Vittor: quel 17 giugno Calvi seppe di «aver perso ii Banco Ambrosiano di Emanuele Novazio

Yiffers quel 17 giugno Calvi seppe di «ver perso ii Banco Ambrosiano Sicura ma piena di contraddizioni la deposizione del superteste a Londra Yiffers quel 17 giugno Calvi seppe di «ver perso ii Banco Ambrosiano La mattina del 18 il banchiere fu trovato impiccato sotto un ponte del Tamigi - La versione del teste in contrasto con quelle della vedova, della sua fidanzata Manuela Kleinszig e dello stesso Flavio Carboni DAL NOSTRO INVIATO LONDRA — Il superteste è arrivato. Silvano Vlttor è entrato nell'aula della Milton Court alle 12,20 di Ieri. Vestito azzurro, barba leggera, i capelli tagliati di fresco. Sicuro di sé («Un avvocato? Non ne ho bisogno»). Rilassato ('Ho chiesto io di venire*). Certo di ogni dettaglio sugli ultimi giorni di Calvi. Ma sconcertante, spesso, nelle sue dichiarazioni. E in contraddizione con altri testimoni. Non solo con la signora Calvi {-Suo marito mi disse di averle parlato giovedì diciassette: ha dichiarato Vlttor al coroner che conduce l'inchiesta. Clara Calvi: «Gli parlai l'ultima volta il sedici»). Ma anche con le sorelle Kleinszig {«Manuela non si allontanò mai, durante la passeggiata in Hyde Park», ha dichiarato Vlttor, ma Manuela aveva detto il contrarlo. E ancora: «Coivi raggiunse le ragazze al bar nel pomeriggio del diciassette, tra le tre e le sei: Ma Manuela aveva detto alle nove). E con lo stesso Carboni, che ai giudici italiani ha dichiarato: "Calvi non aveva più t baffi, il sedici giugno. (ma Vlttor ha detto: «Se li taglio il diciassette-). n mistero continua. Ma le Insistenti domande della giuria, le sue precisazioni puntigliose, le obiezioni del coroner al racconto di Vlttor (che oggi sarà interrogato dall'avvocato dei Calvi) lasciano credere che la Corte è dubbiosa, annusa menzogne. O almeno, imprecisioni sospette. «Calvi parlò col Banco Ambrosiano» — Vittori «Giovedì diciassette lo stato d'animo di Calvi peggiorò. A denti stretti mi disse che aveva telefonato al Banco e aveva saputo che si era riunito, o stava per riunirsi, il Consiglio di amministrazione. Disse: 'Per quello che è successo, tu non puoi essermi d'aiuto": Coroner: «Le parlò della riunione del Consiglio?». •No, mi fece capire che aveva avuto una notizia, sema dirmt di più. Solo più tardi, dai giornali, seppi che era stato esonerato da tutti i poteri-. «Le parlò mal del suicidio della sua segretaria?». «No- (segno, questo, che se davvero Calvi chiamò il Banco Ambrosiano lo fece prima ohe la riunione fosse finita, senza conoscerne il risultato). Coroner: «Lei parlò a Carboni di quel che le aveva detto Calvi?». «Mai». «Ma lei sapeva che Carboni era in affari con Calvi, che Calvi era importante per lui. Mi sorprende, davvero, che non glielo abbia mai detto». La mappa del residence — Vlttor: «Vidi spesso Calvi telefonare, al residence-. Coroner: «E senti quel che diceva?». -Mai-. «Almeno capi in che lingua parlava?». -Mai-. «Ma l'appartamento era piccolo. Sono convinto che lei doveva sentire in che lingua parlava». «No, non sentivo. C'era una stanza dì mezzo-. «Come, una stanza?». -Si, io non stavo con lui, ma nel piccolo ingresso-. Coroner (seccato, al funzionario della City Police): «Ma questa mappa dell'appartamento, perché non c'è ancora?». L'incontro con Michaela — Coroner: «Quando disse alla sua ragazza, Michaela Kleinszig, di essere arrivato in Inghilterra con Calvi?: Vlttor; «Non glielo dissi mai, la incontrai mercoledì sedici davanti all'Hilton, con sua sorella Manuela e Carboni «Calvi le aveva detto quanto tempo sarebbe rimasto in Inghilterra?». «No, ma avevo intuito quindici, venti giorni, fino a un mese-. «E non avverti Michaela?». «No». Coroner «Sono molto sorpreso». Quel giorno al bar — Coro¬ ner: «Il diciassette.mattina lei usci con le sorelle Kleinszig a far compere. Mangiò con loro, poi tornò da Calvi, al- residence. E le ragazze?». -Restarono al bar-. «Molte ore?». «Sì. tutto il giorno-; «Sempre al bar?». -Sempre. A metà pomeriggio però le portai in un altro locale, più vicino al residence. I camerieri cominciavano a dare fastidio-, «E quanto rimasero?». -Fino a quando andai a riprenderle-. «A che ora?». «7Va le undici e le undici e mezzo, la sera-. «Sempre al bar?». «Sempre*. E a che ora le lasciò, con Carboni?». -A mezzanotte e mezzo- (ma le Kleinszig avevano detto alle undici e mezzo). La stanza 881 — Coroner: Che le disse Calvi quando arrivaste al residence?». «Lo chiamò casermone. Disse, lo ricordo benissimo: 'Dove siamo finiti?". Chiamò subito Kunz (un socio di Carboni, che ha organizzato il viaggio di Calvi, n.d.r.) in Svizzera. E gli chiese di far venire Carboni, a trovargli un'altra sistemazione-, Coroner: «Calvi, lei dice, conosceva bene Londra. Se non era soddisfatto del residence perché non è andato in un altro migliore?». Vlttor: Non so, non l'ho chiesto•Lei non gli ha proposto di cambiare stanza, visto che la 881 era brutta?». «No, lui ha voluto che venisse Carboni «Ma nel frattempo potevate cambiare». «Lui non ci voleva proprio restare, al residence. Voleva che Carboni trovasse dell'altro-. L'inchiesta continua. Oggi toccherà, ancora, a Vittor. Poi, al capo della City Police. Verrà anche Carboni? La magistratura italiana sembra disposta a farlo partire (è in | carcere a Piacenza), ma le dif¬ ficse•szqn ficoltà burocratiche e giuridiche — ha detto il coroner — sembrano irrisolvibili. Il •summlng-up» del coroner sarà solo lunedi. «Dopo le elezioni in Italia», ha suggerito qualcuno a Clara Calvi. Ma lei non ha fatto commenti. Emanuele Novazio Londra. Silvano Vittor arriva insieme con Michela Kleìnzig alla corte di giustizia per l'inchiesta su Roberto Calvi (Tel. Ap)

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Londra, Piacenza, Svizzera