L'avvocato dei Calvi costringe Vittor a molte contraddizioni e «non so» di Emanuele Novazio

L'avvocato dei Calvi costringe Vittor a molte contraddizioni e «non so» La credibilità del superteste esce scossa dal tribunale di Londra L'avvocato dei Calvi costringe Vittor a molte contraddizioni e «non so» L'udienza, forse, non ha portato prove alla tesi dell'omicidio del banchiere, ma ha seminato di dubbi la versione ufficiale - Lo strano silenzio con i magistrati italiani su una telefonata al Banco Ambrosiano DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Alla fine. Silvano Vittor era stremato e visibilmente nervoso. Oltre tre ore di contestazioni dall'avvocato dei Calvi, George Carmen, un'ora di domande del coroner (dopo quelle di mercoledì pomeriggio). E le precisazioni dei nove giurati. Insistenti, puntuali. La nona udienza dell'inchiesta Calvi, quasi interamente dedicata a Vittor, non ha portato prove alla tesi dell'omicidio, forse. Ma, certo, ha fornito un'immagine ambigua e contraddittoria dell'uomo che abitò con Calvi, qui a Londra, fino alla sera in cui il banchiere italiano mori. La telefonata al Banco Ambrosiano—Avvocato Carman: «Dopo la morte di Calvi, lei è stato interrogato tre volte dai magistrati italiani. Quando le ha fatte, le sue dichiaraeioni, aveva già saputo dai giornali che Calvi era stato privato di ogni potere, al Banco Ambrosiano, il 17 di giugnof*. Vittor: «Si». 'Eppure lei non disse mai, ai magistrati italiani, che Calvi, quel pomeriggio, telefonò al Banco e dopo le apparve agitato, e gliene parlò a denti stretti*. 'Mi limitavo a rispondere alle domande: 'Ma i magistrati italiani stavano indagando su Calvi Perché lei non parlò di quella telefonata al Banco Ambrosiano, poche ore prima delta morie?». •Rispondevo alle domande'. •Se ne è ricordato all'improvviso, solo qui. Forse per cercare d'ingannare la giuria e farle credere che Calvi voleva suicidarsi: 'NO: 'Penso che lei stia mentendo: Coroner: 'Faccia domande'. Carman: «Lei mente?». Vittor: .Perclié dovrei?.. Carman: 'Per proteggere se stesso e Carboni: Quattordici giorni molto strani — Carman: 'Sette giorni dopo il suo incontro con Calvi, il banchiere muore. Tre giorni prima della morte, lei l'accompagna a Londra. Due giorni prima, arriva a Londra Carboni. La mattina delta morte di Calci, lei parte in fretta e furia per l'Austria. Un giorno dopo la morte di Calvi, lei parla al telefono con Carboni. Due giorni dopo, sa da Kum che Carboni è stato raccolto da lui in Inghilterra. Tre giorni dopo, lei raggiunge Carboni in Svizzera. Quattro giorni dopo, torna in Austria. Cinque giorni dopo, va dalla polista a Trieste. Non le sembrano quattordici giorni strani, molto strani, per un uomo d'affari, come lei si definisce?*. Vittor: 'Lascio giudicare gli altri*. La fuga da Londra. Coroner: «71 mattino del 18 giugno 1982 lei è partito in fretta dal residence*. Vittor: 'Penso di no. Ho aspettato abbastanza*. 'Ma la sera prima Calvi era scomparso sema dirle nulla; lei, dice, era preoccupato; quella notte non aveva dormito eppure alle 8 lascia il Chelsea Clolsters*. •C'era il telefono, poteva avvisarmi*. 'Ma lei sapeva che Carboni la notte la gente e le ragazze Kleinseig dovevano mettersi in contatto con lei. Perché non ha aspettato?.. 'Ho aspettato tutta la notte-. Ma dorme» *Ho aspettato otto ore. Una telefonata potevano farla, alle 8 la gente si alea*. Non crede che sarebbe stato importante aspettare Carboni e dirgli della scomparsa di Calvi?.. Adesso credo disi*. La guardia del corpo. Carman: 'Quando lei e Calvi vi fermaste in un albergo di Innsbruck, il 12 giugno, dormiste nella stessa stanza?*. Vittor: .Si*. •E non le sembra strano?*. 'Decideva lui». «Non pensò che avesse paura?*. No*. E che gli doveva fare da guardia del corpo?* 'No, dovevo solo fargli compagnia*. 'Ma non era suo amico, lei non è un banchiere, ha un altro tenore di vita. Non le sembra tutto molto strano?*. 'Certo, chiere*. •Perché ha scelto lei, al lora?*. «E' una domanda da fare a Calvt *Ma lei ha dichiarato che a Londra Calvi non usciva mai, che andava lei a comprare il cibo, e quando tornava doveva bussare tre volte e farsi rico non sono un ban- noscere. Lui, si chiudeva sempre dentro*. ■Si». £ nemmeno allora pensò che avesse paura?*. No, non mi disse mai niente*. Che lavoro fa, signor Vittor?». Carman: «Lei un businessman onesto?*. Vittor: .Direidisl*. 'Ci parli dei suoi affari *. 'Lavoro nel commercio, abbigliamento e generi alimentari*. Le leggo una sua dichiarazione ai magistrati romani: "Chiesi a Carboni di darmi una mano a trovare un lavoro. Volevo smettere, infatti, di fare il contrabbandiere". E' vero?*. 'No*. 'Guardi la dichiarazione*. *Ma allora ero imputato, in Italia, e rispondevo come imputato. Qui sono un teste e rispondo come teste*. Quell'ultima sera. Carman: *La sera del 17 giugno, alle 11, quando Carboni arrivò nel residence. Calvi voleva vederlo?*. «51». 'E scese nella hall?*. 'No, mi disse di dire a Carboni di salire lui*. 'E Carboni sali?*. 'No*. « Gli parlò per telefono?*. 'No.. 'Ma Calvi aveva aspettato tutto il giorno sue notizie ora che è li, nella hall, e gli chiede di saltre. Carboni se ne va?*. .Si*. L'ordine di Carboni. Carman: «Lei ha dichiarato ai magistrati Italiani: "Domenica sera, 20 giugno, Carboni mi ordinò di raggiungerlo a Zurigo"*. Vittor: .No, mi disse solo di andare*. Ma la dichiarazione, firmata da lei, dice così*. .Può darsi, neanche l'ho riletta*. Lei dice ancora: "Con Carboni parlai della morte di Calvt e mi disse che secondo lui Calvi non si era suicidato"*. Non lo ricordo, assolutamente*. I messaggi di C-dina. Giuria: «La signorina Odette Morris lasciò al residence due biglietti per lei. Dicevano di telefonare a Elde e a Vito. Firmato Odina. Se li avesse trovati, a chi avrebbe telefonato?*. Vittor: .InAustria*. Perché?*. .La mamma di Micaela Klelnszlg si chiama II de». .E Odina?». .Non lo so*. Carman: .Un messaggio cifrato?.. .Non so*. Emanuele Novazio Giardini storici presto una carta ROMA — La carta dei giardini storici in Italia, 11 cui numero di stima nell'ordine delle migliaia, sarà presto realizzata da un comitato appositamente istituito dal ministero del Beni culturali Silvano Vittor