Battaglia tra i fedeli e i nemici di Arafat La strada per Damasco in mano ai ribelli di Robert Fisk

Battaglia tra i fedeli e i nemici di Arafat La strada per Damasco in mano ai ribelli In Libano cadute anche alcuni basi lealiste mentre si chiudeva il Consiglio Olp sulla rivolta Battaglia tra i fedeli e i nemici di Arafat La strada per Damasco in mano ai ribelli NOSTRO SERVIZIO TRIPOLI — Dopo una riunione a Damasco durata tutta la notte, e nella quale il Consiglio Rivoluzionarlo di Al Fatali non è riuscito a trovare una soluzione alla rivolta all'Interno dell'Olp, Yasser Arafat è tornato ieri in Libano, dove ha scoperto che i ribelli palestinesi avevano assunto 11 controllo della vitale superstrada che collega Beirut alla capitale siriana e disarmato i lealisti vicino al confine libanese. Ieri sera il presidente dell'Olp era in' viaggio nel Nord del Libano diretto alla città di Tripoli, dove, secondo esponenti palestinesi rimasti a Damasco, ha intenzione di restare sinché la Siria non smetterà di appoggiare 1 dissidenti palestinesi. Nelle prime ore di ieri, i guerriglieri passati dalla parte di Sald Mussa e dl'Abu Saleh, 1 due principali ufficiali che guidano la rivolta, hanno istituito pósti di blocco al posto di confine di Masnaa e si sono Impadroniti delle basi dell'Olp Intorno a Majdal Aanjar dopo una furibonda battaglia. Il portavoce dell'Organizzazione a Tripoli, Ahmed Abdul Rahman, ha confermato che gli uomini di Arafat hanno parzialmente perduto ti controllo della valle della Bekaa, e che egli stesso aveva raggiunto ieri Tripoli attraverso le montagne. Alla riunione del Consiglio rivoluzionario conclusasi all'alba a Damasco, 1 delegati palestinesi hanno condanna¬ to la rivolta come «un intervento arabo negli affari intera ni dell'Olp», una chiara allusione sia alla Siria sia alla Libia, ma hanno tentato di ammorbidire la posizione dei ribelli ordinando formalmente un'Inchiesta sulla condotta degli ufficiali palestinesi durante l'Invasione israeliana del Libano, l'estate scorsa. Il rappresentante personale del colonnello Sald Mussa ha boicottato la riunione del Consiglio Rivoluzionario e ha chiuso la superstrada Beirut- Damasco al guerriglieri lealisti di Al Fatah quasi nello stesso momento In cui 1 delegati dell'Olp chiudevano la conferenza. Arafat ha dunque dovuto constatare che 11 Consiglio Rivoluzionario forte di 76 membri, che dovrebbe essere, almeno nelle Intenzioni, la più alta istanza della decantata democrazia all'Interno dell'Olp, poteva fare ben poco per alutarlo. Il suo viaggio a Tripoli giunge in un momento particolarmente infausto. Lunedi sera 7 militari siriani sono stati uccisi in un attentato proprio a Sud di questa città, sembra per ritorsione In seguito all'assassinio di 16 civili, due giorni prima: uomini in divisa palestinese avevano mitragliato le vittime che erano sedute In auto o fuggivano In cerca di rifugio nella zona del porto. I killer avevano fatto 11 possibile per farsi passare per uomini dell'Olp; si rivolgevano persino a uno del compagni chiamandolo con 11 nome di un noto ufficiale palestinese. «Per l'amor di Dio, basta, Abu Khalil, ne abbiamo già ammazzati sedici», aveva gridato uno, secondo un testimone. Per l'Olp, sarebbe stata la milizia falangista cristiana a ordinare questa strage per rendere invisi i palestinesi e Impedire all'Organizzazione di istituire un quartier generale provvisorio In questa città. Altre fonti altrettanto ciniche hanno accusato la Sirla: di qui l'attentato di lunedi contro 1 militari di Dama sco. Robert Fisk Copyright «Times Newspapers» e per rifalla «La Stampa»

Persone citate: Ahmed Abdul Rahman, Arafat, Fatah, Sald Mussa, Saleh, Yasser Arafat