L'incontro privato del Papa con Walesa poi dall'aereo un messaggio alla Polonia di Marco Tosatti

L'incontro privato del Papa con Walesa poi dall'aereo un messaggio alla Polonia L'ultima giornata della visita di Giovanni Paolo II: «Resta con noi» gridava la folla all'aeroporto L'incontro privato del Papa con Walesa poi dall'aereo un messaggio alla Polonia Un elicottero ha condotto il Pontefice al colloquio con l'ex leader di Solidarnosc, che era accompagnato dalla moglie e dai quattro figli - Nel pomeriggio il ritorno a Cracovia - Alle 20 Wojtyla è atterrato a Fiumicino DAL NOSTRO INVIATO CRAQOVIA — «Perché il bene si riveli più. forte del male sulla terra polacca, io prego per questo-. Cosi Giovanni Paolo II ieri pomeriggio ha salutato la sua terra prima di ripartire per l'Italia dall'aeroporto Balice di Cracovia. I vescovi hanno intonato il canto della Madonna di Jasna Gora («Montagna di luce»). Dalla folla più lontana, assieme ai canti religiosi, sono arrivate grida: «Resta con noi». Qua e là slogan su Solidarnosc, è spuntato qualche striscione del sindacato messo fuori legge il 10 ottobre 1982. Erano le 18,21 quando Vlljùshin 62 della Lot, l'aereo del Papa, è decollato. L'ultima giornata di Wojtyla in Polonia era cominciata tra interrogativi, notizie frammentarie, dominate dal¬ l'attesa dell'incontro con Lech Walesa, l'ex capo di Solidarnosc. Per tutta la notte scorsa i movimenti di Walesa erano rimasti oscuri. Si sapeva che era partito mercoledì da Dantica, qualcuno diceva diretto a Cracovia, altri a Varsavia. Poi è stata indicata come luogo dell'incontro la zona di Zacopane. E Ieri mattina la Gazzetta di Cracovia ha annun- ciato che la località montana fino al giorno 29 sarebbe rimasta chiusa ai turisti, in seguito a tempeste che «hanno reso impraticabili l sentieri,. di una parte dei monti Taira, nella quale è compresa appunto la zona di Zacopane. In mattinata l'elicottero del Pontefice ha raggiunto i monti Tatra, nella valle di Chocholowska, una novantina di chilometri a Sud-Est di Cracovia, vicino alla frontiera cecoslovacca. E' una zona turistica, con piste di sci e impianti sportivi, dove Wojtyla andava a sciare da giovane e dove tornò quando era vescovo. Proprio qui si è svolto l'incontro. A Cracovia, poco prima della partenza, l'ufficio stampa del Vaticano ha diffuso un breve comunicato: «/I Papa ha ricevuto in udienza privata il signor Lech Walesa, accompagnato dalla moglie e dai quattro figli. L'udienza è L'arrivo a Roma ROMA — LUjushin del Pontefice è atterrato a Più micino alle 20. Accolto dagli applausi di fedeli che lo attendevano al di la delle transenne, Giovanni Paolo il è stato salutato nel settore riservato del «cerimoniale» dal card. Paolo Bertoli, camerlengo di Santa Romana Chiesa, dal card. Carlo Gonfalonieri, decano del Sacro Collegio, dal vicegerente di Roma mons. Giovanni Canestri (in rappresentanza del card. Poletti, ricoverato al policlinico «Gemelli» per un'operazione di cataratta). i avvenuta nella tarda mattinato». Rientrato a Danzlca, il leader del sindacato ha detto ieri sera di essere «commosso ed entusiasta'. «E' stato un momento molto importante della mia vita-, ha aggiunto, ma non ha voluto rivelare i particolari del colloquio. Una conferenza stampa è stata convocata per questa mattina. Parlando alla rete televisiva Nbc, Walesa ha spiegato di essere stato portato con un elicottero militare In un luogo di cui ignora l'ubicazione precisa. Poco prima delle 17, circa quattro ore dopo l'arrivo in vai Chocholowska, l'elicottero del Pontefice è ripartito per Cracovia. Ha indugiato sulla città e sulla collina, distante circa un chilometro dall'aeroporto Balice, che si era riempita di migliala di persone coloro che, non potendo raggiungere il terreno vicino alla pista, salutavano da lontano il Papa in partenza. Alle 17,21 l'elicottero ha atterrato. Erano presenti molte delle massime autorità nazionali: 11 presidente del Consiglio di Stato, Henryk Jablon skl, 11 ministro degli Esteri Stefan Olszowski, il ministro per il Culto Adam Lopatka e altri. La guardia d'onore era costituita da un reparto di podhalanczyty (truppe di montagna polacche). Un centinaio di persone rappresentava i 49 voivodati (regioni) della Polonia. Terminate le note dell'inno della Santa Sede e di quello nazionale polacco, il Papa ha passato in rassegna la guar dia d'onore, ha salutato le autorità dello Statò, vescovi e prelati. Poi si è diretto al microfono. Dopo la benedizione finale, Giovanni Paolo II è salito sull'aereo della Lot. Con un'ora di ritardo sul programma ufficiale, alle 18,21 è ripartito per l'Italia. Durante il volo di rientro a Roma, 20 minuti dopo la partenza, il Papa ha inviato un saluto al presidente della Repubblica polacca Henryk Ja- a o a n - blonski: «Nel momento in cui lascio al termine di questa visita pastorale la mia diletta Polonia, mi è grato di rivolgere un deferente saluto a vostra eccellenza e alle altre autorità della Repubblica popolare di Polonia alle quali rinnovo la mia gratitudine per la cooperazione che ha facilitato, insieme a quella delle autorità locali, il felice svolgimento di questo mio secondo pellegrinaggio apostolico. Desidero altresì formulare, ancora una vvssittsamrpn volta, i più fervidi e cordiali voti augurali perché il ministero, che con tanto amore ho svolto in questi giorni per me indimenticabili, abbia a contribuire a un pacifico e fruttuoso sviluppo della vita non solo spirituale e religiosa, ma anche culturale e sociale della mia cara patria. Nutro speranze die la mia visita giovi pure a un ulteriore progresso nelle relazioni tra Stato e Chiesa». Marco Tosatti —pm—Epg—mpF(—fps—e Cracovia. Il vento fa sollevare la fascia di Giovanni Paolo II in attesa di partire con l'elicottero per una visita privata presso Zakopane a Dolina Schcholowska (Telefoto United Press)