L'Italia (per ora) blocca I rimborsi alla Thatcher di Renato Proni

L'Italia (perora) blocca I rimborsi alla Thatcher Prime difficoltà pratiche dopo il vertice di Stoccarda L'Italia (perora) blocca I rimborsi alla Thatcher DAL NOSTRO INVIATO LUSSEMBURGO — La signora Margaret Thatcher dovrà pazientare ancora un po' prima di incassare dalla Cee il rimborso di mille miliardi di lire concordato al Consiglio europeo di Stoccarda. Ieri, al Consiglio dei ministri degli Esteri, sono emerse le prime difficoltà pratiche, e quindi Sostanziali, perché l'erogazione di questa somma sia effettuata. L'Italia, rappresentata dall'ambasciatore presso la Cee Renato Ruggiero in sostituzione di Emilio Colombo, ha sostenuto che 1 750 milioni di unità di conto da restituire al Regno Unito dal suoi contributi al bilancio comunitario per il 1982 non possono essere Iscritti al progetto di bilancio per il 1084 sino a che le altre condizioni del «pacchetto» approvato dai capi di governo lo scorso weekend non siano state realizzate. L'Italia era anche pronta a chiedere che l'erogazione di questa somma avvenisse In base all'articolo 100 del trattato di Roma, che prevede una decisione all'unanimità del Consiglio del ministri e una maggioranza di due terzi del Parlamento europeo, con la chiara intenzione di esercitare il potere di veto. La posizione italiana, secondo certi osservatori politici, sarebbe dovuta alla delusione per 11 fatto che il documento sull'aumento delle risorse proprie della Cee al «vertice» è stato edulcorato, contro il parere di Roma, al punto di non significare nulla. Di'conseguenza, Roma ha ora stabilito un collegamento determinante, previsto del resto dai documenti finali sul Consiglio di Stoccarda, con la realizzazione di un «pacchetto» che comprende le economie di bilancio, la razionalizzazione della politica agricola comune, l'allargamento alla Spagna e al Portogallo e lo sviluppo delle politiche. La realizzazione di questo «pacchetto», secondo altri esperti, dovrebbe comportare l'aumento delle risorse della Cee, come appunto vuole l'Italia, dopo la necessaria verifica delle ' esigenze comunitàrie decisa a Stoccarda. Il ministro degli Esteri Inglese sir Geoffrey Howe ha ascoltato in silenzio la dichiarazione della delegazione italiana. «Sembrava una sfinge», ha commentato un diplomatico. In realtà, la signora Thatcher ha vinto soltanto metà della sua battaglia a Stoccarda. Del resto, il presidente di turno del Consiglio del ministri degli Esteri, 11 tedesco Hans Genscher, ha sostenuto la posizione italiana, dicendo che i testi del Consiglio europeo sono chiari nello stabilire un collegamento tra l'erogazione del rimborso al Regno Unito e l'attuazione degli altri provvedimenti. I ministri si sono accordati per presentare le loro osservazioni sul «pacchetto» colle* gato al rimbórso inglese 11 primo luglio ed incontrarsi sette giorni dopo per fissare 11 calendario procedurale. Renato Proni

Persone citate: Emilio Colombo, Geoffrey Howe, Hans Genscher, Margaret Thatcher, Renato Ruggiero, Thatcher