La Bausch fra la Scala e Venezia Anni 50 e fantasia in 3 balletti

La Bausch fra la Scala e Venezia Anni 50 e fantasia in 3 balletti Dal 6 luglio tournée con «Kontakhof», «Nelken», «1980» La Bausch fra la Scala e Venezia Anni 50 e fantasia in 3 balletti MILANO — Il balletto di Wuppertal, di cui Pina Bausch è coreografa e direttrice dal 1973, sarà in torunée nel nostro Paese dal 6 al 17 luglio; come sua abitudine, la danzatrice seguirà personalmente, sera dopo sera, le esibizioni delia compagnia. Alla Scala, dal 6 al 10 luglio, verrà rappresentato ri Kontakhof («Luogo dei contatti»). Al Teatro Malibran di Venezia, dal 13 al 15 luglio, Nelken («garofani») in prima nazionale; nella medesima sede, il 16 e 17, verrà Hrpoposto 1980 già presentato tempo fa a Roma. La tournée è organizzata in collaboratone tra i Comuni di Milano e Venezia, il Teatro alla Scala e il Teatro la Fenice; gli spettacoli sono inseriti nell'ambito di Milano estate e di Europa a Venezia, allestiti in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e Spettacolo di Milano e con l'assessorato alla Cultura di Venezia. Nessuno dei tre balletti racconta — come nello stile della Bausch — una vicenda articolata. Lei stessa ribadisce che preferisce dare allo spettatore «del suggerimenti, degli spunti su cui poi ognuno potrà lavorare con la propria fantasia». In Kontakthof si potrebbe individuare una satira a debolezze, ipocrisie, vizi contemporanei: atmosfera. Anni 50, musiche da ballo, canzoni tedesche, molti brani di Nino Rota. In 1980 lo scenografia di una festa all'aperto richiama l'infanzia, le paure, i difficili rapporti con l'autorità; colonna sonora da Beethoven a Benny Goodman, dai «Comedian harmonist» agli Il primo cartoon arabo BAGHDAD — Il primo lungometraggio arabo a disegni animati, intitolato «Al armerà wa al nahr» (La principessa del fiume), è stato completato dal centro arabo per il film d'animazione. Il regista iracheno Falsai Al Yaserl ha diretto il lungometraggio che si basa su una leggenda irachena in cui si narra di un uomo e della sua lotta per conquistare fama e gloria. Sliakespcarian songs». Nelken è allestita su un palcoscenico traboccante garofani rosa (finti), simbolo delle manifestazioni ufficiali, cui si contrappone — nell'interpretazione della compagnia — tidesiderio di un «paradiso perduto» in cui ognuno sia libero di manifestarsi per quel che veramente è, senza per. questo stesso fatto incorrere in ostracismi. Quarantatre anni, volto affilato e molto espressivo, magra, capelli lunghi raccolti, non un filo di trucco, Pina Bausch conferma c/te non intende affatto smettere di ballare; non lo fa più da due anni percìié gli impegni di coreografa e direttrice non le danno il tempo per partecipare anclie direttamente agli spettacoli da lei stessa ideati. Nel nostro Paese, Ita di recente 7>reso parte all'ultimo film di Fellini; dopo la tournée estiva, continuerà—intensificandola — la preparazione a un nuovo spettacolo che andrà in scena a Toronto, New York e Los Angeles (durante il periodo delle Olimpiadi)* Ornella Rota