Negata la libertà a Tortora di Giuseppe Zaccaria

Negata la libertà a Tortora Altri 160 arresti nel Casertano su indicazione dei «pentiti» Negata la libertà a Tortora Secondo i giudici del tribunale della libertà le dichiarazioni dei due camorristi «hanno trovato obiettive verìfiche irt più documenti sequestrati» - In essi sì fa riferimento «a fatti, persone e circostanze dettagliate» DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — L'ordine di cattura contro Enzo Tortora è più che legittimo: a poche ore dall'interrogatorio del presentatore accusato di traffici con la camorra, 11 «Tribunale della liberta... ha dato ieri mattina un primo avallo—sia pure solo formale—all'operato del giudici napoletani. Molti, adesso, potranno essere un po' meno increduli: ad autorizzare pesanti sospetti su Tortora — afferma l'organo di verifica, che nello spiegare la sua decisione va anche un po' al di ld di quanto la Procura aveva fatto sapere finora — concorrono 'dichiarazioni di due aderenti all'organizza zione criminale, che hanno trovato obiettiva verifica in più documenti sequestrati, nel quali si fa riferimento a fatti, persone, e circostanze dettagliate». Con quello di Tortora, sono stati respinti una venti na del circa sessanta ricorsi presentati finora dai presunti camorristi coinvolti nel gigantesco «blitz». Fra questi, le richieste di liberta di suor Al' dina Murelll e di due degli ex difensori di Cutolo, gli avvocati Splezla e Can gemi. Tutti gli altri ricorsi saranno discussi nei prossimi giorni: per farlo più celermente, il Tribunale della liberta di Na- poli, che è presieduto dal dott. Tullio Grimaldi, si è sdoppiato in due sezioni. Le speranze di ottenere la scarcerazione per quanti hanno ricorso non sembrano comunque molte: finora, solo due fra gli arrestati hanno potuto lasciare Poggioreale. Si tratta di personaggi minori, finiti dentro solo per casi di omonimia. E intanto, nel Casertano, un'altra retata ordinata dai giudici di Santa Maria Capua Vetere (e ancora una volta basata sulle confessioni di Barra e Pandlco) sta provocando una nuova serie di arresti: si parla di oltre 160. Tra questi Rober to Martino, sindaco de di San¬ ta Maria la Fossa, e Alfonso Giusti segretario dell'on. Mario Janiello, candidato de alla Camera, i due sono accusati di tentato omicidio. Questa mattina, poco prima delle 11, per Enzo Tortora scoccherà 11 momento della verità.: raccontano che, scavando nella memoria, il presentatore abbia trovato qualche traccia di vecchi incontri con Francis Turatello, proprio negli anni (il 71 e il '72) che 1 giudici ritengono abbiano segnato l'inizio della sua «affiliazione» al clan di Cutolo. »Per noi — dice uno dei difensori, Antonio Coppola — questo interrogatorio sarà fondamentale: siamo certi che Tortora sarà in grado di replicare alle accuse. La serietà dei giudici non si discute, ma le possibilità di errore, in questo caso, sono a monte dell'inchiesta-. Riguardano cioè, sembra di capire, la attendibilità dei due principali «pentiti». Le accuse di Barra e Pandico sono state ieri alla base, nel carcere di Avellino, anche di altre contestazioni a personaggi di un certo rilievo: an. zitutto, l'aw. Bruno Spie-zia, 40 anni, un professionista che oltre ad aver sempre difeso Cutolo ha più volte dimostrato di ammirarlo senza condizioni e che un anno fa perse qafsSsalsabVlaecgbgpdldmQfbcnnrnrslsc quasi l'uso di un occhio in un agguato di camorristi della fazione avversa. A difenderlo sono 11 padre, l'avv. Vincenzo Splezia, ed Ezio Siniscalchi. Le accuse sono state sostanzialmente tre: quella di aver introdotto in carcere, nel luglio del '79, una pistola destinata a Cutolo; quella di aver dato rifugio, nel settembie dell'8!, a Rosetta Cutolo e Vincenzo Caslllo, entrambi latitanti, e quella infine di aver più volte portato dentro e fuori dal carcere ordini del capo della Nuova camorra organizzata. Splezia, come era prevedibile, ha negato tutto: 'Spiegatemi quali messaggi avrei portato, e allora potrò rispondervi. Rosetta Cutolo e Costilo? Come avrei potuto nasconderli, visto che mi trovavo nel mirino dei loro avversari? Quanto alla pistola, è tutto falso. Sarebbe stato impossibile introdurla in un carcere, con tutti i controlli che ci sono». I difensori presenteranno oggi una istanza di scarcerazione, chiedendo in alternativa per il loro assistito l'arresto domiciliare. Sempre ad Avellino è stato sentito ieri un altro degli ex legali di Cutolo, Ezio PerlUo, sospettato di aver gestito per conto del «professore» l'ap¬ provvigionamento di armi da parte della Nuova camorra. Continuano intanto le ricerche dei latitanti: del socialdemocratico Lamarca si sa solo che due giorni prima di scomparire aveva cambiato circa due milioni di lire in franchi svizzeri. Oltre a lui, all'appello mancano soprattutto i presunti «killer» della camorra. Tra questi, anche uno studente universitario: si' chiama Emanuele Maglie, abitava a Foggia; secondo 1 giudici, era una specie di ■pendolare dell'assassinio». Giuseppe Zaccaria Knzo Tortora

Luoghi citati: Avellino, Foggia, Napoli, Santa Maria Capua Vetere