Pellicce e hi-fi nelle bare dei soldati morti a Kabul In carcere 44 piloti russi

Pellicce e hi-fi nelle bare dei soldati morti a Kabul In carcere 44 piloti russi Pellicce e hi-fi nelle bare dei soldati morti a Kabul In carcere 44 piloti russi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Quarantaquattro piloti dell'Aviazione militare sovietica sono accusati di avere contrabbandato pellicce e transistor nelle bare dei soldati morti in Afghanistan. Quattro degli aviatori coinvolti nello scandalo (si hanno per ora solo conferme ufficiose) sarebbero già stati processati all'Inizio del mese a Chkalovskaja, un sobborgo a 35 chilometri dal centro di Mosca, poco lontano dalla base della brigata aviotrasportata, e condannati a pene severe. Oli altri quaranta sarebbero invece in attesa di processo. Secondo le fonti sovietiche che hanno riferito del processo, gli aviatori portavano in Afghanistan casse di vodka nelle bare vuote. Nel paese occupato le convertivano, presumibilmente con la complicità di militari russi, In pelli e pellicce, ma anche in radio e impianti stereo giapponesi, tutti prodotti che in Urss vanno a ruba e che sono oggetto di un fiorente mercato nero. Tre bottiglie di vodka erano il prezzo di una pelle pregiata, rivenduta poi nella capitale sovietica a prezzi da capogiro. Pare che i piloti coinvolti fossero di stomaco buono: aprivano Infatti le casse zincate, facevano scivolare la merce accanto a quei cadaveri di soldati che la Mosca ufficiale continua a ignorare (salvo le poche pubblicizzate occasioni di * morti eroiche-), evitando cosi qualsiasi controllo doganale al rientro in patria. Poi, nel depositi temporanei delle bare, ripetevano l'operazione: schiodavano il coperchio, recupera- vano la merce e richiudevano. f.gal.

Luoghi citati: Afghanistan, Kabul, Mosca, Urss