In particolare, i magistrati hanno rilevato che a comprovare l'associazione a delinquere di stampo mafioso esistono indizi e prove di «danneggiamenti a beni immobili di rilevante valore" (si presume di proprietà di chi non voleva sottostare alla tangente del dieci per cento sugli «affari»). Tali elementi si troverebbero nella voluminosa documentazione sequestrata e nelle testimonianze acquisite dal giudici Michele Del Gaudio e Francantonio Granerò. Si precisa però che «le posizioni degli inquisiti sono differenziate: Per la tangente riscossa da Marcello Borghi, ex sindaco di Albissola Mare e presidente dell'Iacp di Savona, oltre 180 milioni che avrebbe diviso con Teardo e Slccardi, 11 tribunale della libertà ha respinto l'ipotesi avanzata dagli imputati che si trattasse di una regolare mediazione per la trattativa condotta con la marchesa Isabella D'Invrea, per la cessione di quasi due milioni di metri quadrati di terreno nell'omonima località di Varazze. Nessun dubbio anche sulla funzione di schermo, per mascherare grossi movimenti illeciti di denaro, dell'.Atex International Trading Company», di Roma, e altre società fantasma delle quali avrebbero tirato le fila la maggior parte degli Inquisiti. Aldo Chiarie, funzionarlo del psi di Savona, ha presentato intanto un esposto alla procura della Repubblica che tenderebbe ad esautorare uno dei magistrati inquirenti L'esposto è accompagnato dall'atto di acquisto di un appartamento da parte del giudice Michele Del Gaudio. L'esponente socialista afferma che gli è stato recapitato da un anonimo e che 11 prezzo di acquisto quale risulta dall'atto non sarebbe conforme alle valutazioni di mercato. Bruno Balbo

Luoghi citati: Comune Di Savona, Roma, Savona, Siccardl, Varazze